| Visto Giasone e gli Argonauti. Che dire? Il film è davvero bello, un gioiellino che, francamente, non sfigura nemmeno visto aquasi 60 anni di distanza: l'unico appunto negativo che posso dare alla pellicola è di non avere una fine, nemmeno quella che avevo preventivato, ovvero la detronizzazione del tiranno. Interessante che non tutti i pericoli provengano dal nemico di Giasone, ma siano più legati alle peripezie nella cerca del vello d'oro, anche se così non si sa che fine fa Argasto. Comunque, a farla da padrone in questo film sono i mostri: Harryhausen è stato fenomenale nell'animare le diverse creature e, per quanto mi siano piaciute tutte, credo che le migliori, secondo me, siano Talos e gli scheletri. Il primo è inquietante a dir poco, con le sue movenze robotiche, anchilosate e gli scricchiolii che emette, e il sangue/lava che fuoriesce dal tallone, emettendo urli soltanto nell'agonia della morte. Mentre gli scheletri...beh, c'è poco da fare: sono integrati ottimamente nel film ed anche nelle sequenze d'azione, al punto che non mi aspettavo cadessero assieme a Giasone, dalla scogliere (anche se pensavo che il climax del film avrebbe coinvolto l'idra, piuttosto degli scheletri). Non mi sembra esista un seguito del film, giusto?
|