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Da La Repubblica:
ROMA - King Kong, Alien ed E.T. non avrebbero l'aspetto che tutti conosciamo se non ci fosse stato lui. Carlo Rambaldi, il mago degli effetti speciali vincitore di tre premi Oscar, si è spento a 86 anni a Lamezia Terme, dove viveva da dieci anni.
Era nato il 15 settembre 1925 a Vigarano Mainarda, in provincia di Ferrara, e il premio più prestigioso del mondo del cinema lo aveva vinto per i capolavori King Kong di John Guillermin, Alien di Ridley Scott ed E.T. L'extraterrestre di Steven Spielberg.
Durante la preparazione del primo personaggio, diede subito prova di talento, creatività fuori dal comune e perfezionismo trascorrendo diversi giorni nel giardino zoologico di San Diego ad osservare le scimmie dal vivo.
Steven Spielberg rimase talmente tanto affascinato dallo spettacolare gorilla, realizzato creando un pupazzo-robot alto 12 metri, che volle Rambaldi al suo fianco anche per progettare gli alieni di Incontri ravvicinati del terzo tipo (1977) ed E.T. l'extraterrestre (1982), creazione quest'ultima che gli valse il terzo Oscar e commosse il mondo per generazioni.
La visibilità offerta dalla fortunata collaborazione permise all'artista di lavorare in molte altre pellicole e con molti altri registi di altrettanto spessore, da Ridley Scott (Alien, 1979) a David Lynch (Dune, 1984).
La testa di Alien fu realizzata da Rambaldi con una struttura in poliuretano soffice e lana di vetro, capace di dare libertà di movimento all'anatomia del volto del "marziano", che nelle intenzioni dell'artista doveva apparire il più possibile feroce e spaventoso, e non suscitare per nessun motivo la simpatia del pubblico.
"Con Carlo Rambaldi - ha detto l'Assessore alla Cultura della Regione Calabria, Mario Caligiuri - scompare uno dei geni internazionali del cinema, un mago degli effetti speciali per tre volte premio Oscar, un esempio indiscusso della creatività italiana".
Rambaldi era profondamente legato alla Calabria, poichè la moglie Bruna ha origini crotonesi e la figlia Daniela vive anch'essa a Lamezia Terme. A conferma del legame con questa terra, il Comune di Altomonte, che più volte ha ospitato sue personali di pittura, nel 2008 gli aveva conferito la cittadinanza onoraria, consegnandogli le chiavi della città.
Pittore e scultore, era entrato nel mondo del cinema lavorando a pellicole italiane come L'Odissea e Profondo rosso. Negli anni trascorsi negli Usa, ha creato mostri ed alieni, accompagnando la sapienza artigianale nostrana agli alti budget offerti dai produttori statunitensi, ma non ha mai nascosto il suo odio per il progresso ipertecnologico e il digitale: "Il digitale costa circa otto volte più della meccatronica. E.T. è costato un milione di dollari, l'abbiamo realizzato in tre mesi. Nel film ci sono circa 120 inquadrature. Se noi volessimo realizzare la stessa cosa con il computer ci vorrebbero almeno 200 persone per un minimo di cinque mesi".
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