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Piccola riflessione sulla letteratura fantasy

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view post Posted on 8/10/2014, 19:27
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Aesìr
view post Posted on 16/2/2015, 17:27




CITAZIONE ('CHEZ' @ 16/2/2015, 16:58) 
Sicuramente Tolkien non è il padre del fantasy, come molti, possono pensare.
Tuttavia è solo grazie a persone come lui, che il fantasy ha tirato una grande, grandissima, boccata d'aria, visto che era un genere assolutamente criticato e ridicolizzato in ambito accademico, anche più di quanto potrebbe esserlo ora; in "Il medioevo e il fantastico" questo viene spiegato.
Lui su queste cose ci teneva le conferenze.

E' grazie a persone come Peter Jackson, che gli ha fatto da risonanza, che oggi il filone letterario del fantasy continua a respirare e sono arrivati autori nuovi che hanno potuto dire la loro; poi ogni persona ha i suoi gusti e potrà farsi un quadro di quello che è per ragazzi, quello che non lo è, quello che ha dell'epico e profuma di mitologia, quello che invece non lo fa.

Che cos'è degno?

Le varianti per giudicare uno scritto sono troppe e molteplici.



Semplicemente, il Tolkien dei libri paga il fatto di essere diventato "commerciale"(?) grazie al Tolkien di Peter Jackson(quello a mio avviso veramente si, commerciale).
Che poi ne consegue, subito dopo, l'interrogativo del capire se "commerciale" è sinonimo di una cosa(capolavoro) o dell'altra(commercialata).

Per me né l'una, né l'altra; non è un parametro valutativo.

E neanche l'originalità, da sola, può essere considerata come un principale parametro valutativo, perché c'è sempre una base, una fonte, dalla quale si prende ispirazione. La letteratura, questo, ce lo insegna. I testi più antichi di tutte le popolazioni, ce lo insegnano.

Poi, a dirla tutta, da Melbook, (l'attuale IBS), Arion, Feltrinelli o qualunque altra libreria qui a Roma, ho sempre visto nascosti nei ripiani in basso, i libri di Tolkien, rispetto a tutti gli altri Fantasy. Ecco perché ho messo il "?" "al Tolkien dei Libri".
Quindi quantomeno gli scritti sottoforma di romanzo, anche quelli postumi tanto commerciali non mi hanno mai dato l'idea di esserlo. Anche se sono tantissimi quelli che asseriscono di aver letto per intero le sue principali opere.

Io una cosa l'ho capita e di questo non ho proprio alcun dubbio.
Non puoi scrivere una cosmogonia di questo genere sperando (come qualunque autore di fantasy credo vorrebbe) di diventare tra i migliori se non hai prima le basi, i mattoni, quelli veri.
Tolkien li aveva, e non per finta.

Per citarne alcuni, lui con l'Edda, il Kalevala, Beowulf, il Poema dei Nibelunghi, l'Iliade, l'Odissea, la Bibbia(non che sia fantasy in senso stretto, ma aiuta), ci è cresciuto; non a caso era un professore e filologo inanzitutto. Queste cose le insegnava....magari fosse soltanto una questione di inglese antico.


Un libro scritto da un uomo con queste basi culturali,(Tolkien) lo distingui subito(per quanto si possa impegnare a scrivere un romanzo digeribile per il pubblico) da qualche altro autore giovincello (e per quanto riguarda il fantasy ho letto anche altri libri, commericali e non, come le Cronache del Mondo Emerso, Eragon, Eldest ecc...) che si, ci mette l'impegno, ci mette l'immaginazione, e magari è pure stra-appassionato del genere, ma non ha le basi che ha lui.

Se Tolkien ha avuto successo, non è esclusivamente per Peter Jackson o le animazioni del secolo scorso.
Se Peter Jackson ha fatto una trilogia di quella portata sulla Terra di Mezzo, non è certo perchè Tolkien era tra gli ultimi arrivati.

Inoltre non mi pare che abbiano fatto trasposizioni filmiche solo di Tolkien. Il cinema, abbiamo visto, traspone tutto quello che può essere trasposto e ha più volte fatto da risonanza a molti libri e molte opere.




Il fatto è che esistono 2 Tolkien. C'è il Tolkien dei romanzi e il Tolkien cosmogonico(History of the middle Earth).
Questa è l'unica sua vera pecca, non è mai riuscito(o meglio, fatto in tempo) a dare un'impostazione netta e catalogatrice dei suoi scritti, a suddividerli in un modo ultimante.
Neanche il figlio ci è riuscito completamente.
A mio avviso, infatti, non si dovrebbe mai parlare di ISDA, ma, piuttosto, di Cosmogonia di Arda.

