parlerò francamente.
mi aspettavo molto di meglio.
mi è piaciuto, per carità, però davvero da quello che avevo letto in rete, mi aspettavo un qualcosa di grandioso e invece così non è stato. diciamo che non mi ha coinvolto molto, purtroppo. si dilunga troppo sulla parte iniziale, che poteva essere più breve. mi viene il paragone con cloverfield o rec, altri film che basano molto del loro potenziale sul realismo della storia. in questi film, per entrare nel vivo bastano 15-20 minuti al massimo, se non di meno. qua invece occorre più di mezz'ora per capire su che binari vergerà la storia.
e allora mi chiedo: servivano proprio tutte quelle interviste nella prima parte? serviva proprio creare mistero attorno alle vicende del protagonista, piuttosto che lasciare che lo spettatore venisse coinvolto fin da subito tramite il procedere degli eventi?
secondo me no, le interviste ai vari organi governativi, al massimo, dovevano essere messe su internet, sul sito del film, per creare aspettativa, per far si che la gente si chiedesse "cosa sarà mai successo?".
vi dice niente Cloverfield?
metterle nel film serve a rendere reale questa situazione, ma non serve a far immedesimare lo spettatore nella storia, che è quello che ogni regista dovrebbe tenere a mente!
poi, veniamo ad un altro problema: il protagonista.
è sicuramente una figura nuova per la fantascienza.
finora avevamo eroi e antieroi, mentre questo Van De Merwe è una via di mezzo.
non è un eroe, non lotta e si sacrifica per qualcun altro.
ma non è neanche un antieroe, nè alla jena plissken, nè alla Jack Burton.
è un uomo spinto solo dall'egoismo, che si abbassa anche ad azioni vili pur di sopravvivere.
mentre gli eroi fanno di tutto per non commettere cattive azioni, e mentre gli antieroi le commettono, pur spinti sempre da una certa giustizia personale, Van De Merwe, diciamolo pure, è un gran pezzo di me@@a!
nella prima parte, quella dello sfratto, si rende davvero odioso, e quando li spunta la mano gamberosa, è impossibile non pensare "ti sta bene!"
poi, quando sfrutta l'amico alieno è veramente da prendere a badilate sul capo. fortunatamente, si rifa nel finale, che per me è la parte migliore del film.
poi, ci sono diversi buchi di sceneggiatura piuttosto importanti:
che senso ha far firmare agli alieni l'ordine di sfratto?
perchè il governo non fa niente per fermare i contrabbandieri che vendono le armi agli alieni?
perchè gli alieni, che sono più forti fisicamente sembrano quasi intimoriti dagli umani?
perchè christopher realizza tutto di nascosto, quasi come se non volesse far sapere niente agli altri alieni?
come vedete, ci sono diverse cose senza risposta.
al regista riconosco una grande abilità nello sfruttare al meglio piccoli budget. ancora non riesco a credere che sia costato solo 30 milioni di dollari. inoltre, ha creato molto bene questo mondo a sè, vicino ad una grande città, ma sembra di essere su un altro pianeta.
in definitiva, riconosco diversi meriti al film, come quello di contenere molte innovazioni, che certamente verranno riprese negli anni a seguire, la cosa che proprio non mi ha convinto è la storia, per le motivazioni che ho espresso prima.
comunque, lo consiglio a tutti, perchè per quanto ho letto in rete mi sento una mosca bianca, i pareri sono piuttosto unanimi e non concordanti con quello che ho scritto.
EDIT:
altra pecca secondo me è il fatto che per fare critica e denuncia sociale, non vengono usate scene dal grande impatto visivo o metaforico, come per esempio in La notte dei morti viventi, ma si dipingano questi alieni proprio come criminali umani.
e queste scene, almeno su di me, non hanno fatto l'effetto dovuto, anzi mi sembravano piuttosto ridicole.
Edited by Homer Jay Simpson - 28/9/2009, 00:55