|
|
| Ammiro sereno questi colli impetuosi, il mio sguardo indiscreto si possa su curve seducenti che senza veli stuzzicano la mia mente stanca*. Dopo tanti anni, dopo tanti sacrifici, è una bellezza rara quella che ora contemplo con tanta foga. Una vergine** senza un padrone. Selvaggia, arde dall'interno in attesa di essere domata. L'intimo nettare delle sue viscere*** fuoriesce violento e scorrere infuocato sulla sua superficie. Seducimi o vergine e io diventerò il tuo padrone, ti donerò i miei figli se tu ti concederai a me. D'un tratto la penombra mi avvolge lentamente, è un manto delicato che abbanza silenzioso divorando i miei orizzonti. Ammaliato dalla tua bellezza non posso immaginare gli orrori che nascondi nel tuo grembo.
* si riferisce ai colli del pianeta ** si riferisce al pianeta vergine *** si riferisce alla lava dei vulcani
|
| |