The Last Voyage of the Demeter

il film è piacevole, si vede che è realizzato da un regista che con il genere horror/fantastico ci sa fare.

ma ci sono due aggiunte, sicuramente fatte negli ultimi tempi, è un progetto di cui si parla da almeno un 10-15 anni,che stonano fortemente all'interno del film:

un nero laureato/medico, in quel periodo storico che si trova in est europa, con immancabile pistolotto su come sia difficile essere un medico/nero...avrebbe avuto più senso trovare un unicorno sulla demeter.

la ragazza, il puck lunch di dracula...questo anche più grave perchè oltre ad essere il solito personaggio femminile stereotipato (ha subito il patriarcato del suo villaggio e di dracula che l'hanno impedita di fare la sua vita) ma sopratutto manda in vacca tutto il film....perchè non ha senso che dopo il suo ritrovamento questi non facciano a pezzi e/o buttino in mare tutte le casse.

detto questo alla fine si guarda senza troppi patemi, peccato per il sabotaggio.

immagino preferiscano renderlo "moderno" e pazienza se perde senso.

Che delusione e che spreco...
Non pretendevo una scrittura e una regia ai livelli della serie "the terror", ma sprecare un soggetto simile in una maniera tale fa proprio attorcigliare le budella.
Hanno sbagliato tutto, dai personaggi, alle atmosfere alla creatura(amo il lato mostruoso di Dracula, ma non me lo puoi rendere un banale wendigo in cgi, cioè dico dagli diverse forme durante il film e mostramelo con un aspetto umano nella scena finale nel bar, cioè davvero devo credere che se na va al baretto in quelle condizioni e nessuno lo nota?
I personaggi sono tutti sbagliati, in particolare il protagonista e la ragazza che se già devo sospendere non poco l’incredulità per accettare narrativamente che quei due(un palese belloccio afroamericano moderno ed una gnocca) si trovino a bordo di quella nave, non puoi darli pure tutte le frasi ad effetto e gli spiegoni solo a loro rendendoli delle macchiette antipatiche e togliendo ogni dubbio sul fatto che non siano lì in quanto personaggi, ma in quanto due ciniche quote necessarie per far partire la produzione del film.
La sceneggiatura è risibile, solo il fatto che non controllino le casse appena trovano la tipa, basterebbe per alzarsi e andarsene dalla sala.
La tensione non esiste, non tieni a nessun personaggio, manco al cane o al bambino, le morti sono blande e all’acqua di rose, l’atmosfera non parliamone, praticamente pure la stiva della nave di notte è illuminata a giorno…
Il finale così poi… no guarda, non salvo manco il montaggio e le transizioni tra una scene e l’altra, mi ha deluso tantissimo sotto ogni aspetto e non è la prima volta che mi accade con sto regista, solo che di solito tre quarti dei suoi film li salvo oppure li apprezzo proprio, nonostante mi cada sempre nei finali( soprattutto con "Scary Stories to Tell in the Dark" dove praticamente annulla anche la critica sociale che aveva fatto per il resto della pellicola, dove mi critica la guerra per tutto il film e poi mi fa vedere che finisce con il tipo che affronta le sue paure proprio arruolandosi), ma qui proprio non mi ha convinto sin dalla scena iniziale dove salpano.
Boh sarà che il viaggio della Demetrio è sempre stato la mia parte preferita del romanzo di Dracula e mi sarebbe piaciuto vederla trasposta in maniera originale e accattivante, non nego poi di aver sempre avuto il sogno bagnato di scriverla e dirigerla io stesso, ma cazzo così… no.
Sorry per il papiro, ma quando un film mi avvelena divento logorroico 😆

ah, stai bello avvelenato...pensavo di esserci andato pesante io e invece...ma ci sta, perchè di film di questo tipo se ne fanno sempre meno, e con pochi accorgimenti poteva essere uno di quei comfort-movie che ogni tanto metti su.

Anche per me è stato un no.

Sia il casting non è sul pezzo, e sia la regia non scorre come dovrebbe.
Questo doveva essere l'Alien in mare ai tempi dei pirati, con Dracula, e invece è una noia mortale. Ma come fai dico io?
Ti presentano un concept del genere, basso budget, probabilmente quindi anche una bella libertà di manovra, e niente...io non so questi come li selezionano per dirigere un film.

Poi va beh, brutto da dire forse, ma pure qui il politically correct stride come non mai.
Ho capito che non vuoi fare il nero come una volta (che poi ci sono decine di film del passato dove non ho mai sentito questo accanimento etnico), ma non me lo puoi neanche fare dottore laureato ad Oxford e TUTTA la ciurma la caratterizzi come idiota in confronto a lui, per farlo risaltare ancora di più. Ma dai, che cagata.

Per non parlare della donna, che ovviamente in gamba anche lei, ma non ce la fa mica a dire le cose come stanno. Meglio far ammazzare tutto e far girare il film a vuoto...

Che occasione sprecata...

Mah, secondo me non è stato così tragico.

Oltre al medico inserito per palesi motivi di "inclusivita'" (la ragazza, scritta in un altro modo, per me ci poteva stare), ci sono diversi inciampi di scrittura, è vero. Ma rispetto a tanti immondizia attuale, ce ne è di roba decisamente peggiore.