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arti marziali e sport di combattimento

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view post Posted on 8/3/2022, 07:42
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PRESCELTO DELLA STIRPE

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Vista l'uscita dell'ultimo film


 
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view post Posted on 11/5/2022, 06:45
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view post Posted on 23/5/2022, 16:40
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view post Posted on 26/5/2022, 19:07
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view post Posted on 2/6/2022, 08:43
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view post Posted on 10/6/2022, 06:01
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view post Posted on 14/6/2022, 05:44
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view post Posted on 5/7/2022, 19:21
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view post Posted on 19/7/2022, 21:02
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Una domenica al mare diversa dal solito.

 
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view post Posted on 22/8/2022, 18:23
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view post Posted on 24/10/2022, 17:26
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A lezione dall'Ultimo Imperatore, Fedor Emelianenko
 
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view post Posted on 25/10/2022, 06:46
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view post Posted on 26/10/2022, 19:18
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Una stupenda disamina di Enrico Ferretti sul modo sovietico di boxare:

"Come sempre scritto esclusivamente sul cellulare nei tempi morti sui mezzi o le sedute al cesso.... Gli addetti ai lavori che discutono di queste cose nei loro incontri ufficiali perdoneranno se i loro sforzi vengono rielaborati in momenti così poco dignitosi, tanto sui social risultano robe da nerd, quindi può andare... 😄😄

TECNICHE DI SCUOLA SOVIETICA

Nel precedente articolo abbiamo tratteggiato storia, metodologia, didattica ed impostazione del Pugilato Sovietico.

https://m.facebook.com/story.php?story_fbi...374127126405549

Vediamo ora alcuni esempi di tecniche che la scuola dell'Est ha elaborato tout court o in cui si è profusa in studi approfonditi.

JAB IN STILE SOVIETICO

Si tratta di un diretto col braccio avanzato sulla lunga distanza.

Questo Jab prevede la spinta dalla gamba posteriore e un lungo semispostsmento in avanti con quella anteriore. È ideale se applicato al Footwork "saltellato o a pendolo" ( Pendulum footwork) dove il "molleggio" del corpo ne può mascherare meglio la partenza e facilitare lo sviluppo completo.
È solitamente un colpo di acchito, utile per chiudere la distanza rapidamente, ma ovviamente può servire a vari scopi, come ogni colpo.

Particolarità di questo Jab sono:
A. Nonostante il lungo semispostsmento in avanti il peso corporeo resta per la maggior parte distribuito sulla gamba posteriore.
B. Il busto viene ruotato il più possibile.
C. Il piede anteriore tocca terra sull'avampiede con il tallone girato verso l'esterno e la gamba leggermente flessa.





Vediamo i perché di una tale esecuzione.

La distribuzione del peso prevalente sull'appoggio posteriore assolve due funzioni principalmente: non farsi sbilanciare in avanti dalla forte spinta propulsiva in avanti (equilibrio) e mantenere l'asse longitudinale perpendicolare al terreno (verticalità), cosa che facilita qualsiasi azione seguente al colpo. Questi due elementi permettono anche di restare relativamente a distanza con corpo e testa ( bersagli) mentre si colpisce.
La rotazione accentuata del busto (il corpo può arrivare anche praticamente di lato rispetto l'avversario) serve a estendere più possibile la gittata del colpo e di conseguenza il piede anteriore deve girare col tallone all'estero per permettere al busto di ruotare al meglio.
Il piede anteriore in appoggio sull'avampiede ( con gamba flessa e quindi pronta a spingere) insieme alla distribuzione del peso permettono un'ampia gamma di combinazioni e " follow up" dopo il Jab, compreso il riprendere velocemente la distanza di sicurezza o il cambio di angoli.

