Aesìr |
|
| Probabilmente colpa di Plinio, che ha visto un cobra sputatore e ne è rimasto impressionato. Probabilmente Naja nigricollis, non penso possano essere arrivati dall'India esemplari di quelle popolazioni di Naja naja capaci di sputare veleno, e dubito fosse Hemachatus haemachatus, perchè vive (un po' troppo) a Sud. D'altronde Lucano nella Pharsalia (o Bellum civile) dice in generale dei cobra CITAZIONE ipsa caloris egens gelidum non transit in orbem sponte sua, Niloque tenus metitur harenas; sed (quis erit nobis lucri pudor?) inde petuntur huc Libycae mortes et fecimus aspida mercem " Questo serpente ha bisogno di calore e non si muove mai, di propria iniziativa, verso zone fredde e non oltrepassa mai le sabbie del Nilo; ma (ci vergogneremo mai del desiderio di guadagno?) da quei luoghi si importano a Roma i mezzi libici con cui dare la morte ed abbiamo fatto dell'aspide un oggetto di scambio commerciale." E per quanto riguarda il basilisco: CITAZIONE sibilaque effundens cunctas terrentia pestes, ante uenena nocens, late sibi summouet omne uolgus et in uacua regnat basiliscus harena. " Ed infine il basilisco, che con i suoi sibili atterrisce gli altri flagelli ed arreca danno, ancor prima di iniettare il veleno: esso allontana da sé per largo tratto ogni essere vivente e domina nel deserto solitario." (scusate il piccolo OT, ci ho fatto la tesina sopra, mi dispiaceva non citare)
|
| |