Tolkien non verrà mai ricordato per la seconda, che è in realtà il vero punto di giunzione con la mitologia nuda e cruda, piuttosto per il primo, cioè quel romanzo che lui aveva cominciato a scrivere inizialmente per bambini.

Ma non ho molti dubbi sul fatto che in futuro verrà messo sempre più univocamente tra "i padri fondatori di un certo filone nordeuropeo", è inevitabile e naturale che ciò accada.
La cosa migliore è solo e soltanto vedere le opere in sé e limitarsi a quello; prenderle per quello che sono.

E per poter comprendere Tolkien bisogna prima leggere tutti i suoi scritti, poi si può, a mio avviso, giudicare se siano dal proprio punto di vista capolavori o meno, raffrontandoli con quello che c'è, ma soprattutto, contestualizzarlo al periodo storico.

Ah-em... Perchè autori come Howard non ce le avevano le basi, no? Guarda, per quel che mi riguarda non sono d'accordo.
Prendi Jacqueline Carey (chi è? Solo una che qua non conosce nessuno), ha scritto un fantasy che non ha nulla da spartire con Tolkien (è storia alternativa con un po' di "magia" qui e là), prendendo un evento che tutti conoscono, ossia la morte di Cristo, e cambiando le carte in tavola. Stop. Gran bei libri. Questo senza aver bisogno di
CITAZIONE
l'Edda, il Kalevala, Beowulf, il Poema dei Nibelunghi, l'Iliade, l'Odissea

Non è certo stato Tolkien a "riabilitare" il fantasy, perchè quel genere navigava all'inizio del secolo in un calderone assieme ad altri generi - orrorre, ad esempio - e la loro riabilitazione, più o meno contemporanea, non si può certo spiegare tirando in ballo Tolkien. Nomi come Lovecraft, Howard, Leiber hanno poco o niente da spartire con Tolkien e ciò che lo accompagna, eppure il fantasy è solo uno dei generi che si sono affacciati ai lettori di quelle umili pulp (e poi quei nomi sono diventati grandi).
Quanto al resto, leggi la critica di Moorcock, non è il primo idiota che passa (Elric di Melniboné, Behold the Man e ho detto tutto): la maniera di scrivere di Tolkien ti apparirà completamente stravolta; tolto quello, non è che resti tanto delle sue opere.


Ci sta anche il fatto che mi sono rotto le scatole di sentir tirare in ballo Tolkien ogni volta che si parla di fantasy, anche quando questi non hanno nulla da spartire con lui, che non lo si possa criticare perchè altrimenti non si è capito niente e che debba per forza piacere, a scapito di testi (oggettivamente) più meritevoli. L'affermazione che Tolkien abbia iniziato il fantasy e quindi debba piacere (non ce l'ho con te, parlo in generale) mi sembra una suprema idiozia: forse perchè mi piace Poe devo farmi andare giù tutti i (spesso pessimi) esempi di orrore che l'hanno preceduto?
 
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view post Posted on 16/2/2015, 18:54




Tolkien è come citare la bibbia tra i testi sacri. Diciamo che a livello di letteratura fantasy lascia un'eredità pesantissima e si tende a paragonarlo in ogni aspetto sia con gli autori precedenti che con i conseguenti. Il livello di scrittura, la complessità della trama e tutto l'aspetto metaletterario portato dal libro è impressionante ma sono d'accordo con te: Il Fantasy c'era prima di lui e ci sarà dopo di lui. Diciamo che è forse l'unica saga di libri che ha un impatto così importante nel genere di appartenenza. Ad esempio non ricordo una saga di libri che venga ritenuta "irrinunciabile" nel genere fantascientifico....
 
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view post Posted on 16/2/2015, 19:16
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Beh, una "saga" forse no, ma "universi" come quello di Tolkien…l'universo della Fondazione di Asimov, quello dei Grandi Antichi..mi pare che non manchino, anche al di fuori del fantasy.
 
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Aesìr
view post Posted on 16/2/2015, 19:36




Ma sono più di uno, e questo va benissimo. Per quel che ne so, non c'è un capolavoro di SF, varie opere sono meritevoli ma poi fra Dick, Asimov, Clark, Herbert, Heinlein, Adams... un po' si va a gusti, anche perchè molte opere sono talmente varie che un paragone è davvero difficile. Mentre nel fantasy fin troppe volte mi sono trovato nella situazione di gente che rifiuta di vedere altro oltre a quello che ha scritto Tolkien - che a me non ha mai detto niente, piuttosto preferisco il fantasy di altri autori e sfido chiunque a dire oggettivamente che è pessimo o meglio, che quello di Tolkien è per qualche ragione migliore.
 