Alcuni esempi:





La forma "scolastica" con tutti i movimenti così accentuati raramente si vede applicata in pieno sul ring ( e comunque più nella Boxe Olimpica che statisticamente si svolge maggiormente a lunga distanza rispetto alla Pro): occorre il consueto e logico "adattamento in situazione".
Tuttavia, come in molti altri casi, l'allenamento fin da ragazzini dei pugili dell'Est in questa classicissima tecnica Sovietica li rende capaci di gestire la verticalità e la distribuzione del peso tra gli appoggi alle massime velocità e con i cambi repentini di direzione/catene cinetiche tipici della Boxe.
Quindi il Jab stile Sovietico si pone sia come Tecnica in senso stretto che come strumento di allenamento con un transfer su molte qualità necessarie a tutto il bagaglio tecnico, creando abitudini virtuose tipo: allungare bene i colpi, rotazione completa del busto, verticalità, non sbilanciarsi sui movimenti, recupero immediato della distanza o concatenazione di azioni dopo il Jab.

DIRETTO IN STILE SOVIETICO

In questo caso parliamo di una modalità esecutiva di un colpo diretto col braccio posteriore. Il "Diretto Forte" di scuola Sovietica si caratterizza, ancora una volta, per la ricerca della massima verticalità ed equilibrio del pugilatore durante l'esecuzione, cardini del Pugilato Sovietico.
Rispetto al Diretto classico di scuola americana ( "Klausiano", come lo chiamo io, in riferimento al maestro Steve Klaus che introdusse il pugilato americano in Italia) che prevede un trasferimento di peso dalla gamba posteriore a quella anteriore per aumentare la potenza d'impatto, quello Sovietico viene eseguito con una forte spinta delle gambe in senso longitudinale ( verso l'alto) per poi trasferire il " Leg Drive" alla rotazione del busto ( spinta e rotazione SENZA traslazione del peso tra gli appoggi).
Questa modalità permette di sfruttare a pieno i potenti muscoli estensori delle gambe e al contempo impedisce di sbilanciarsi "cadendo sul colpo", come spesso capita nei colpi con trasferimenti di peso tra gli appoggi. Il risultato è un colpo molto potente, lungo, che ( come visto nel Jab) mantiene la distanza dall'avversario e la postura. Non richiede un nuovo trasferimento di peso per "tornare indietro" dal diretto per la mossa successiva, aumentando così la velocità di concatenazione con altre tecniche: dopo la fase di "spinta in alto" è sufficiente lasciarsi "cadere" in basso per colpire nuovamente o per spingersi via con uno spostamento in qualsiasi direzione (cosa meno agevole da fare con il peso spostato sulla gamba anteriore).
Anche questa tecnica si abbina idealmente ai movimenti sussultori del "passo saltellato" ( Pendulum), questo da un lato può nascondere il momento in cui il diretto sarà lanciato ( unendo al movimento in alto del Footwork la spinta per il diretto) dall'altro permette di sfruttare il rimbalzo elastico sul pavimento (pre-stiramento muscoli estensori degli arti inferiori in caduta) per connetterlo alla potente spinta delle gambe nel colpo, aumentandone ancora di più la potenza ( esecuzione "pliometrica").

Per apprendere correttamente le 4 fasi del Diretto Forte di Scuola Sovietica è utile esercitarsi da fermi a molleggiare basso-alto con le gambe (flesso-estensione di coscia sul bacino e piegamento della gamba sul piede) per 2/3 volte e poi lanciare il diretto sul rimbalzo in alto dell'ultimo movimento in modo fluido e senza interruzioni.

Fasi del Diretto Forte di Scuola Sovietica
( Breve sunto delle lezioni e della Tesina di bio-meccanica del Maestro/Dott. Umberto di Felice sul tema, redatta sulla base delle lezioni del Maestro/Prof. Vasily Filimonov)

"Per impostare il colpo nella maniera corretta, devo prima impostare il corpo nella maniera corretta”

