La religiosità nella saga di Alien

Sì, sembra un futuro molto cupo, del resto le forme di religiosità continuano ad esserci. Ibride, come quella millenarista di Alien 3. Si tratta di una setta che attende evidentemente la fine del mondo (dei mondi) praticando ľastinenza e seguendo altri precetti morali. Dal terzo film sappiamo che Ellen non è molto religiosa (glielo chiede Dillon) e la sua appare come una scelta in controtendenza. Forse nel futuro le religioni sono ancora più presenti e diffuse? Forse troppo, al punto da diventare fondamentalismi? Sembra così.

Però non abbiamo altri riferimenti nei film precedenti.Ľequipaggio del Nostromo sembra un gruppo di scaricatori di porto interessato solo ai soldi. I marines idem. Nel quarto invece c'è un'allusione alla religiosità di Call, ma siamo mi sembra 2 secoli dopo. Inoltre Call è un robot prodotto da altri robot per salvare gli uomini dai loro errori (eugenetica? guerra nucleare?). In quel caso la religione sembra giocare un ruolo positivo.

Nei prequel lo scenario è diverso, il problema sembra essere proprio un confronto tra la scienza e le religioni (Elizabeth e Halloway, il capitano Oram e ľequipaggio, con la presenza delľebrea Rosenthal che prega). E poi c'è ovviamente David con i suoi 'deliri' di onnipotenza.

Non sono tanto ďaccordo. La scelta di Oram è condivisa da tutto l'equipaggio, non è dettata dalla sua fede, si basa sui dati e ha anche una ragione umanitaria (investigare sull'origine del messaggio umano). Quella più irrazionale sembra proprio la posizione di Daniels, che probabilmente vuole solo tornare in ipersonno il più presto possibile, per non pensare al suo grave lutto.

È chiaro che è una procedura che devia dal programma, ma voglio solo dire che la fede non c'entra niente nella decisione di Oram, visto che tutti lo appoggiano. Dopotutto si tratta di una missione di colonizzazione, la nave è stata esposta ad una tempesta di neutrini, ľequipaggio non vuole tornare in ipersonno, il lungo viaggio verso Origae 6 potrebbe celare altri pericoli. Una guardatina al vicinissimo Pianeta 4, che presenta condizioni molto favorevoli, non è poi così irragionevole.

Può anche darsi che sia così, ma nel film la fede di Oram non è approfondita. Così come gli altri personaggi del resto che appaiono messi lì come marionette. Colpa di una sceneggiatura scadente. Non escludo che Scott intendesse alludere a una scelta motivata dalla fede, ma questo non emerge con chiarezza. Oram non dice "quel pianeta sarà il nostro paradiso". Semplicemente consulta ľequipaggio e va a dare una guardatina. Piuttosto la sua fede sembrerebbe orientarlo ad un personale ottimismo.

Un po' troppo tra le righe... Chiarirlo bene avrebbe dato certamente più carattere al personaggio e tensione al film. Invece tutto è molto sfumato e mescolato, la fede di Oram convive con le valutazioni rigorosamente scientifiche ("io non faccio free climbing"), mentre le valutazioni avvedute di Daniels convivono con i sentimenti e ľemotività. Io non vedo Covenant tutto nero e tutto bianco. E forse è proprio voluto da Scott così ambiguo.

Se notate, Oram è colui che da vita al primo Protomorfo: questo fatto può essere visto come l'episodio della caduta di Lucifero. Oram (l' "angelo", per la sua religiosità) è stato corrotto dando vita al demonio, ovvero il Protomorfo.