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view post Posted on 17/2/2015, 17:57




CITAZIONE (Byrne @ 16/2/2015, 19:16) 
Beh, una "saga" forse no, ma "universi" come quello di Tolkien…l'universo della Fondazione di Asimov, quello dei Grandi Antichi..mi pare che non manchino, anche al di fuori del fantasy.

Sì ma non sono considerati il vademecum del genere come i romanzi di tolkien. Il ciclo dei robot non è conosciuto come il Sgnore degli anelli...

CITAZIONE (Aesìr @ 16/2/2015, 19:36) 
Ma sono più di uno, e questo va benissimo. Per quel che ne so, non c'è un capolavoro di SF, varie opere sono meritevoli ma poi fra Dick, Asimov, Clark, Herbert, Heinlein, Adams... un po' si va a gusti, anche perchè molte opere sono talmente varie che un paragone è davvero difficile. Mentre nel fantasy fin troppe volte mi sono trovato nella situazione di gente che rifiuta di vedere altro oltre a quello che ha scritto Tolkien - che a me non ha mai detto niente, piuttosto preferisco il fantasy di altri autori e sfido chiunque a dire oggettivamente che è pessimo o meglio, che quello di Tolkien è per qualche ragione migliore.

Esattamente quello che intendevo.
 
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view post Posted on 18/2/2015, 00:09
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Beh, allora la pensiamo in maniera simile Aesir, o quasi.
Io non ho mai detto che Howard abbia qualcosa da spartire con Tolkien o che Tolkien abbia ispirato tutti gli autori fantasy della storia e che sia incriticabile


Ma se devo andare a capire chi è il Tolkien dei libri, se permetti, preferisco cercare di capire almeno le basi del Tolkien dei libri.
Se comincio a leggermi opere di rivalsa di autori che lo ripudiano(Moorkcock è abbastanza risaputo che non gli garba Tolkien)o andarmi a leggere le opinioni di altri che gli erano amici(C.S. Lewis è noto che fosse un suo grande amico), essendo però cosciente del fatto che sono entrambi di parte, rischio solo di crearmi del casino in testa.

Quindi quando avrò tempo e voglia andrò a leggermi anche le loro opinioni, in qualunque forma esse siano, sapendo però a cosa vado in contro e poi valutare.


Un minuscolo appunto devo farlo su quest'autrice(che mi dispiace ma ammetto di essere anch'io tra i tanti a non conoscere per niente e sicuramente dovrò porre rimedio in futuro):
CITAZIONE (Aesìr @ 16/2/2015, 17:27) 
Jacqueline Carey (chi è? Solo una che qua non conosce nessuno), ha scritto un fantasy che non ha nulla da spartire con Tolkien (è storia alternativa con un po' di "magia" qui e là), prendendo un evento che tutti conoscono, ossia la morte di Cristo, e cambiando le carte in tavola. Stop. Gran bei libri. Questo senza aver bisogno di
CITAZIONE
l'Edda, il Kalevala, Beowulf, il Poema dei Nibelunghi, l'Iliade, l'Odissea , -->la Bibbia <--

da quello che mi dici mi pare evidente (poi correggimi se sbaglio perché lei proprio non la conosco),che qualche base ce la doveva pur avere per scrivere un libro di questa portata. Se fosse stata una totale castroneria non staresti qui a parlarne più che bene, no?

E' inevitabile prendere ispirazione da qualcosa; anche su questo, credo, non la pensiamo così diversamente.



Fondamentalmente quindi, l'unica cosa su cui non siamo veramente d'accordo, mi pare di capire, è questa
CITAZIONE
Non è certo stato Tolkien a "riabilitare" il fantasy, perchè quel genere navigava all'inizio del secolo in un calderone assieme ad altri generi - orrorre, ad esempio - e la loro riabilitazione, più o meno contemporanea, non si può certo spiegare tirando in ballo Tolkien

Scusa, mi stai dicendo che Tolkien non è, quantomeno, tra quelli che nel XX secolo, ha riportato in auge il fantasy?
Che ti posso dìre, sicuramente la rivoluzione industriale ha fatto la sua parte e ha dato molta risonanza(in particolar modo la radio ancor prima della tv, di cui lui ne ha beneficiato indubbiamente).

Se ti trovi in disaccordo anche su questo, allora tra il tuo pensiero su Tolkien e il mio non scorre più solo un ruscello(almeno per me) ma un oceano, e pertanto non posso più obiettarti nulla
 
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Aesìr
view post Posted on 18/2/2015, 09:34




CITAZIONE ('CHEZ' @ 18/2/2015, 00:09) 
Ma se devo andare a capire chi è il Tolkien dei libri, se permetti, preferisco cercare di capire almeno le basi del Tolkien dei libri.
Se comincio a leggermi opere di rivalsa di autori che lo ripudiano(Moorkcock è abbastanza risaputo che non gli garba Tolkien)o andarmi a leggere le opinioni di altri che gli erano amici(C.S. Lewis è noto che fosse un suo grande amico), essendo però cosciente del fatto che sono entrambi di parte, rischio solo di crearmi del casino in testa.

