ALIEN e PREDATOR Italia, la più grande community italiana su ALIEN, PREDATOR & PROMETHEUS

le nostre poesie

« Older   Newer »
  Share  
io sto con gli ippopotami
view post Posted on 19/3/2012, 08:07




grazie per la chiave di lettura :lol:
 
Top
view post Posted on 26/3/2012, 22:38
Avatar

Alien el octavo pasajero

Group:
Amministratori
Posts:
7,911
Location:
LV-426 (San Miguel de Tucumán)

Status:


è simpatica la tua poesia sull'alcohool :D
 
Web  Top
view post Posted on 26/3/2012, 23:14
Avatar

Alien el octavo pasajero

Group:
Amministratori
Posts:
7,911
Location:
LV-426 (San Miguel de Tucumán)

Status:


Una mini poesia dedicata a blade Runner

L'androide oramai è rimasto solo, non una compagna, non una dimora lo attendono. Non c'è posto per quelli come lui in questo mondo malato.
L'essenza del suo essere giace nella sua sua preziosa mente, ma oramai con nostalgia attende il suo destino. Il suo corpo lentamente si consuma. Tutto ciò che fu, tutto ciò che è sfumerà con lui. I suoi ricordi oramai appartengono solo a lui, e con lui moriranno. E' tempo di morire.
 
Web  Top
view post Posted on 28/5/2012, 12:34
Avatar

FAVORITO DELLA RAZZA

Group:
A&P Italia Hall Of Fame
Posts:
4,241
Location:
Bologna

Status:


la "Lode" mi era piaciuta non poco, questo è un omaggio affettuoso, ma secondo me quando ti addentri in un universo cinematografico non dovresti farlo palesemente, non dovresti dire "Androide", non dovresti citare la frase del film, è solo un consiglio, prendilo come vuoi...........................

Mi sa che metto su qualcosa di mio
 
Top
view post Posted on 29/5/2012, 15:35
Avatar

FAVORITO DELLA RAZZA

Group:
A&P Italia Hall Of Fame
Posts:
4,241
Location:
Bologna

Status:


Come promesso, eccomi. La poesia, posso dirvi solo questo, parla di un naufragio, di una tempesta che investe un veliero, ma in mezzo c'è di tutto.
Impressioni, immagini e distorsioni sensoriali, nella migliore tradizione del mio poeta preferito, Arthur Rimbaud, che possono solo essere interpretate, non spiegate. Ditemi che ne pensate.

è una perla di nodi indecisi
marinai impiccati al grigiore del cielo plumbeo
navighiamo su un fiammifero annacquato di nebbie
su un controsole di sangue infatuato
ogni scheggia che grida ha un falcetto
qui la mano del mare snida i ragni da ogni angolo

pelli di cannone si rincorrono, sul nostro mondo obliquo
qualcuno, smorto, si lascia aggiungere
altri, schiacciati da tuoni incancreniti
sordi ed estatici gli si buttano in braccio
e lo scafo si riabbraccia coi flutti
ritroviamo una pioggia in tridimensione

la paura ti si arrochisce nelle orbite
sale in casa un'ancella sbavante
mille e mille cadaveri, ed altari alla frutta
riaffiorano i vascelli pallidi
riaffiorano le scimmie dal piumaggio di Quetzal
riaffiorano le mosche di catarro delle pestilenze

ulula stridula la nostra Banshee
coi capelli di fili di stomaco
lava vele, tovaglie rugose
e lamenta i cugini del sonno
e finisce come un quadro ammiccante
con le ultime ondate, invitate al festino
col comitato di benvenuto dei colpi alla porta
con gli squali paralitici, e l'odore salmastro dei porti

NOTE: non ci sono errori, non è palle di cannone, proprio pelli, ed eventuali altri strani accostamenti sono parte della poesia, non errori di battitura.
Non scrivo in rima, quando lo faccio è proprio una canzone quella che sto scrivendo.

Commentate per favore
:iconcryh.gif:
 
Top
view post Posted on 30/5/2012, 00:50
Avatar

FAVORITO DELLA RAZZA

Group:
A&P Italia Hall Of Fame
Posts:
2,256
Location:
napoli

Status:


una poesia che scrissi alle medie per la ragazza che mi piaceva :


Lei che :
lei che , ha il sapore di fragola
lei che , ha il suono di una campanella
lei che , profuma di pace
lei che , è morbida come la piuma di un angelo
lei che , ha l’aspetto di una visione celestiale
vorrei essere di quello che sei fatta tu , vorrei essere di carta
per sentirti su di me quando ti disegnano alle gare di arte, vorrei essere di pixel
per accompagnarti ovunque tu andrai sul cellulare o sul pc e seguirti anche nei tuoi sogni colorati di semplicità .
lei che , dentro di se ha il calore di un abbraccio
lei che , ha la forza di uno tsunami e la delicatezza di un bambino
lei che , sa essere in molti modi
lei che , mi consola quando sono triste e mi sprona quando cado .
lei che , fa sembrare il mondo un posto migliore
vorrei essere stoffa , per essere indossato da te e sentire il tuo profumo ogni istante della mia vita ,
vorrei essere fuoco per riscaldarti quando geli e acqua per rinfrescarti quando hai caldo .
vorrei essere tutto questo , ma tu lo sai gia
lei che , dentro di se ha il calore di un abbraccio
lei che , ha la forza di uno tsunami e la delicatezza di un bambino
lei che , sa essere in molti modi
lei che , mi consola quando sono triste e mi sprona quando cado .
lei che , fa sembrare il mondo un posto migliore
 
