Lo stiamo creando noi, io ho dato la base e con Steeler stiamo cercando di riassettare il regolamento, ma senza un test con dei giocatori non si può andare avanti.
AGGIORNAMENTO: Nel frattempo ho provato a creare la prima mappa: non avendo né strumenti da disegno né scanner né Photoshop qui, il risultato fa pena, ma rende comunque l’idea. Potrebbe essere utilizzata anche questa, ma sarei felice se qualche volenteroso partecipante provvedesse a renderla decente, se non altro per guardare qualcosa di esteticamente accettabile e ordinato.
Allora, andiamo con ordine:
1)la mappa è divisa in cinque parti (di colore diverso): deserto, steppe nebbiose, montagne, giungla, sottosuolo.
2)avrete notato le quattro “Case” principali, giusto? La Tenda rappresenta il Campo di Marines e sintetici; i Cilindri rappresentano i Pod(credo si chiamino così) di ricercatori, corporativi e sintetici; il Tempio è il ponte d’atterraggio della Nave Madre Predator e la Camera Reale è il luogo di generazione degli Alien.
3)altri luoghi importanti sono il valico, unico modo per attraversare rapidamente la catena montuosa, il fiume, l’ingresso del Nido(quello scarabocchio nero sotto la tenda), il cancello elettrificato intorno ai Pod e il tunnel biforcuto degli Alien, in parte fatto crollare dagli umani.
4)infine, la cosa per cui è stata prevalentemente creata la mappa: il reticolo. Il problema era che con la narrazione autogestita chiunque sarebbe potuto arrivare dovunque con un solo turno, indipendentemente dalla distanza. In questo modo ho cercato di annullare lo spiacevole effetto. Ogni turno il giocatore può muovere di una casella, ovviamente cercando di arricchire tale azione dal punto di vista narrativo (cose come “Mi muovo da G1 a G2”) Si ricordi che spetta al giocatore inserire i PnG, le proprie sensazioni etc. etc.
Come completamento della cosa, i giocatori delle varie razze possono però attraversare tutto il loro territorio senza che ciò valga come un turno ed avere quindi una mossa ancora da giocare(questo per evitare all’inizio del gioco o a giocatori entrati in seguito di perdere ore solo per gli spostamenti. I territori sono le tre caselle di deserto per i Marines e i Sintetici, le cinque caselle di Nido per gli Alien, le prime sei caselle di giungla più le due di tempio per i Predator e le dieci caselle Pod più S1 ed R per Corporativi, Sintetici e Ricercatori.
Ovviamente nel corso della Campagna la mappa può subire modifiche e aggiunte, ma che siano accettabili, per esempio:
a)dopo un certo numero di missioni gli Alien (NPG) potrebbero aver finalmente sbloccato il tunnel che conduce direttamente ai Pod (questa dovrebbe essere tra le ultime)
b)il valico potrebbe franare
c)durante un altro evento, il fiume potrebbe inondare il tunnel, bloccando la via breve agli alien.
d)un incendio potrebbe bruciare la foresta (magari l’autodistruzione di un Predator), rendendo più agevole il cammino.
E via di seguito.....
Già che ci siamo, inserisco anche la descrizione di base della mappa per l’eventuale Prima Campagna(per questa volta non mi sono sforzato molto, ho attinto ad AvP2, le prossime saranno sicuramente meglio):
“Località: LV-214
Dopo la fuga degli esemplari trasportati sul pianeta, gli scienziati si sono rinchiusi nelle loro stazioni di ricerca, chiudendo e sbarrando definitivamente i cancelli elettrici e riuscendo finalmente a far franare la galleria scavata dagli xenomorfi che conduceva direttamente all’interno del perimetro di difesa.
Hanno chiamato in loro soccorso una squadra di Marines Coloniali, ma purtroppo una tempesta e le asperità del territorio montagnoso in cui si sono insediati i ricercatori, ha impedito alla squadra di soldati di raggiungerli, costringendoli ad atterrare miglia più a nord-ovest, nel mezzo di un deserto.
Il numero di xenomorfi sempre in aumento, nascosti nelle viscere delle montagne, ha attirato lo sguardo degli yaut’ja che hanno deciso di ritornare sulla loro vecchia regione di caccia, atterrando tra le rovine di un vecchio tempio.
[A nord vi è un deserto secco e sabbioso, al centro le montagne rocciose e la giungla rigogliosa; a sud-ovest il Nido, nel sottosuolo, a sud il tempio, circondato dalla vegetazione, e ad est i Pod, in un valico tra steppe grigie e nebbiose, spesso colpite da fitte piogge acide. L’unico accesso ai Pod sono i recinti elettrici, da cui nessun alieno può passare al momento.]