Quindi quando avrò tempo e voglia andrò a leggermi anche le loro opinioni, in qualunque forma esse siano, sapendo però a cosa vado in contro e poi valutare.

Sinceramente, Moorcock non mi è mai sembrato così di parte, ho trovato valida la sua critica anche ad autori che mi piacciono (anche se la cosa sinceramente non mi tocca), quindi trovo sensato - tenendo conto anche del background dell'autore - il suo modo di smontare l'opera di Tolkien.

CITAZIONE
Un minuscolo appunto devo farlo su quest'autrice(che mi dispiace ma ammetto di essere anch'io tra i tanti a non conoscere per niente e sicuramente dovrò porre rimedio in futuro):
CITAZIONE (Aesìr @ 16/2/2015, 17:27) 
Jacqueline Carey (chi è? Solo una che qua non conosce nessuno), ha scritto un fantasy che non ha nulla da spartire con Tolkien (è storia alternativa con un po' di "magia" qui e là), prendendo un evento che tutti conoscono, ossia la morte di Cristo, e cambiando le carte in tavola. Stop. Gran bei libri. Questo senza aver bisogno di
CITAZIONE
l'Edda, il Kalevala, Beowulf, il Poema dei Nibelunghi, l'Iliade, l'Odissea , -->la Bibbia <--

E' inevitabile prendere ispirazione da qualcosa; anche su questo, credo, non la pensiamo così diversamente.

da quello che mi dici mi pare evidente (poi correggimi se sbaglio perché lei proprio non la conosco),che qualche base ce la doveva pur avere per scrivere un libro di questa portata. Se fosse stata una totale castroneria non staresti qui a parlarne più che bene, no?

Non serve prendere spunto dalla Bibbia, chi fosse Cristo e la sua storia la sanno anche i bambini della scuola materna. Comunque no, l'ispirazione non viene da nessuno dei libri epici che mi sia capitato di leggere; al massimo, ha preso spunto dagli eventi storici o dalle storie popolari, ma, almeno i primi, fanno parte del bagaglio culturale di base (o almeno per me è così); in ogni caso altri autori hanno scritto fantasy originale senza bisogno di evidenti richiami ad opere precedenti (Ursula K. Le Guin, per citarne una a casaccio). Sapkowski ha preso le favole che tutti conoscono e le ha riscritte. Eccetera.

Secondo me quest'affermazione si può criticare
CITAZIONE
Io una cosa l'ho capita e di questo non ho proprio alcun dubbio.
Non puoi scrivere una cosmogonia di questo genere sperando (come qualunque autore di fantasy credo vorrebbe) di diventare tra i migliori se non hai prima le basi, i mattoni, quelli veri.
Tolkien li aveva, e non per finta.

Proprio perchè alcuni l'hanno fatto, e senza tutti i riferimenti di Tolkien (che, siamo onesti, se uno conosce le opere di provenienza sa che ha preso davvero tanto, in barba alle pretese di originalità).

CITAZIONE
Un libro scritto da un uomo con queste basi culturali,(Tolkien) lo distingui subito

Non ne fa un libro decente. Mi è capitato di leggerne uno, di recente, che presentava le basi (e l'autore le sfoggiava), peccato che poi i personaggi, teoricamente quattordicenni, parlavano e agivano come bambini di sei. Ovviamente, libro bocciato, con difetti del genere puoi avere le basi che vuoi.

CITAZIONE
Fondamentalmente quindi, l'unica cosa su cui non siamo veramente d'accordo, mi pare di capire, è questa
CITAZIONE
Non è certo stato Tolkien a "riabilitare" il fantasy, perchè quel genere navigava all'inizio del secolo in un calderone assieme ad altri generi - orrorre, ad esempio - e la loro riabilitazione, più o meno contemporanea, non si può certo spiegare tirando in ballo Tolkien

Scusa, mi stai dicendo che Tolkien non è, quantomeno, tra quelli che nel XX secolo, ha riportato in auge il fantasy?
Che ti posso dìre, sicuramente la rivoluzione industriale ha fatto la sua parte e ha dato molta risonanza(in particolar modo la radio ancor prima della tv, di cui lui ne ha beneficiato indubbiamente).