Contacts  Top
view post Posted on 30/5/2012, 07:15
Avatar

FAVORITO DELLA RAZZA

Group:
A&P Italia Hall Of Fame
Posts:
4,241
Location:
Bologna

Status:


Carina, però si può anche uscire un pò dalla poesia d'amore, so per certo che ne siete capaci tutti, queen e chez l'hanno fatto con risultati più che buoni......................a proposito di Queen, mi interessa un suo parere su quella che ho scritto io.......
oh, è molto carina la tua, non fraintendermi!!!
 
Top
view post Posted on 30/5/2012, 11:58
Avatar

FAVORITO DELLA RAZZA

Group:
A&P Italia Hall Of Fame
Posts:
2,256
Location:
napoli

Status:


ma no , anzi , gia che dici che è carina è qualcosa , ti dò un parere mio mentre aspettiamo queen : molto particolare e seria e "viscerale" e bella , molto bella bravo :)
 
Contacts  Top
view post Posted on 30/5/2012, 12:09
Avatar

FAVORITO DELLA RAZZA

Group:
A&P Italia Hall Of Fame
Posts:
4,241
Location:
Bologna

Status:


grazie!!
 
Top
view post Posted on 30/5/2012, 12:22
Avatar

DITA CONSUMATE

Group:
Member
Posts:
34,173
Location:
Sunnydale

Status:


laggiù nel lontano 3000, i mari spariranno e le città diventeranno enormi massi senza vita. Ed io, si proprio io... Dove parcheggerò la macchina?
 
Web  Top
view post Posted on 30/5/2012, 12:41
Avatar

Alien el octavo pasajero

Group:
Amministratori
Posts:
7,911
Location:
LV-426 (San Miguel de Tucumán)

Status:


muahhahhah forte questa!

Byrne ho letto la tua poesia, è molto particolare, ha figure e accostamenti strani, sicuramente non immediati e che richiedono un pò di analisi e l'aiuto dell'autore per essere interpretati. L'interpretazione in questo caso non è facile proprio perché ci sono tante immagini forti e apparentemente non legate da un filo logico conduttore.
Sarebbe interessante capire qual è la tua interpretazione di questa poesia per vedere se ciò che hai voluto trasmettere corrisponde a ciò che un lettore coglie. Personalmente noto una vena molto cupa, come per esempio l'immagine dei marinai impiccati, ciò che capisco è che i marinai si trovano in un mare in tempesta, l'uso dei cannoni mi fa pensare a una guerra in corso, con conseguente urla, confusione, morte, sangue e dolore. Ma allo stesso tempo in tutta questa confusione, si evince una figura femminile, una fanciulla, che poi si contrappone con quella di una banshee urlante.
 
Web  Top
view post Posted on 30/5/2012, 13:10
Avatar

FAVORITO DELLA RAZZA

Group:
A&P Italia Hall Of Fame
Posts:
4,241
Location:
Bologna

Status:


qualche chiave di lettura per come l'ho intesa io: L'ancella è semplicemente la tempesta, o la morte se preferite, è lei il vero nemico, la banshee l'ho scelta perchè ricordo che spesso nei racconti mitologici, chi ne sentiva il pianto scappava finendo così per segnare il proprio destino per una caduta, un malore, senza che fosse la creatura la causa diretta della morte. La banshee per come la intendo io è la voce dell'istinto benigno, quello che ti salva dicendoti "pericolo", ma è difficile da ascoltare perchè è brutto in apparenza e poco comprensibile . Alcuni marinai si pensano già spacciati, non la ascoltano perchè fa ribrezzo (mentre l'ancella è per definizione bella) e si lasciano morire o cadono in mare (tutta la seconda strofa), ma poi la tempesta cessa (lo scafo si riabbraccia coi flutti), e saltano fuori tutti gli scheletri del passato, i relitti, le epidemie, è una catarsi, l'orrore estremo fa riaffiorare tutte le cose dimenticate e perse, non le risolve, ma te le mette davanti agli occhi, ve ne dirò un paio, gli altari alla frutta sono la perdita di magnetismo della religione ma anche del senso dell'arte, le scimmie col piumaggio variopinto potrebbero essere politici corrotti in abiti insospettabili ed immeritati o giù di lì.

Secondo me spiegare di più toglie profondità alla poesia, chi scrive deve essere portato dalle proprie pulsioni, come anche chi legge . Quindi secondo me la vera forza della poesia è la suggestione, quello che le immagini evocano ad ognuno, interpretate il più possibile!!

