I Balrog
I Balrog sono il risultato demoniaco di creature inizialmente divine, plasmate e sedotte dal male, ideate dalla mente di John Ronald Reuel Tolkien.
In principio i Balrog erano dei Maiar, che erano appunto delle entità angeliche "buone" di grado minore che scesero in Arda per aiutare i Valar a costruire il Mondo, plasmati e corrotti nell'oscurità del potere da Morgoth, il primo e vero signore oscuro della Terra di Mezzo di cui lo stesso Sauron ne era sottotenente.
Vennero chiamati in diversi nomi, a seconda delle usanze e i linguaggi di Arda.
In Sindarin Balrog, tradotto significa "demone di potenza e possanza", in Eldarissa invece vengono nominati Malkarauki, mentre in Quenya essi sono chiamati Valaraukar.
Entrambi i nomi riportano allo stesso significato.
Quindi la loro malvagità può essere considerata incontaminata da Sauron visto che non sono una sua creazione, benché essi furono corrotti da Morgoth, ma comunque non creati da egli stesso poiché in principio erano buoni.
Ovvio che quando si parla di Balrog, ci si riferisce ai medesimi nella loro forma ultima e, dunque, possono infine essere considerati prodotto della sua volontà.
Il Flagello di Durin si mostra a Gandalf
La caratteristica principale che spicca nell'osservazione di un Balrog è la sua massa corporea, tutta coperta di fuoco. Un fuoco inimmaginariamente potente chiamato da Gandalf "Fiamma di Udûn"(Udûn significa Utumno, che era l'antica dimora di Morgoth nonchè base del Valar caduto).
Altra cosa che rimarrà sempre una costante sono i loro artigli, fatti completamente d'acciaio, e il dorso, caratterizzato sempre da una lunga criniera di fuoco.
Sono sempre stati capaci di enormi balzi, documentabili fin dalla prima Era.
Pare anche che fossero temuti per le loro torture e questo viene accennato diverse volte, come quando viene specificato ad esempio che il tradimento di Meglin sarebbe stato ricompensato con la tortura di quest'ultimi .
Nei suoi libri Tolkien è molto vago riguardo l'altezza e il peso dei Balrog, anche se però apprendiamo che il Balrog che si scontrò con Glorfindel, era alto intorno ai 5 metri (in posizione d'attacco si presume).
Ma nella rappresentazione cinematografica, a dispetto della raffigurazione più ridimensionata e, probabilmente verosimile, di Ted Nasmith(dove non vengono rappresentate le ali), egli pare esser alto una decina di metri e il suo volto ricorda il teschio di un ariete maschio(vedi le 2 grandi corna) tranne la dentatura che è da demone. Sempre nel film gli occhi, il naso e la bocca sono anch'essi avvolti nelle fiamme.
L'assedio di Gondolin
I Balrog sono generalmente armati con una massiccia spada, anch'essa circondata dal fuoco di Udûn, e una lunghissima corda di fuoco composta da molte code all'estremità.
Tuttavia, facendo una accurata ricerca sui vari
racconti di Tolkien, si scopre che i Balrog non erano muniti sempre e soltanto di spade e fruste infuocate, ma anche di fionde, dardi e archi della medesima consistenza; Duilin della Rondine fu ucciso proprio con un dardo infuocato.
Nella caduta di Gondolin, si apprende che alcuni dei Balrog cavalcassero delle non ben precisate creature di fuoco che si contorcevano come delle funi di metallo fuso e che distruggevano qualunque costruzione a cui si avvicinavano, che al loro passaggio facevano sciogliere il ferro e la pietra come l'acqua, anche se a differenza dei medesimi Balrog, il fuoco di questi draghi aveva un'autonomia limitata ma che poteva essere rinvigorita dai pozzi ardenti creati da Melkor ad Utumno.
I Balrog avevano anche armature di ferro, e cosa interessante, è possibile pensare che quel tipo di ferro era resistente al fuoco di questi draghi.
Più avanti infatti viene detto che i Balrog scoccassero le loro frecce incendiare "simili a serpi" dall'alto, o che "un gruppo di demoni s'arrampicava sulle spire dei serpenti di ferro" iniziando a scoccare; è plausibile pensare che i Balrog cavalcassero draghi di fuoco, visto che in un frangente viene proprio detto che una di queste creature montata da un Balrog era un drago.
O, successivamente, quando viene detto che 7 draghi di fuoco cavalcati da Balrog stavano cercando la Piazza del Re, ecc...