Se ti trovi in disaccordo anche su questo, allora tra il tuo pensiero su Tolkien e il mio non scorre più solo un ruscello(almeno per me) ma un oceano, e pertanto non posso più obiettarti nulla

Il punto è questo, assieme al fantasy sono venuti a galla altri generi che hanno poco da spartire - a parte condividere le pagine dei pulp - quindi si dovrebbe attribuire a Tolkien il merito di aver riportato alla luce tutti questi generi, che francamente mi appare assurdo. Ha aiutato la rinascita di quelle opere molto di più l'attvità di quegli autori che erano stati iniziati dagli scrittori di quelle opere, e una volta iniziato a produrre ne hanno ampliato (talvolta male) le storie e ne hanno curato le prime edizioni stampate (Derleth, Sprague De Camp).

CITAZIONE
Tuttavia è solo grazie a persone come lui, che il fantasy ha tirato una grande, grandissima, boccata d'aria, visto che era un genere assolutamente criticato e ridicolizzato in ambito accademico, anche più di quanto potrebbe esserlo ora;

Ma per me, come ho spiegato, il fantasy è un genere da criticare e ridicolizzare, assolutamente, per quanta gente brava vi si sia applicata, non può (quasi) uscire dal suo angolino. Sento gente difendere Tolkien (vedi prima pagina di questa discussione), ma per me indica solo quanto sia soppravalutato oggi. Nè lui nè (quasi) nessun altro hanno prodotto fantasy da essere veramente nobilitato. Avevano ragione (e continuano ad averne) a criticarlo. Quando raggiungeranno gli standard di, diciamo, la fantascienza, allora se ne riparlerà, ma fino ad allora andrà bene per intrattenere e basta.
 
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view post Posted on 18/2/2015, 20:37
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La faccio semplice, se a te Tolkien non piace perchè ha ricevuto troppo successo rispetto ad altri autori di questo genere, ma anche in generale, non è che te l'appoggio tutta, di più.
Anzi sono contento che ci sia chi cerca di dar merito a tutti quelli che se lo meritano.

Ma se dobbiamo criticare gli autori quanto all'originalità, come pretesto per il vero motivo principale che è quello su, allora lo facciamo con tutti, non solo con Tolkien; altrimenti significa essere di parte e non mi trovo d'accordo.
E' per questo motivo che ho cominciato con la risposta nell'altro topic.

CITAZIONE (Aesìr @ 18/2/2015, 09:34) 
Sinceramente, Moorcock non mi è mai sembrato così di parte, ho trovato valida la sua critica anche ad autori che mi piacciono (anche se la cosa sinceramente non mi tocca), quindi trovo sensato - tenendo conto anche del background dell'autore - il suo modo di smontare l'opera di Tolkien.

Su questo la pensiamo diversamente, un autore come Moorcock(non uno stupidotto) che sappiamo fino a pochi anni fa non essersi nemmeno degnato di leggere il Silmarillion e che non si era letto nemmeno tutto il Signore degli Anelli(non voglio neanche sapere se ha mai sfogliato i vari racconti) ma che fino ad allora si era preso la briga di metterci bocca?
Ha poco da smontare a mio avviso; è solo giustissima rivalsa.

La sua opera di smontaggio sarà magari anche un capolavoro, ma io non leggerei mai qualcosa che viene fatto con queste motivazioni, mi fa passare la voglia di leggerlo già dall'inizio.
Così come, stessa cosa, sentire le opinioni di C.S. Lewis era di parte perché Il signore degli anelli se l'era fatto leggere pezzo per pezzo da Tolkien stesso, non è il massimo della neutralità(è un amico giustamente).


CITAZIONE (Aesìr @ 18/2/2015, 09:34) 
Secondo me quest'affermazione si può criticare
CITAZIONE
Io una cosa l'ho capita e di questo non ho proprio alcun dubbio.
Non puoi scrivere una cosmogonia di questo genere sperando (come qualunque autore di fantasy credo vorrebbe) di diventare tra i migliori se non hai prima le basi, i mattoni, quelli veri.
Tolkien li aveva, e non per finta.

Proprio perchè alcuni l'hanno fatto, e senza tutti i riferimenti di Tolkien (che, siamo onesti, se uno conosce le opere di provenienza sa che ha preso davvero tanto, in barba alle pretese di originalità).

Se vedi ho scritto
CITAZIONE
non puoi scrivere una cosmogonia di questo genere(come qualunque autore di fantasy credo vorrebbe) di diventare tra i migliori se non hai prima le basi, i mattoni, quelli veri.
Tolkien li aveva, e non per finta.

Non ho scritto
CITAZIONE
non puoi scrivere un qualunque tipo di fantasy

Tu dall'inizio mi stai dando spiegazioni come se io ti avessi risposto così.

