Sìlfae |
|
| CITAZIONE Premetto che siamo nel campo della fantascienza dunque si può solo speculare. Ora se partiamo dal fatto che i 7 tentativi di clonazione sono andati male perchè i due dna si sono mischiati in malo modo è lecito ipotizzare che la modalità di clonazione portata avanti dagli scienziati di resurrection dovesse per forza di cose contemplare lo sviluppo dell'organismo alieno all'interno di Ripley (no ospite = no alien). Ovviamente lo scambio genetico era il modo più logico per giustificare le capacità mnemoniche di Ripley. Senza l'intervento del dna alieno i ricordi di Ripley sarebbero andati totalmente persi. Il dna di Ripley è stato preso da cellule morte da un bel po' di anni e forse si son conservate bene anche grazie alla presenza del dna alieno. Lo so, le modalità di clonazione e i tentativi falliti hanno una loro logica, sono i presupposti ad essere fragili. Sappiamo che un facehugger impianta "qualcosa" nell'ospite e su questo non dovrebbero esserci dubbi, sappiamo che l'embrione si sviluppa direttamente dentro l'organismo, ma dato che ha bisogno di adattarsi ad un corpo che non necessariamente sarà dotato di apparati atti alla gestazione, il facehugger dovrebbe aver inviato un "pacchetto" di base con quanto necessario alla creazione dell'embrione; ci si potrebbe in parte salvare affermando sia esattamente come un virus e quindi sia sufficiente il DNA, che poi sfrutterà le cellule come fabbriche di produzione di proteine, ma in quel caso ad un facehugger basterebbero pochi secondi ad infettare l'ospite e l'ospite dovrebbe sopportare l'atroce agonia derivante dalla morte di una rilevante quantità di cellule dei propri organi vitali, utilizzate per la creazione dell'embrione. Inoltre, dato che si tratta di un organismo alieno, non è detto che una cellula umana (o di qualunque altro organismo estraneo) sia in grado di leggere particolari codici genetici (tipo quello della chitina) e conseguentemente sintetizzarne delle proteine, quindi gli xenomorfi risulterebbero molto più diversi fra loro a seconda dell'ospite.
|
| |