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| Tecnicamente parlando (lo dico per esperienza personale) Acciaio contro acciaio difficilmente risulta in una rottura netta di una lama rispetto ad un'altra. Le lame giapponesi giocano sul fattore tempra differenziata, dove il filo della lama e' temprato "duro" a circa 60 rockwell e il dorso della lama e' temprato piu' morbido intorno a 40 rockwell. In pratica hai un filo duro che taglia bene, e una lama che, anche in caso di impatto forte, non si spezza in due. Se la lama utilizzata dall'avversario di Falconer ha veramente 300 anni, si parla di lame del periodo Shinto Genroku (1684 -1763) e quindi molto probabilmente di buona fattura (e tempra fatta con tutti i crismi del caso). Probabilmente guardando da vicino la lama dopo ogni impatto avreste trovato dei "kirikomi" o segni di combattimento, in pratica piccole porzioni della parte temprata sul filo sarebbero saltate via scheggiando il filo (e rovinando la capacita' di taglio, motivo per cui si tende sempre a parare i colpi con il dorso della spada e non con il filo). Naturalmente se si parla di Acciaio contro acciaio, se si parla di super materiali predator mi tiro indietro :-) Qui sotto alcuni esempi del mondo reale di Kirikomi:
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