1) Caricamento o molla.
Peso del corpo spostato maggiormente sulla gamba posteriore, la cresta iliaca antero-superiore cade perpendicolarmente sull'avampiede dell'arto posteriore, piede in appoggio plantare. Il movimento verso il basso si attua lasciandosi cadere leggermente verso basso ( mantenendo la Verticalità) così che prestiri i muscoli posteriori della coscia per dare impulso al successivo movimento verso l'alto. Errore da non commettere è stendere completamente la gamba in fase di spinta, cosa che porterebbe ad una flessione in avanti del troco, equilibrio instabile e posizione non ottimale per le fasi successive: la gamba posteriore resta leggermente flessa anche alla fine della fase di spinta in risalita.
2) Rotazione gamba posteriore.
La gamba posteriore ancora piegata ruota sul piano orizzontale e lungo l'asse longitudinale. Ciò porta alla rotazione del Bacino sull'asse longitudinale e quindi del Tronco, sommando in sequenza tutte le forze dei vari segmenti. La gamba posteriore è ancora piegata.
3) Rotazione tronco con azione braccio.
Dopo la rotazione del bacino seguita dalla torsione del busto avverrà l'elevazione del braccio sulla spalla e l'estensione dell'avambraccio sul braccio. L'accelerazione tangenziale del corpo si sommerà a quella di estensione del braccio. Al fine di sfruttare la sommatoria di tutte le velocità relative dei segmenti coinvolti nello sviluppare la velocità assoluta del colpo l'estensione del braccio dovrebbe avvenire al culmine del movimento rotatorio del busto, fase che ha già proiettato in avanti la spalla del braccio che colpisce.
4) Pronazione del pugno.
A questo punto la gamba posteriore è ruotata e giunge all'apice della spinta e della rotazione SENZA distendersi completamente. La gamba anteriore invece si distende completamente deviando la Forza di reazione verso l'alto per contrastare la forza di spinta della posteriore ( così da impedire al corpo di sbilanciarsi in avanti). Il pugno viene pronato e l'intrarotazione dell'omero, con la conseguente elevazione del bordo inferiore della scapola di circa 30°, consente un ulteriore allungamento del colpo.

La concatenazione delle rotazioni di Bacino e Tronco effettuata con un leggero ritardo ( ruota il bacino e poi, un attimo dopo, inizia quella del Tronco) crea un pre-stiramento dei muscoli del Tronco che aumentano la velocità di rotazione del segmento superiore del corpo e quindi la forza del colpo ( "effetto fionda" che sfrutta il riflesso mioatico, stesso principio "rimbalzo" sul pavimento delle gambe che pre-stira i muscoli posteriori della coscia).
Come dissi già altrove secondo il Maestro Zufer Mustafovich Khusyainov questo ritardo nell'accoppiare le rotazioni è fondamentale per un buon Colpo Forte. Stante l'assoluta esattezza del concetto è tuttavia mia opinione che detta esecuzione richieda maggiori doti coordinative e limiti leggermente la frequenza dei colpi nel caso di combinazioni con più tecniche successive al diretto. Come sempre Potenza e Frequenza dei sono valori inversamente proporzionali, ergo per me in base alla situazione si dovrà scegliere se adottare il pre-stiramento o meno. Parlai di questo aspetto con Khusyainov, ricevendo feedbacks interessanti.

Per approfondire:
https://m.facebook.com/story.php?story_fbi...374127126405549

Come ogni tecnica anche in Diretto Forte in stile Sovietico ha vantaggi, svantaggi e situazioni ideali di applicazione. Non si tratta quindi di decidere se sia "giusto/sbagliato" ma di saper scegliere tra le varie esecuzioni del diretto possibili ( sì, oltre al Sovietico e a quello Klausiano esistono altre meccaniche possibili...) in base alla situazione ed in modo "automatizzato" ( "senza pensare").

COLPI IN USCITA LATERALE

Gli spostamenti laterali sono notoriamente importanti. Essi permettono di uscire dall' "asse di combattimento" per difendersi o per guadagnare nuovi angoli al fine di attaccare.

Colpi in uscita su iniziativa dell'avversario.

