| Allora Postosuchus, prima di tutto voglio dirti che neanche i miei professori avrebbero saputo spiegare così bene la teoria di Darwin; a parte questo, conosco anche io la differenza tra la teoria Darwiniana e quella di Lamark, e mi rendo conto di essermi espresso male, ma mi riferivo alla teoria dellevoluzione moderna; anche se è determinata dalla casualità, è comunque l'ambiente a decidere se un organismo, mutato per caso (o nel caso degli xenomorphi, dalla loro stessa natura) sarà vincente. Mi sono espresso male, ma mi riferivo a Darwin. Quanto a quello che hai detto su una eventuale evoluzione di organismi creati in laboratorio, credo che tu possa avere ragione, potrebbe avvenire ugualmente.
In quanto a tutto il resto, a quello che hai detto riguardo alla mia teoria sul mondo alieno, mi dispiace ma non posso essere d'accordo, per più motivi. Come hai detto tu, noi vediamo le cose dalla prospettiva terrestre, ma dobbiamo invece, basandoci sulle conoscenze che abbiamo riguardo a come l'evoluzione agisce, applicandole ad una situazione diversa.
Per fare questo dobbiamo partire da ciò che abbiamo, cioè da un esempio di questa eventuale evoluzione: lo xenomorpho. Lasciando perdere completamente la teoria della creazione artificiale, dobbiamo analizzare questa creatura dal punto di vista evoluzionista: abbiamo quindi un predatore molto ben attrezzato per la sopravvivenza, forte, di dimensioni medie (se si considera quanto un essere vivente che conosciamo possa diventare grande) molto agile. Tutto sommato non si può definire la sua una inteligenza superiore, direi che in rapporto è come quella delle formiche, una sorta di "cervello comune"( a parte la regina, che come nelle stesse formiche è più grossa ed inteligente degli altri ). Certo, hanno una sviluppata astuzia, ma secondo me non più di un rettile; anche un coccodrillo può tendere una trappola alla propria preda, anche i dinosauri potevano farlo ( per questo avevo paragonato un Alien ad un Raptor ); la loro secondo me è semplice attitudine alla caccia. La loro riproduzione può funzionare bene se ci sono grandi quantità di prede, ma se per caso ci dovesse essere penuria di queste ultime la stessa riproduzione si bloccherebbe del tutto. Hanno sensi molto sviluppati, ma a vedere come si comportano credo che non li abbiano maggiori di un serpente. Insomma, un buon predatore, ma niente di perfetto, non sono un'arma biologica secondo me, potrebbero essere usati come tali, ma dubito fortemente che possano essere nati per questo scopo.
Non è a mio parere impossibile inserire gli Alien in un ambiente naturale, e ne spiegherò i motivi:
- In un ambiente naturale le creature hanno dimenzioni estremamente variegate, e gli Alien possono infettare solo creature in una determinata gamma di dimensioni; parlando in termini terrestri, a mio parere potrebbero andare circa da un cane ad un orso; non potrebbero infettare, ad esempio, un topo, una trota o, all'estremo opposto, un rinoceronte o una balena. Trasportando il caso in un mondo alieno, solo alcune delle creature esistenti potrebbero essere predate, e perciò non potrebbero in alcun modo estinguere del tutto la vita su quel pianeta.
- Non ci vuole secondo me un grande sforzo di immaginazione per pensare ad un predatore in grado di divorare un Alien. Secondo me potrebbe essere di due generi: o molto più grande, in grado di divorarli anche se sono in gruppo ( tra i dinosauri molti predatori erano a loro volta prede) e in grado di resistere sia agli acidi che ad un eventuale infestazione ( l'evoluzione farebbe probabilmente sviluppare loro un apparato respiratorio in grado, per così dire, di "chiudersi", o semplicemente farebbe vivere nel loro corpo qualche microorganismo in grado di distruggere la larva subito dopo la nascita); l'alternativa opposta sarebbe un parassita, molto piccolo ma in grado di introdursi all'interno dello xenomorpho e di divorarlo dall'interno.
- Un altro modo per evitare che gli xenomorphi proliferino sarebbe il fatto che le loro prede siano piuttosto rare se confrontate con le creature più grandi o più piccole, oppure che siano, all'opposto, esageratamente più numerose, con una riproduzione simile ai conigli, che compensi le perdite dovte alla caccia. Probabilmente questa caratteristica e la precedente si presenterebbero contemporaneamente.
- Ci sono molti modi per limitare la popolazione di un ceppo di predatori, e non solo quello che ho già scritto: noi in fondo abbiamo sempre visto gli alien per periodi di tempo piuttosto breve, perciò non possiamo sapere se hanno una vita lunga; io ipotizzerei una esistenza piuttosto breve, che a sua volta limiterebbe il loro numero.
- Gli xenomorphi non sarebbero né il primo né l'ultimo organismo parassita, e nemmeno il primo che utilizza un'altra creatura per appoggiare la propria riproduzione; le vespe depongono le proprie uova all'interno di una preda perché le larve si nutrano di essa; secondo me non è impossibile che possa esistere un sistema riproduttiv del genere.
Insomma, spero di aver usato termini abbastanza scientifici e chiari; non sono un biologo, ma credo proprio che, usando le regole che conosciamo, si possa ipotizzare un ambiente naturale adatto agli alien.
Aggiungo anche un altro esempio a quelli portati da Queen, portando un esempio sempre dai dinosauri ( non so perché, ma vedo proprio gli Xenomorphi come l'equivalente di un Velociraptor!): l'Anchilosauro e il resto della sua famiglia. Solo perché un animale è una preda non è detto che non possa difendersi. Sarebbe sufficiente che disponesse di qualche strumento di difesa (tipo la coda a mazza dell'anchilosauro, le spine della coda dello stegosauro o le corna di un triceratopo) e che sia poi anche resistente agli acidi per non uccidersi da solo nel combattimento; una preda del genere sarebbe difficile da catturare, e questo limiterebbe le nascite degli Alien.
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