| I miei due centesimi: credo che se anche Miura fosse campato altri dieci o vent'anni, la prosecuzione di Berserk sarebbe comunque andata molto a rilento, e forse nemmeno sarebbe avvenuta.
Questo lo dico non perchè sia un veggente, ma per una semplice constatazione: Miura ha fatto iniziare il viaggio per mare di Gatsu e conpagnia nel 2006 circa, e da lì molti capitoli sono stati dedicati a parlare del conflitto coi kushan, e solo in maniera secondaria di Gatsu alle prese con il dio del mare.
Griffith era stato protagonista fintanto che Gatsu lo era accanto a lui (epoca d'oro), ma dopo l'eclisse si avverte, in maniera abbastanza netta, l'intenzione di Miura di far evolvere la trama di Berserk oltre il mero schema "Gatsu affronta l'apostolo di turno", e da qui il Cavaliere coi bejelit, Casca e gli inquisitori, gli stessi Kushan e molti altri elementi che vengono aggiunti non gradualmente, ma buttati tutti assieme nello spazio di due-tre volumetti.
Sono dell'opinione che, almeno dopo la reincarnazione di Griffith, l'autore fosse arrivato ad un punto non dico morto, ma comunque bisognoso di una pausa, anche concettuale. Purtroppo per lui, la sua opera era diventata talmente tanto una gallina dalle uova d'oro che avrà ricevuto una certa pressione per proseguire ad oltranza...e, in fondo, anche i suoi lavori alternativi (Gigantomachia e Duranki) non sono propriamente risultati capolavori apprezzatissimi.
Non sono aggiornato in maniera capillare sul nuovo corso di Berserk, e anche io vorrei che si procedesse più spediti verso il finale (specie considerando il potenziale di avere Casca molto vicina a Charlotte e Sonja...se sono furbi, potrebbero giocarsi una fuga da Falconia, ricordando quella organizzata dalla stessa Casca con Charlotte per salvare Griffith).
Allo stesso tempo, rimango in attesa, e vedrò che cosa ne esce fuori dalla nuova conduzione.
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