Abbinare ad un movimento laterale (difesa) un colpo tirato nello stesso tempo (attacco) è tipica azione di "counter punching" del Pugilato Sovietico sia con il "Check Hook" ( gancio in uscita) che con montanti o diretti. Il concetto è sempre quello di togliersi dall'asse di combattimento e incrociare un colpo angolandosi con il corpo verso l'avversario.
Questa modalità di presta bene ad azioni di contrattacco su azioni avversarie lanciate molto in profondità, magari stimolante da inviti e pressioni tipiche della tattica sovietica vista nel primo articolo.
Uscire mettendo un colpo è allenato in una miriade di esercizi tipici, sia di tipo coordinativo che più specifici come quelli al sacco fisso, al sacco appeso, ai colpitori, fino ad essere portati negli Sparring condizionati e liberi. L'uscita laterale può essere sull'asse trasversale ( di lato a 90°), diagonalmente indietro o in avanti a seconda dell'azione avversaria e in funzione della distanza da guadagnare per evitare l'attacco e colpire efficacemente.

Il già discusso ambidestrismo tipico della scuola porta a poter uscire agevolmente su entrambi i lati, sia con semispostasmenti che con spostamenti completi mantenendo equilibrio, distanza e possibilità di combinazione con altre tecniche e movimenti.
Nel Pugilato Sovietico generalmente si preferisce abbinare il colpo ad uscite laterali "lineari" con rotazione della posizione piuttosto che colpire uscendo con un "passo perno".
Infatti la prima modalità garantisce:
. Maggiore stabilità in fase di appoggio del piede che si muove: la forza centrifuga del perno è più difficile da frenare rimanendo stabili e composti, anche in caso di impatto del colpo.
. Maggiore velocità esecutiva: un movimento in linea retta è più veloce da eseguire di uno che segua una linea curva.
. Più potenza nel colpo: l'uscita genera un colpo controlaterale rispetto la gamba avanzata che resta ferma, cosa che offre maggiore stabilità strutturale e genera più forza rispetto ad un colpo omolaterale con perno.

Le uscite laterali possono essere eseguite di prima intenzione ( un piede resta fermo e spinge, l'altro esce lateralmente mentre il busto ruota) o con un leggero richiamo o semispostamento della gamba che andrà a spingere prima del movimento laterale (per poter guadagnare maggiore distanza dal bersaglio con l'uscita).

Colpi in uscita su propria iniziativa

In fase offensiva gli spostamenti laterali permettono di uscire dall'asse di combattimento per evitare o rendere più difficile eventuali colpi di sbarramento/incontro o contrattacchi dell'avversario.
La coordinazione tra colpi e spostamenti, già citata nel primo articolo tra le caratteristiche dell'allenamento Sovietico, permette di abbinare ad ogni semi-spostamento un colpo ( Footwork detto "sottopasso") e i semi-spostamenti stessi devono poter assumere tutte le direzioni ( in avanti, dietro, dx, sx, diagonali e inversione di direzioni dopo un primo passo). L'uscita laterale avanzando può essere effettuata di prima intenzione ( subito) o dopo aver impegnato l'avversario avanzando in linea retta. Il primo o i primi colpi in linea possono svolgere anche la funzione di coprire la visuale o attirare l'attenzione avversaria per poi uscire lateralmente con un colpo sfruttando il momentaneo "accecamento", così da rendere più difficoltosa la difesa. Oltre che con i colpi l'ostruzione della visuale può essere fatta anche semplicemente posizionando la mano avanzata di fronte agli occhi dell'avversario a distanza mentre si minacciando angoli ed azioni ( tipici jab tattici e movimenti continui del braccio avanzato della Boxe Sovietica).
Le uscite laterali in attacco, oltre alle citate esigenze di proteggersi in avanzamento, permettono anche di aggirare l'avversario, finendo su angoli per lui difficili da difendere o impegnare senza un riposizionamento ( cioè il tornare frontali sullo stesso asse di combattimento).

Esempio abbastanza classico di combo offensiva con uscita è il "passo a dondolo Cubano" ( la scuola cubana è di derivazione sovietica con l'ibridazione di caratteristiche e modalità proprie)".