Edited by Byrne - 30/5/2012, 17:12
 
Top
view post Posted on 7/6/2012, 22:09
Avatar

CAMPIONE DELLA SPECIE

Group:
Engineer
Posts:
840
Location:
Se c'è qualcosa che vale la pena fare, falla alla grande.

Status:


Allora, premetto che le poesie ed io abbiamo un rapporto tutt'altro che amichevole, ma ogni tanto mi viene voglia di esprimere i miei sentimenti in modo non tradizionale, anche se prima d'ora non avevo mai scritto una -se si può definire così- poesia seria. Ormai siamo alla fine dell'anno scolastico, e io sono in terza media. Una volta finiti gli esami la mia classe di scioglierà, ridistribuendosi in numerose scuole superiori. Cominceremo a perderci di vista e a passare pochissimo tempo insieme. Oggi il nostro professore di lettere, poeta dilettante (anche se ha vinto numerosi concorsi importanti di poesia) ci ha letto una poesia composta appositamente per noi, che ha fatto commuovere gran parte della classe. Io stesso ero al limite delle lacrime. E così, ispirato da lui, oggi ho creato questo scritto per esprimere quello che provo. Dato che la poesia non è la mia forma preferita non ho molta dimestichezza, e credo assomigli più ad un tema. Non ha rima ne vincoli di strofe e versi, non usa parole complesse o ricercate, ma si limita a dire chiaramente ciò che penso. Non è nulla di speciale, non credo nemmeno sia particolarmente ben fatta, ma non mi dispiace.
Comunque, non credo che la mostrerò mai alla mia classe. Era più che altro uno sfogo personale.
Eccola qui:

La fine di un’era

Sempre,
sempre ho vissuto la mia vita
con voi,
non solo compagni, ma amici,
pensando alla nostra separazione
solo come ad un evento lontano,
irraggiungibile.

Ed ora,
senza alcun preavviso,
mi rendo conto che quest’era è finita,
ma anche che è solo la prima di molte.

Certo il futuro riserverà mille sorprese,
sia dolci, sia tristi,
ma ciò che mi duole
è che non sarete con me
per affrontarle uniti.

Anche se so che ci rivedremo,
che la nostra separazione
non segnerà la fine di un’amicizia,
so che nulla sarà più come prima.

Abbiamo condiviso gioie e dolori per tre lunghi anni,
vivendo insieme molti momenti,
ognuno indimenticabile.

E ora che il nostro tempo è giunto al termine,
mi rendo conto di quanto sia vero
che non si capisce il vero valore degli amici
finché non li si perde.

E così,
dedico a voi queste parole,
miei cari compagni,
non di scuola,
ma di vita.

Filippo
 
Top
view post Posted on 8/6/2012, 12:07
Avatar

FAVORITO DELLA RAZZA

Group:
A&P Italia Hall Of Fame
Posts:
4,241
Location:
Bologna

Status:


Mi sembra un sentimento più che autentico. Molti poeti scrivono in versi liberi, io compreso (mi piace definirmi poeta in quanto è, tra le mia innumerevoli vocazioni artistiche, la più sentita), e quanto all'usare parole colte se leggi Ungaretti ti rendi conto che si tratta solo di come usarle, le parole semplici.
Non male.
 
Top
view post Posted on 8/6/2012, 14:28
Avatar

FAVORITO DELLA RAZZA

Group:
A&P Italia Hall Of Fame
Posts:
4,241
Location:
Bologna

Status:


Eccone un'altra, vedi che fanno le ore di matematica nei giorni prima della fine della scuola.....
Parla di doppiogiochismo, retorica, suggestione ed autosuggestione. E, strano per il mio standard, ha anche un titolo.

IL DEMONE

Balbuziente articolo squamoso
patinato e nastrificato a morte
lui tirava la cravatta al procuratore
fuori dall'ufficio, alla casa di Gregor
lui nuotava nella spazzatura, tra le elitre dei cavalcavia
ridacchiando mele marce di gran calibro

la trasparente slavina di pece
coi manichini alla gogna negli occhi
lui sfrattò il folletto pensionato dai suoi tomi
lui, vestito da donna, trasformò in stetoscopi tutti i capelli bianchi della luna
lui rivoltò la lucertola e la crocifisse al suolo
con tre forchette di plastica rugginosa

il retorico fiume di bile
essendo le lacrime ormai maggiorenni
due pallottole nelle ginocchia di un bimbo
per poi fabbricargli stampelle catodiche
quello che comprava frasi al dettaglio
e ne spargeva manciate nelle piaghe

Anche stavolta, aspetto commenti da chiunque abbia voglia di lasciarmi la sua opinione. Questa poesia è meno "sfasamento sensoriale" rispetto all'altra, è più una critica sociale. Provate a interpretare, poi se volete chiedetemi la mia chiave di lettura. :thumbyelloxk1.gif:
 
Top
145 replies since 17/2/2011, 23:14   7228 views
  Share