Ci sono arrivato, ecco chi mi ricorda tantissimo Adrien Brody...Girolamo Panzetta ! Ci assomiglia un casino, in pratica è lui invecchiato di una decina di anni
Se devo dare un voto al film per dire quanto mi piace a me personalmente, beh, credo sia scontato che gli dia quel voto in fondo a tutti.
Cosa devo dire, la vhs è ormai azzoppata, non conto più il numero di volte che l'ho messa nel registratore solo per rivedermi delle scene. Conosco a memoria quasi tutte le battute, forse potrei recitarlo dal primo all'ultimo minuto ancora oggi(anche se non con la stessa abilità di qualche anno fa) E' semplicemente la miglior tamarrata testosteronico-fantascientifica che abbia mai visto in vita mia.
Lato spacconeria, non credo ci sia molto da aggiungere sui personaggi del film che non sia già stato narrato ai posteri.
Lato studi scientifici e amore per la fantascienza, c'è un alieno con la faccia da psicopatico pieno di sé, roba da far impallidire il miglior Mel Gibson, che si occupa della caccia nel suo tempo libero, tutto sempre in nome della biologia.
Parlando più seriamente, come è stato già scritto neanche loro probabilmente si aspettavano gli venisse cosi bene. E sicuramente ci sono film che qualitativamente parlando sono certamente migliori di questo, e che gli possono dare anche una pista, ma non per questo mi piacciono tutti più di Predator.
In ogni caso anche lato colonna sonora e ambientazione, semplicemente sublimi per i miei gusti. Aggiungono un sacco di profondità/ignoto e uno velo di suspence per condire il tutto, che è già di suo ricco di colpi di scena.
Purtroppo è proprio così, dal primo all'ultimo post.
Il discorso è semplice alla fine: l'obiettivo principale della scuola è di formare le persone culturalmente e di inserirle nella società; i programmi scolastici che si insegnano a scuola cozzano (in parte) da anni con questi 2 scopi. Andrebbero aggiornati con i tempi da almeno una decina di anni; se non lo si fa è principalmente per i motivi già accennati.
Sulla base di quello che mi è tornato più utile dopo il termine della scuola(escludendo le materie specifiche di quello che era il mio indirizzo) e quindi prevalentemente nella fascia dell'istruzione adolescenziale e pre-adolescenziale, direi che reghelerei lo studio delle poesie, della storia e della biografia dei poeti nonché dei trentotto capitoli dei Promessi Sposi, soltanto durante la fase degli indirizzi letterari. La religione la lascerei al catechismo e alla frequentazione della propria chiesa. La musica anche la lascerei totalmente agli indirizzi specifici o magari anche a chi vuole fare conservatorio. Anche le equazioni di 2° grado, i polinomi e tutta quella roba delle formule complesse, ecc...le lascerei soltanto durante le specializzazioni scientifiche.
Con l'orario liberato dallo sfoltimento di queste nozioni, introdurrei:
- l'apprendimento del cinese, che bene o male da solo riempie il 50/60% dielle ore impiegate per quelle cose; un miliardo circa di ex o attuali bambini è riuscito a impararlo e lo parla tutt'oggi senza problemi.
- un rafforzamento dello studio dell'algebra base(tabelline oltre il 10, addizioni, sottrazioni, moltiplicazioni e divisioni difficili, percentuali, frazioni, proporzioni).
- più esercitazioni nella lettura e nella scrittura in italiano.
- un'introduzione ad un nuova materia chiamata "società", con elementi basici di psicologia(sempre adatta ai bambini prima e agli adolescenti dopo) e in piccolissima -ma fondamentale- parte filosofia.
Alle medie ho avuto la fortuna di fare qualcosa di simile durante le lezioni di italiano. Ricordo che la profesoressa ci faceva esercitare sulla lettura di un testo che poi dovevamo riscrivere e leggere secondo il punto di vista di soggetti/entità caratterizzati da obiettivi/intenzioni diverse; in pratica dovevamo tentare di immergerci nella mente altrui e ci divertivamo un sacco perché ci sembrava tutto un gioco. Guardavamo dei video con delle immagini con in sottofondo brani musicali di generi molto differenti, e poi dovevamo descrivere su un testo le sensazioni che scaturivano da questo esercizio multimediale. Facevamo una marea di cose che servivano a sviluppare la nostra capacità di giudizio analitico senza che ce ne accorgessimo; ci arrivai diversi anni dopo. Peccato che non fosse appunto una materia a parte e venisse integrata in italiano
- Lascerei invariato lo studio delle altre materie, più o meno; aggiungendo qualcosa all'inglese. Inglese che andrebbe più parlato e stimolato nella fase attiva, e studiato molto meno sui libri.
In più c'è già la vita reale in cui si ritrova a vivere una persona in Italia, visto che viviamo in una comunità politica che sta sostituendo(e non accostando) da un bel po' di anni la nostra madrelingua con il sopraccitato, con tutte le conseguenze del caso.
Anche facendo così penso che si sarebbe formato altro tempo libero che avrei utilizzato per incrementare la pausa merenda e far respirare di più il cervello. Avrei abolito TOTALMENTE l'uso del cellulare e della calcolatrice durante le ore di matematica.
Il punto forte di questo programma è che avresti acquisito le basi, volente o dolente, di una lingua che ti aprirebbe davanti un mercato formato da un quantitativo di persone superiore a quello che vive in Europa e gli Stati Uniti sommati assieme. Avresti una capacità di calcolo notevolmente migliorata, e sapresti destreggiarti meglio con le proporzioni, le percentuali e le frazioni; ricorreresti molte volte di meno alla calcolatrice. Parleresti e scriveresti meglio.
Questo lo lascerei appunto invariato fino alla specializzazione della propria facoltà durante le scuole superiori. Sempre alle superiori accosterei alla nota il voto punitivo; il 2, il 3, o il 4, a seconda della gravità dell'accaduto, da inserire come voto nella materia durante la quale c'era il professore in aula. La nota in sé ricordo che non funzionava mai da deterrente, anzi per molti era un vanto. La bocciatura invece funzionava nel 90% dei casi; sono stato in classi in cui si bocciava anche una dozzina di alunni, compreso me.
