Quando Ripley era Roby: un protagonista maschile per Alien

Hunger Games! Un film che ha dato così tanto al cinema! Come se non bastasse Scott si è ispirato alla trama di Hunger Games per poi un altro film: "Il Gladiatore".

Scherzi a parte: un Ripley non avrebbe dato molto alla saga di Alien, come detto precedentemente non ci sarebbe stato il contrasto tra madre Regina e madre umana, non ci sarebbe stato nemmeno la storia di Alien³ e manco Alien 4 (il che non sarebbe stato un gran peccato... ).
La cosa divertente è che la Weaver non era un'attrice conosciuta al pubblico, gli altri componenti del cast bene o male sì, e ovviamente il pubblico venne totalmente fregato perché il presunto protagonista muore (Dallas) e fu uno shock per chi era in sala (così diceva uno su internet che il film lo ha visto nel 1979).

Quello che mi piace di Ripley è che è uno dei pochi personaggi femminili nella quale mi immedesimo. Ho sempre avuto questo problema sin da piccina: i maschi mi sono sempre piaciuti più delle femmine. Sarà perché sono una ragazza etero? Forse, ma poi vedo questa donna, impaurita, che tiene le redini della situazione in mano e riesce a rimanere decisa. Sebbene in una situazione del genere è assai probabile che avrei una reazione alla Lambert, mi sono subito immedesimata senza alcun problema in Ripley. Questo perché? Perché credo che il personaggio non è stato ideato in base alla sua sessualità ma come un essere umano e come tale si comporta. Ho conosciuto tante persone che affermano che gli uomini sono "più freddi, razionali e tendono a non mostrare il loro lato più emotivo", ma penso che questo, anche se ci sono persone così ovviamente, non si può applicare a tutto il genere maschile, come anche la "emotività, senso di voler essere protette, ..." nel genere femminile. Ma io ho conosciuto tanti uomini molto sensibili e sotto certi punti di vista fragili, mentre ho incontrato donne che tentano di mantenere sempre un senso di controllo. Non è tanto il sesso a incidere sul nostro comportamento quanto la nostra personalità e le esperienze del proprio passato, ritengo io. Per questo Ripley mi piace: si comporta da essere umano, non tanto da donna.

Poi ovvio che quando si crea un personaggio si deve mettere in conto il sesso, altrimenti la dottoressa Shaw non sarebbe completa, per esempio.

Spero di essermi fatta intendere

Manco io penso che il pubblico avrebbe apprezzato un uomo che sconfigge l'alieno essendo per l'appunto un finale già visto. Alien non è di certo il primo film in cui una donna riesce a salvarsi o salvare la situazione (vedasi anche solo "Ultimatum alla Terra" del 1951. La protagonista riesce ad evitare che la Terra venga distrutta dopo che il suo fidanzato aveva causato un casino non da poco). Di certo Alien ha avuto la fortuna di essere stato creato in anni che lo permisero bene o male (il codice Hays non era più presente da anni, abituando la gente a violenza e sessualità, la necessità di avere una eroina più che un eroe, ...) e per fortuna questa possibilità è stata notata e sfruttata.

Non sarebbe male però avere in un finale un uomo che sopravvive alla situazione oppure un gruppo di persone. Sarebbe da rivedere la cosa, anche perché, se negli anni 50/60 s'imponeva l'eroe, in questi ultimi anni si sta imponendo la donna che vince, andando a finire in un circolo vizioso.

È proprio vero: se sei donna hai molte più possibilità di sopravvivenza

Oppure muori orribilmente come Lambert 0.0

Mamma mia! Ricordo ancora le emozioni che mi diede nel vederla in quella parte, nulla in confronto ad altri personaggi d'azione. Fantastico!