La frusta impugnata dal Balrog che si scontrò con Glorfindel fu l'unica ad essere chiamata anche col temrine di "scudiscio", e se non ricordo male è l'unico tra i Balrog che viene direttamente descritto come possessore di un elmo di ferro(anche se è molto probabile pensare che tutti o quasi tutti ne fossero muniti, leggendo alcuni descrizioni inziali riguardo l'esercito che viene formato da Morgoth).
È anche l'unico Balrog a farci presumere che il loro "sangue" fosse nero, perché le acque di Thorn Sir divennero di quel colore per via del cadavere della creatura.
Il loro fuoco mischiato a quello die draghi doveva essere davvero tremendo, tanto che viene detto, sempre nella caduta di Gondolin, che i suoi abitanti potevano già avvertirne il calore proveniente dalle colline a nord, o quando ci viene descritta la fuga nelle gallerie da Gondolin, dei fiumi evaporati, ecc....
Un'altra rappresentazione cinematografica del Balrog di Moria
Non si sa, tuttavia, se questi Maiar demoniaci abbiano conservato nel tempo la capacità di cambiare forma e aspetto, caratteristica comune a molti degli antichi appartenenti al loro ordine.
Gothmog, detto "Signore dei Balrog" o "Capitano dei Balrog", era il più potente tra tutti i Balrog oltre ad essere capitano di Angband, e in alcuni scritti del professore pare che inizialmente fosse stato concepito come il figlio di Melkor, nato dall'unione del medesimo e un'orca di nome Fluithuin/Ulbandi.
L'elemento "Goth" che compare sia in Morgoth che in Gothmog, ha diversi significati a seconda della fonte da cui accingiamo:
nel dizionario gnomico ha il significato di guerra e lotta, mentre in un elenco di nomi compilato da Tolkien negli anni 30 viene spiegato che significa Signore o Padrone.
Tuttavia nell'elenco dei nomi nel racconto della caduta di Gondolin al nominativo intero di Gothmog è attribuito il significato di lotta e odio; mog- viene interpretato come destare e odiare.
Fu colui che assassinò diversi Eldar di altissima importanza, tra cui Fëanor nella Dagor-nuin-Giliath,la Battaglia sotto le stelle, Ecthelion nella battaglia che portò alla caduta di Gondolin(dal quale venne a sua volta ucciso), e anche Fingon nella Nirnaeth Arnoediad, la Battaglia delle Innumerevoli Lacrime. Gothmog, considerato luogotenente di Melkor in quei tempi, venne anche chiamato dagli Eldar col nome di Kosomot.
Gothmog era anche un buono stratega, capace di dare ordini bene precisi alle sue schiere, non solo di Balrog, come quando riuscì a far cedere le porte della città di Gondolin tramite il peso di tutte le creature che potevano arrotolarsi intorno a torri e bastioni.
Da come è scritto nel racconto potrebbe essere plausibile pensare che lo facesse tramite l'uso della parola, chissà com'era la sua tremenda voce..
Rappresentazione artistica dello scontro tra Glorfindel e il Balrog di Christhorn
Lungorthin potrebbe essere un altro nome con il quale era conosciuto Gothmog, ma non è affatto sicuro, visto che il figlio di Tolkien disse che probabilmente si trattava più di un comune "Signore di Balrog" e per quanto se ne sappia non è remota l'ipotesi che sia morto nella distruzione di Angband; era il comandante della guardia sotto Thangorodrim.
Le sue fiamme erano più bianche che rosse, cosa che a quanto pare lo distingue dagli altri Balrog.
Spendeva poco tempo fuori, ed è rimasto quasi sempre nella sala del trono infernale a fianco di Melkor. In sindarin il termine "gorth" sta a significare orrore.
Famoso fu pure il gruppo di Balrog che salvò Morgoth dal gigantesco mostro aracnofobo Ungoliant nei pressi del Lammoth, che lo aveva imprigionato nella sua rete tentando di strangolarlo in seguito al suo rifiuto di dargli uno dei Silmaril.Ella, in seguito all'intervento di questi demoni di fuoco, fuggì sgomenta alla loro vista, vomitando vapori neri per nascondersi e rifugiarsi per non vedersi mai più.
L'urlo che emise Morgoth in quel frangente fu tale che l'intero territorio ne resulterà devastato, fino a quando il Beleriand non sarà definitivamente sommerso.
Shelob è una discendente di Ungoliant, sebbene molto meno potente e pericolosa.
I Balrog potevano essere impiegati anche per depredare il bottino delle città che venivano saccheggiate o a capo di eserciti di orchi, è plausibile pensare che tutti i Balrog avessero la parola?
È interessante notare come in epoche passate gli orchi fossero rincuorati dal vedere tra le loro fila questi demoni di fuoco, erano per loro motivo di orgoglio e vanto e, quando capitva che uno di questi veniva ucciso il loro coraggio veniva meno facilmente.
