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| Spero di riportare in auge il topic: non sono un lettore così....vasto nel genere fantasy, di opere afferenti al genere ne ho lette relativamente poche.
Devo ammettere che alcuni lavori, pur se risalenti a parecchi decenni fa, possono risultare sorprendentemente interessanti anche per la sensibilità attuale...potrei citare Conan, ma c'è giù un topic apposito, quindi cito la saga di The witcher.
Ora, lasciando stare i videogiochi (che hanno dato una loro impronta, soprattutto visiva) e la serie tv (che attinge parecchio dal gioco), i romanzi hanno un'impronta molto vicina a temi caldi dei tempi moderni (guerre espasionistiche, politiche economiche feroci, questioni razziali e bigottismo imperante) che, sebbene siano state cucite su ciò che è avvenuto in Polonia (e, più in generale, nell'Europa dell'Est) dalla seconda guerra mondiale in poi, vanno molto indietro nel tempo e poure ben al di là delle frontiere culturali polacche....per dire, Niflgaard possiede chiari riferimenti all'impero romano, ma non è difficile vedervi la volontà assolutistica dell'URSS o anche quella statunitense (Emhyr si muove alla ricerca di Ciri perché spinto dalla convinzione che il figlio che lei genererà dominerà il mondo...Emhyr è mosso dal concetto di "bene superiore", ma sacrifica alal ragion di stato tutto, anche il suo onore).
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