| Una turpe scena segnava i cuori dei nobili guerrieri, mentre questi ispezionavano l'epicentro del massacro appestato da vermi, ratti e insetti. Tutto era quasi interamente rosso, come in un surreale incubo, ivi divenuto realtà.
I cavalieri diedero coraggio ai propri stomaci e si misero in cerca di indizi che rivelassero la posizione del Demone, segni su quale essere innaturale possa creare un tale scempio.
Non servivano altre parole, tutti sapevano quel che dovevano fare, e lo fecero, ma non ci volle molto prima che le traccie della bestia saltassero maestosamente fuori.
"Lord Trevon! Lord Trevon!"
Un cavaliere richiamò a se attenzione, e cautamente il nobile ripose alla chiamata, seguito da un paio di guerrieri. Ciò che ebbero davanti non fu mai visto da nessuno dei presenti.
Il cadavere mostrava segni di una feroce lotta per la vita, una lotta che trovò conclusione in un modo mai visto prima. La spada aveva colpito, o era stata colpita, da qualcosa che l'aveva complamente sciolta. La lama non c'era praticamente più e ciò che ne era rimasto era afflosciato a terra, come il metallo fuso della forgia, che ancora bruciava la terra senza generare fiamme, a malapena fumo. Anche l'armatura aveva ceduto allo stesso male, così come l'uomo sottostante, completamente affossato nel terreno da un lato del busto, e non dall'altro, come se si fosse...sciolto.
"A quale nera sciagura stanno assistendo i miei occhi.."
McFinn non potè fare a meno di provare almeno un minimo di disagio dinnanzi alla sofferenza che quell'uomo deve aver provato negli ultimi istanti di vita. Il pensiero che tale orrore sarebbe potuto succedere ai suoi cari e a quelli di tutto il regno, riaccese un desiderio di rivalsa verso la bestia, nonostante l'imponenza della distruzione da essa causata. Tutto ciò che egli avrebbe visto quel giorno, sarebbe stato riportato e di certo la situazione sarebbe cambiata, ora che si era compresa la reale potenza della belva.
Ma non le sue fattezze.
McFinn e i suoi cercarono a lungo nella foresta, istigando persono ira da dentro il pozzo stesso, lanciando fuoco e freccie sul fondo, senza nulla che reagisse.
Passò del tempo, minuti, ore intere a setacciare tutte le tane di tutte le bestie piccole e grandi, ma la creatura si era dileguata, e non potevano neanche permettersi di allontanarsi troppo dalla strada principale. Con un simile pericolo, uno smarrimento sarebbe stato letale.
"Anche se del drago non ce traccia, invero so. So che esiste.. E non torneremo a mani vuote."
McFinn osservò per un attimo la corazza della carcassa, e decisa di prenderla, come prova dell'esistenza di una creatura che none ra di questo mondo. Tuttavia, non appena tentò di toccarla i suoi bracciali subirono immediatamente l'effetto della corrosione. Erano passate molte ore, percui la corazza fu solo scalfita, ma era un ulteriore prova di quanto fosse mortale il fiato di drago.
Il nobile ordinò di trasportarla avvolta con delle solide coperte in pelle, lasciate smarrite da dei cavalli in fuga, che evidentemente smarrirono il carico.
Prima di partire, McFinn pensò anche di aver trovato almeno la ragione fisica scatenante della carestia, ovvero il pozzo avvelanto. Una volta tornato, avrebbe dato subito disposizioni per agire su di esso, in modo da risanare le acque il prima possibile, anche se ci sarebbe voluto del tempo, di certo non solo due giorni.
Eseguito, e pensato, a tutto il necessario, i cavalieri ritornarono sui loro passi, verso il castello.
Durante il tragitto McFinn non potè ovviamente non pensare a tutti i problemi che si stavano scatenando all'interno delle mura della fortezza. Ma ciò che vide lo convinse, lo convinse dell'esistenza di qualcosa che andava ben oltre i bisogni della nobiltà. poichè, in soli due avvistamenti la creatura aveva ridotto alla carestia e al veleno interi villaggi e dilaniato una truppa intera. Tutto senza che nessuno, al di fuori di quell'ultimo fortunato, potesse tornare vivo a testimoniare. Nessun uomo, ne bestia di questo mondo, poteva tanto.
Sperava che una volta compresa l'entità del massacro, i suoi superiori sarebbero stati dello stesso auspicio..
Tuttavia la grotta in cui si era rifugiata la spaurita Lorrain, non fu notata..
--------------------------------------------------------------------- Per il prossimo utente: Prove, rapporto, buio della grotta, inquietudine
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