Es. esecuzione passo a dondolo:
1) da guardia sx si tira un primo Jab avanzando leggermente in diagonale sx ( il Jab avrà una traiettoria verso dx quindi, non perfettamente frontale rispetto l'asse di combattimento)
2) si doppia con un secondo Jab e un ulteriore piccolo spostamento in diagonale sx avanzando ( il secondo Jab sarà ancora di più disassato verso dx).
3) a questo punto si è guadagnato un angolo esterno rispetto l'avversario, il Jab doppiato ha coperto i due piccoli e veloci spostamenti in uscita. Nell'uscire non si è cambiato Fronte, quindi da questa posizione si tira un diretto dx disassato verso dx (in diagonale verso dx) dove idealmente è rimasto l'avversario che non abbia reagito adeguatamente agli spostamenti esterni.

A questo punto si aprono diverse opzioni di follow up, a seconda della situazione creata. Alcuni esempi classici dopo aver tirato il diretto destro disassato:
A) perno sul piede sx in senso orario e cambiamo fronte per tornare col corpo verso l'avversario e fare altro.
B) passo laterale verso dx abbinato a un gancio sx. Il gancio arriverà con l'aggiunta di tutta la forza dello spostamento.
C) messo o meno il diretto dx a segno si continua ad uscire verso sx con il Footwork in modo da sganciarsi e riprendere la distanza per poi riorientarsi verso l'avversario. Il diretto copre l'uscita e fornisce il tempo per allontanarsi e girarsi verso l''opponente.
D) dopo il diretto dx, passo indietro e riprendere la distanza di sicurezza.
E molte altre opzioni....

Se, ovviamente, il Check Hook e gli spostamenti laterali con colpo non sono stati inventati dalla Scuola Sovietica si può però ben dire che lo studio e l'enfasi su questa modalità lì ha portati ad essere un elemento caratterizzante e distintivo del suo approccio al combattimento.







GANCIO VERTICALE

Anche tirare il gancio mantenendo la mano verticale non è stato inventato dalla Boxe Sovietica ma, come su molti altri temi, è stato oggetto di ampi studi e prove giunti fino a noi prima di altri ( parlando di questo gancio ad un seminario Nazzareno Mela disse che le prime analisi condivise sul tema furono dei russi, poi confermate dagli americani).
Per ironia della sorte è chiamato "gancio americano" ed è caratterizzato dall'assenza della pronazione della mano nella fase finale del colpo.
Questa modalità permette di avere una struttura del braccio più solida in modo da poter imprimere maggiore energia sul bersaglio in modo relativamente più sicuro ( le ossa Ulna e Radio parallele permettono uno scarico ideale della forza di impatto e una stabilizzazione più facile delle articolazioni del braccio) . È ideale nella corta e media distanza mentre sulla lunga c'è il concreto rischio di impattare con le falangi o l'interno della mano.
La solidità strutturale del gancio verticale si combina bene con colpi del tipo "hard back", che prevedono di sfruttare una rotazione "compatta" del corpo a distanze ridotte. Per la stessa ragione è anche particolarmente adatto ad attingere i bersagli "areali" del busto ( es.: fegato, milza, reni, plesso solare, ecc.) ma ovviamente è efficace anche su quelli "puntuali" della testa.

Per approfondire:
https://m.facebook.com/story.php?story_fbi...374127126405549

Conclusioni

Le tecniche e le tattiche tipiche del Pugilato Sovietico sono frutto delle esperienze e degli studi fatti da questa scuola lungo tutto il percorso visto nel primo articolo. A queste ovviamente si sono poi aggiunti nel tempo le elaborazioni e i contributi fatti da altre realtà, come è giusto e doveroso che sia.
In ogni modo possiamo dire con certezza che ad oggi le intuizioni e gli sviluppi di questa Scuola si sono rivelati non solo validi ma anche fulcro di un modo di allenare, praticare e sviluppare il Pugilato secondo dettami scientifici ed oggettivi.
Da questa conclusione deriva il mio invito, a chi davvero sia interessato ad imparare la Boxe, di iniziare a con la Scuola Sovietica per poi magari allargarsi ad altre realtà. Sono sicuro che, così facendo, avrà perlomeno le conoscenze e i parametri per poter giudicare qualsiasi altra cosa incontri e infine scegliere cosa sia meglio per creare la "sua" Boxe, senza dogmatismi o preclusioni."
 
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315 replies since 25/11/2009, 22:34   9117 views
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