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Modello riproduttivo, (teoria personale)

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Lord Freezer
icon8  view post Posted on 22/6/2008, 14:36 by: Lord Freezer
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DITA CONSUMATE

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Ho formulato questa personalissima teoria sulla modalità di riproduzione dei predator, in parte anche basandomi sul sistema di riproduzione acquisito dal predalien di AVP-R. Tengo a precisare che tutto ciò che segue è frutto della mia immaginazione dunque è un modello di riproduzione totalmente inventato.


Anzitutto considero la specie predator priva di sessi separati. Nei film non abbiamo mai visto individui femmina, pertando la loro presenza sarebbe azzardata (anche se non è da escludere). Vedo i predator come creature ermafrodite dove in ogni individuo coesistono il ‘maschio’ e la ‘femmina’. L’accoppiamento (scambio genetico) avviene pertanto scambiando lo ‘sperma’ tra due individui che fecondano reciprocamente le loro uova. Questo scambio genetico avviene tramite le cavità orali. I due individui si baciano, avvinghiando le rispettive mascelle esterne della bocca e tramite un tubicino presente all’interno di questa (che ricorda quello del facehuggher) eiaculano all’interno del compagno il proprio seme, fecondando l’uovo del partner. Una volta fecondato l’uovo, questo si sviluppa all’interno dell’individuo e quando arriva a maturazione viene ovodeposto dalla bocca. Per far ciò il predator disarticola le mascelle interne per favorire il passaggio dell’uovo e si aiuta con quelle esterne che ulitizza come ‘dita’ per manipolarlo meglio. Questa è una caratteristica atavica ereditata dagli antenati dei predator che non avevano le mani per potersi aiutare e facevano tutto con la bocca. L’uovo è oblungo, lungo circa 30 cm scuro con guscio pergamenaceo (come quelle delle tartarughe marine) e i predator non lo covano bensì si affidano al tepore ambientale. Ovviamente la tecnologia dei predator fa si che questi utilizzano delle incubatrici che mantengono la temperatura costante e più favorevole ad un corretto e sano sviluppo embrionale. L’uovo appena deposto aumenta di volume e si schiude dai sei ai dodici mesi terresti in base alla temperatura ambientale. Il piccolo appena nato è alto circa 50 cm, è già capace di deambulare in maniera bipede e viene nutrito dal genitore tramite una ‘sonda gastirca’ . Il piccolo si aggrappa ai ‘capelli’ dell’adulto e lo ‘bacia’. Quest’ultimo trasferisce una sostanza nutritiva iperproteica tramite un tubicino all’interno del piccolo e lo nutre per pochi mesi dopo la nascita. I piccoli predator infatti hanno uno sviluppo velocissimo e riescono a nutrirsi autonomamente in poco tempo. Essendo una specie predatoria infatti è necessario che il periodo più ‘pericoloso’ dell’esistenza, e cioè quello dell’infanzia, venga superato in tempi brevi. Una volta cresciuto il metabolismo rallenta enormemente. Ogni predator nel corso della sua vita può sviluppare un uovo ogni 10 anni terrestri e raggiunge la maturità sessuale intorno al centesimo anno di vita. Ovviamente non tutte le uova che possono produrre vengono fecondate, e la maggior parte viene espulsa dall’organismo senza esser stata fecondata.

A voi piacerebbe un modello di riproduzione simile a questo? Personalmente la presenza di predator femmina non mi fa impazzire… li farebbe assomigliare troppo a noi umani...dite la vostra
 
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157 replies since 22/6/2008, 14:36   2974 views
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