Tolkien non avrebbe mai potuto scrivere quello che ha scritto, se non si fosse letto quelle robe e fosse stato un amante di filologia.
Non puoi paragonare l'opera di Tolkien con l'opera di Howard dal momento che Howard ha spaziato su più tematiche e generi, che con il formato e la struttura della storia di Arda non ci azzeccano un tubo dal momento che Tolkien si era concentrato quasi solo su quello, in sostanza.
Ecco perché iniziare a fare paragoni con autori di questo tipo, lascia il tempo che trova ed è l'inizio della fine.

CITAZIONE
Non serve prendere spunto dalla Bibbia, chi fosse Cristo e la sua storia la sanno anche i bambini della scuola materna.

Di nuovo, se applicassi questo tuo giudizio difensivo anche su Tolkien allora dovresti dire
CITAZIONE
"Non serve prendere spunto dalla mitologia nordica (che come la Bibbia non viene letta -nota mia-), chi fossero gli Elfi e la loro storia la sanno anche i bambini della scuola materna"

Sono 2 pesi e 2 misure. Se lo fa lei, lei è sempre originale, se lo fa Tolkien invece no? Scusa ma non sono d'accordo

CITAZIONE (Aesìr @ 18/2/2015, 09:34) 
CITAZIONE
Un libro scritto da un uomo con queste basi culturali,(Tolkien) lo distingui subito

Non ne fa un libro decente. Mi è capitato di leggerne uno, di recente, che presentava le basi (e l'autore le sfoggiava), peccato che poi i personaggi, teoricamente quattordicenni, parlavano e agivano come bambini di sei. Ovviamente, libro bocciato, con difetti del genere puoi avere le basi che vuoi.

Questi sono gusti e non ti posso dire nulla.


Allora ti faccio un esempio, non vorrei essere affatto freinteso.
La Saga del lupo è un fantasy che ho apprezzato e mi ha tenuto incollato molto di più dei primi 2 libri della Hystory of middle Earth.
Ma anche "Gli occhi del drago" di Stephen King se devo dirla tutta.

Dipenderà pure dal giorno no? Ci staranno giorni in cui si leggono cose leggere, e altri in cui si può leggere cose meno leggere.
La leggenda di Earthsea, pure, è un altro di quelli già più digeribili per i miei gusti.
Tuttavia, so perfettamente riconoscere le differenze di profondità che separano Racconti Perduti e Racconti Ritrovati da Gli occhi del drago e La saga del lupo.

Ed è inevitabile per degli scritti fatti da uno che aveva la fissa(ossessione maniacale direi)per lo studio delle lingue e i nomi.
E' assolutamente imprescindibile la cosa visto che (ripeto) il 90% di quello che ha scritto Tolkien , (compresi i 2 racconti), parla sempre della Cosmogonia di Arda, che è una roba molto ma molto più grande e vasta di Isda.


CITAZIONE (Aesìr @ 16/2/2015, 17:27) 
Il punto è questo, assieme al fantasy sono venuti a galla altri generi che hanno poco da spartire - a parte condividere le pagine dei pulp - quindi si dovrebbe attribuire a Tolkien il merito di aver riportato alla luce tutti questi generi, che francamente mi appare assurdo. Ha aiutato la rinascita di quelle opere molto di più l'attvità di quegli autori che erano stati iniziati dagli scrittori di quelle opere, e una volta iniziato a produrre ne hanno ampliato (talvolta male) le storie e ne hanno curato le prime edizioni stampate (Derleth, Sprague De Camp).

Sono perfettamente d'accordo, non è l'unico, ma tra i tanti

Per il discorso sul fatto del dover ridicolizzare o no il fantasy, paragonandolo ad altri generi, non posso dirti nulla, perché ci saranno milioni di persone che ti risponderebbero si o no.
 
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Aesìr
view post Posted on 19/2/2015, 09:53




No, va bene, dai toi post avevo inteso che è per forza necessario avere basi analoghe a quelle di Tolkien per scrivere fantasy. Cosa della quale dubito fortemente.
CITAZIONE
Dipenderà pure dal giorno no? Ci staranno giorni in cui si leggono cose leggere, e altri in cui si può leggere cose meno leggere.
La leggenda di Earthsea, pure, è un altro di quelli già più digeribili per i miei gusti.
Tuttavia, so perfettamente riconoscere le differenze di profondità che separano Racconti Perduti e Racconti Ritrovati da Gli occhi del drago e La saga del lupo.

Io profondità negli scritti di Tolkien non ne ho mai notata particolarmente, ad essere onesto, dovessi sceglierne quello che preferisco sarebbe Il cacciatore di draghi, che almeno è un racconto umoristico e ha personaggi adeguatamente sviluppati per quello scopo. A mia opinione, basta comprare (cioè diventare matti per reperire, data la loro introvabilità) una delle antologie Sword and Sorceress della Zimmer Bradley per imbattersi in almeno un'opera migliore di ciò che ha scritto Tolkien, ma vabbè, queste sono impressioni mie.

