|
|
| Come abbiamo visto in Prometheus, gli "ingegneri" sono una specie aliena umanoide ancestrale con l' "hobby" (che speriamo venga prima o poi spiegato) di impiantare il loro patrimonio genetico nei pianeti alieni.
Gli ingegneri sono creature dai tratti tipicamente umani, rappresentati con caratteri fisici (specie del volto) avvicinabili all'arte statuaria greca o più recente.
Al momento non sappiamo molto sul loro conto, non sappiamo se all'interno della specie vi siano differenze fisiche come nella nostra o di quanto possa variare la loro statura (2,5-5 m?). Tutti gli ingegneri visti nel film si presentano glabri e con pelle bianchiccia talvolta mostrante in maniera più o meno marcata le vene. Hanno occhi grandi, neri e con sclera tendente al nero. Un tratto tipico è il naso "greco", caratteristico per l'assenza dell'incisura naso-frontale, in cui il profilo del dorso del naso continua in modo diretto con la fronte.
Come si evince dal film e dalle parole di Scott, noi non siamo l'unica specie 'piantumata' da questi alieni. Nell'universo fantascientifico di Alien dunque abbiamo teoricamente (o abbiamo avuto in diversi periodi) lo sviluppo di più civiltà aliene umanoidi in pianeti simili alla Terra. Questa idea molto affascinante potrebbe teoricamente allargare enormemente l'universo narrativo nato con Alien.
Potremmo trovarci di fronte a nostri 'cugini' di altri mondi anche differenti da noi, magari con colori della pelle dissimili, presenza o assenza di pelo o capelli nelle diverse parti dell'epidermide, proporzioni del viso e del corpo differenti o ancora stature molto lontane tra loro. Sarebbero ipotizzabili umani con pelliccia, umani alti tre metri oppure di soli 50 cm...
Non mi dispiacerebbe se un eventuale sequel di Prometheus ci facesse vedere qualcosa legato a questo, magari non direttamente. Sarebbe anche bello vedere gli effetti del black goo in una popolazione 'gemella' alla nostra.
Edited by Lord Freezer - 20/9/2018, 21:45
|
| |