| Eviterò la poesia, che amo, e mi limiterò alla narrativa. Come sempre niente ordine.
Ma il primo posto è comunque di due poemi
- Iliade e Odissea, Omero, in meritato ed irripetibile ex aequo -Hopfrog, Edgar Allan Poe (ma sono capolavori anche Il gatto nero, il cuore rivelatore, La maschera della Morte Rossa, o "mascherata", traduzione che preferisco, Il pozzo e il pendolo, Discesa nel Maelstrom, La sfinge, I delitti della Rue Morge, Re Peste, William Wilson, Ligeia, La sepoltura prematura, Il barile di Amontillado e naturalmente il romanzo Gordon Pym) -Petrolio, Pier Paolo Pasolini (ovviamente ci sarebbero i libri di poesie, ma ho stabilito di non citarli. All'infuori dell'ambito poetico ho letto e apprezzato Lettere Luterane) -Memorie di Adriano, Marguerite Yourcenar -Io, robot, Isaac Asimov (troppe opere per citarle, non ci provo neppure) -Nel segno della pecora, Murakami Haruki (Kafka sulla spiaggia, La fine del mondo e il paese delle meraviglie, L'elefante scomparso e altri racconti) -The call of Chtulu, H. P. Lovecraft (Pickman's model e i topi nel muro sono i miei preferiti) -20 000 leghe sotto i mari, Jules Verne (Il giro del mondo in 80 giorni, viaggio al centro della terra, dalla terra alla luna) -Re della sabbia, George Martin (non amo le sue blasonate saghe fantasy, adoro invece i suoi racconti brevi tendenti a questo genere, all'horror e alla fantascienza, ad esempio La via della croce e del drago, Il fiore di vetro, nelle terre perdute, I passeggeri della Nightflier) -Terra!, Stefano Benni (Bar Sport, I meravigliosi animali di Stranalandia, La compagnia dei celestini, Comici spaventati guerrieri, Il bar sotto il mare, Saltatempo)
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