CITAZIONE
La faccio semplice, se a te Tolkien non piace perchè ha ricevuto troppo successo rispetto ad altri autori di questo genere, ma anche in generale, non è che te l'appoggio tutta, di più.
Anzi sono contento che ci sia chi cerca di dar merito a tutti quelli che se lo meritano.

Ti dirò, tutto questo discorso è partiti dall'essermi imbattuto in siti web che pretendono che Tolkien sia tutta questa cosa e non esista altro fantasy al di fuori del suo, che tutti abbiano copiato da lui, e giù dicendo. Per capire i livello di maturità, questo stesso discorso, inserito altrove, è stato cancellato. *puff* E poi sarebbe infantile la gente che dice che non gli piace, mah... Dopo di questo, mi sono visto (v. prima pagina) paragonare Tolkien ad alcuni dei testi più importanti della letteratura... testi che però chiunque può permettersi di criticare, mentre alza un dito su Tolkien e sono guai.

Nota: La saga del lupo è per caso quella di M.Paver?
 
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view post Posted on 19/2/2015, 11:43
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Si, l'ha scritto lei

Ad ogni modo, dire che Tolkien è l'originalità fatta persona su tutto e più di tutto, è uno sbaglio dettato dalla buona o mala fede.

Come per esempio con Wagner che non è citato qui. I critici hanno passato anni a parlare di questo, l'unica cosa che non ho mai capito, è come mai Tolkien avesse risposto in una lettera, la 229, che tengo sotto mano qui, (quando lo lessi per la prima voltla nella Realtà in Trasparenza rimasi veramente sutpito di questo) liquidando il tutto a un mero "entrambi gli anelli erano rotondi, ma qui la somiglianza finisce".
Primo perché anche come mezzo e non solo come simbolo, le analogie almeno in parte si presentano, per quel poco che so mio malgrado -per ora- di Wagner, e secondo perché Tolkien ha sempre citato e detto tutti gli scritti da cui ha preso spunto, non è che ne abbia mai nascosto uno solo, essendo un grande amante e studioso di essi.

Ovviamente non dico che Wagner non si sia ispirato anche lui alla mitologia nordica, com'è noto, o che dal punto di vista musicale non presentasse analogie con Weber.
Però per Tolkien si aggiunge anche questa cosa del simbolo(l'Anello) e quando si parla di simboli in letteratura si trasforma tutto in un'arma a doppio taglio e la faccenda si fa ancora più complessa; non sono molliche.
Io mio malgrado non sono proprio la persona più adatta a cui chiedere per fare un raffronto di questo tipo, perché non sono un esperto di Wagner quanto lo sono di Tolkien(anche perchè come musica classica preferisco Tchaikovsky) e, tutto sommato, sono in questo caso di parte senza neanche sapere di esserlo.

Credo che, tuttavia, il materiale e gli esperti a cui chiedere, senza doversi per forza comprare rotoli di pergamene intere(sarebbe davvero il caso), si possano trovare anche sul web
 
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Aesìr
view post Posted on 19/2/2015, 13:29




CITAZIONE
Come per esempio con Wagner che non è citato qui. I critici hanno passato anni a parlare di questo, l'unica cosa che non ho mai capito, è come mai Tolkien avesse risposto in una lettera, la 229, che tengo sotto mano qui, (quando lo lessi per la prima voltla nella Realtà in Trasparenza rimasi veramente sutpito di questo) liquidando il tutto a un mero "entrambi gli anelli erano rotondi, ma qui la somiglianza finisce".

Come ho scritto nell'altro topic, nel secondo libro della Repubblica di Platone
CITAZIONE
si parla di un contadino di Lidia, di nome Gige, che trova (per modo di dire) un anello d'oro che rende invisibile chi lo indossa. Il racconto dovrebbe dimostrare che un uomo al sicuro da ogni punizione si comporterà come meglio gli aggrada, e che un comportamento virtuoso è spesso tale solo per paura della punizione; difatti Gige lo utilizza a scopi non esattamente benefici.

Penso che Tolkien possa scrivere più o meno ciò che vuole, ma i parallelismi sono evidenti. Poi, eh, era umano anche lui, può darsi che volesse passar su l'accusa di aver scopiazzato ;)
 
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Aesìr
view post Posted on 2/3/2015, 18:30




Riporto alla luce il topic, un po' in ritardo. In realtà mi era anche stato detto di leggere questi articoli quando sono usciti, peccato che li avessi messi sulla scrivania, dimenticandomene. L'articolo in questione è "Sperimentazioni e giochi: il trionfo di un genere antico", di Vanni Santoni (Corriere della Sera di giovedì 19 febbraio). Invito a leggerlo, per comprendere ciò che segue. Trovo le affermazioni dell'autore francamente criticabili, in particolare ai seguenti punti:

CITAZIONE
Se oggi, in epoca di pieno mainstreaming del fantasy, vengono in aiuto alla causa opere come Il trono di spade , sufficientemente cariche di sesso e violenza da non poter essere intese come destinate ai fanciulli, è pur vero che il pregiudizio in parte permane.

Se serve un'opera tutto sommato mediocre (per non dire peggio) e che ha raggiunto, in ogni caso, la notorietà grazie ad una serie televisiva ancora più discutibile - non dimentichiamo che sono più di quindici anni che quei libri sono in circolazione in Italia! - allora bisogna rendersi conto di quanto siamo messi male. Altro che venire in aiuto, oggi c'è gente che per aver guardato due episodi si ritiene esperta di fantasy!

CITAZIONE
Proprio lo Hobbit , volendo prendere Tolkien come capostipite del fantasy moderno ? una semplificazione ammissibile vista la portata del suo lavoro rispetto a quello degli altri «padri» E. R. Eddison, Robert E. Howard e C. S. Lewis ?

Questo perchè la gente è disinformata e perchè in Italia il massimo che ci si aspetta è l'ennesima riedizione di "Hunger Games" con la copertina cambiata in vista dell'uscita del nuovo film (finiranno prima o poi...), non perchè sia davvero così.

CITAZIONE
tanto del fantastico psichedelico quanto del fantasy avventuroso à la D&D, col suo Jabberwock e la spada Vorpal necessaria per sgominarlo

Non stiamo leggermente esagerando? A questo punto ogni favola con un cavaliere e un drago è un fantasy, la componente deve essere presente almeno in una certa proporzione... anche Star Wars porebbe essere definto tale, per dire. Poi, se Alice nel paese delle meraviglie sia o meno fantasy, è un'altra cosa.

CITAZIONE
come sosteneva Terry Brooks, autore di romanzi fantastici derivativi e mediocri, ma acuto analista dei propri lettori,

Non che sia un gran fan di Brooks, ma da uno che fa parlare delle quattordicenni come se avessero sei anni (sì, è lui) era proprio vitale questo inciso?

Il bello è che, excursus su Il trono di spade a parte, non ha effettivamente detto se il fantasy sia o meno un genere per bambini... anzi, la maggior parte delle opere citate hanno i bambini come target. Trovo l'articolo un po' inconcludente.
 
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Aesìr
view post Posted on 10/3/2015, 15:05




CITAZIONE
5) Il fantasy non è narrativa di serie B. Probabilmente la qualità media delle opere fantasy è inferiore a quella di altri generi, ma ciò non dipende dal fatto che si tratta di per sé di un genere disgraziato scritto da reietti. Dipende dal fatto che scrivere bene fantasy è difficile. Giustamente i lettori sono scettici di fronte a eventi, personaggi, e situazioni chiaramente impossibili. Renderle abbastanza concrete da emozionare è un lavoro notevole, non alla portata di tutti.

Da qui

Comodo, molto comodo. E chi si spacca la testa a rendere plausibili le cose con la fantascienza cos'è, un santo? Sa tanto di arrampicarsi sugli specchi: per me, la causa non è quella.
 
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view post Posted on 10/3/2015, 17:14
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Io so solo che si cita quest'uomo come il massimo maestro del genere e che, per quanto non lo denigri di certo in assoluto, mi sento costretto a farlo rispetto alla venerazione di cui gode. Non in quanto autore fantasy, in quanto scrittore nell'accezione generale. E francamente Tolkien, per quanto di certo al di fuori della norma, mi sembra più importante che talentuoso. Il che non significa che non abbia talento, tutt'altro, la sua prosa mi piace. Ma che nel confronto con altri grandi..la cultura e l'imponente rielaborazione della tradizione epica e fiabesca non bastino. In altre parole, sul piano narrativo Tolkien non mi pare particolarmente originale ne' particolarmente abile (l'originalità non è l'unica arma).

Riciclo un mio commento su un'altra grande icona del '900, i Beatles. Molte loro cose mi piacciono, eccome. Ciònonostante saprei citare un gran numero di artisti che, per un orecchio onesto, valgono di più. Solo che non hanno venduto nell'ordine dei miliardi di dischi (in qualche caso certamente nemmeno delle migliaia). L'influenza dei Beatles è riconosciuta, ma è più forte in termini di costume che di arte, e difatti dipende più (non "solo") dalla massiccia diffusione della loro musica (indubbiamente intrigante) che dall'originalità o dall'importanza delle loro idee. Prima e dopo i Beatles, la musica popolare cambia poco. Prima e dopo i Velvet Underground abbiamo due mondi diversi.
 
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