Mentre questo invece non capita con i goblin di Moria, che invece temevano il Flagello di Durin. Strano ma vero!
Rappresentazione artistica di Gothmog che si scontra con Ecthelion
Il Balrog incontrato dalla Compagnia dell'Anello era uno di quelli caduti nella Guerra d'Ira, detto anche "Balrog di Moria"o il "Flagello di Durin" (l'assassino del fondatore di Moria): un
"essere fatto al contempo di tenebra e fiamma, irradiante una tale aura di terrore e potere da cancellare ogni speranza dai cuori".Lo scontro tra i 2 Maiar finì con la morte di entrambi, poiché la loro potenza era praticamente uguale. Ma successivamente Gandalf venne riportato in vita per adempiere al suo compito nella Terra di Mezzo ed elevato al rango di stregone bianco. Ad ogni modo fu Gandalf a dargli prima il colpo di grazia.
Analizzando questo scontro, si possono aprire spazi di riflessione sul potere di un Balrog:
Gandalf fu l'ultima apparizione di Manwë Súlimo (e a quel tempo Gandalf era Olórin), che si recò poi a Taniquetil. I Balrog furono creati prima, quindi,(e generalmente il creato che crea il creato è rivestito di più potere rispetto a quello che verrà generato dopo, nella cosmogonia della Terra di Mezzo) anche se sicuramente non erano ancora nella forma che vediamo più avanti.
Forse nemmeno si chiamavano così, vista la fortissima tendenza di Tolkien nel mutare i nomi dei suoi personaggi, col passare del tempo, in conseguenza dei loro cambiamenti.
Il Flagello di Durin fu un po' sfortunato(fortunatamente per la Compagnia dell'Anello), perchè trovò una forte diminuzione di forza e potere prima, nella rovinosa caduta nel fango e la melma dentro la montagna che soffocarono le sue fiamme, cause poi della sua fuga(a volte potrebbero darsi alla fuga quando la sconfitta si fa ipotesi plausibile, vedi la Guerra d'Ira per esempio; ma non è sempre così) verso la cima più alta.
E dopo, nel picco stesso, dove seppur riacquistando un pò di forza e vigore pulendosi del marciume durante la lunga scalata, gli agenti atmosferici esterni rappresentati dalla tempesta e dal freddo ne avrebbero comunque intaccato la forza.
Da questi eventi apprendiamo che il fuoco da cui un Balrog è circondato può essere temporaneamente spento,per poi riaccendersi in condizioni più agibili alla natura del demone.
Da non sottovalutare affatto e anzi cosa più importante da ricordare che molti ignorano, è che durante quello scontro Gandalf era nientedimeno che il portatore dell' anello del fuoco, Narya, uno dei 3 anelli elfici incontaminati dalla volontà di Sauron, non un gingillo qualunque insomma. Ma non è questa la sede per discutere della ben poco nota potenza dei Tre.
Quindi, senza nulla togliere all'indiscutibile potenza e intelligenza di Gandalf, si potrebbe presumere che lo scontro sarebbe durato di più, se fosse stato combattuto in diverse circostanze; e magari anche con esiti diversi, chi lo sa?
Rappresentazione artistica basata su quella della trilogia di Peter Jackson
Tuttavia, altra cosa fondamentale da dire è che i Balrog non sono di uguale potenza tra loro, sembra scontato dirlo, ma tant'è.
La Caduta di Gondolin è un esempio lampante:
Ecthelion uno dei grandi Noldor, che non era certo uno stinco di santo, riuscì con la sua sola forza a gettare con lui uno come Gothmog, che era come detto prima il Signore dei Balrog(l'uccisore di Fëanor, tanto per intenderci. Anche se quest'ultimo sarebbe stato per lui un ostacolo ben maggiore se si fosse trovato in altre condizioni, e senza il destino incrociato dei Silmaril a rinfocolargli il rancore si, ma ad appannargli la mente, sarebbe per sempre rimasto il più forte tra tutti i figli di Eru, prima che Gothmog lo sconfisse insieme ad un altro Balrog o più).
Glorfindel riuscì con la sua spada elfica a recidere il braccio di uno di questi enormi demoni, all'altezza del gomito, prima di morirci assieme come successe a Ecthelion.
Non sono molti gli scontri contro singoli Balrog narrati nei minimi dettagli, gli unici che conosciamo oltre a quello di Gandalf sono proprio quello di Glorfindel ed Echthelion, ma ne potremmo includere degli altri.
Il primo pare che mise molto più in difficolta il suo avversario di fuoco di quanto non fece Echtelion, la cui azione fu più una manovra di fortuna e disperazione che non un vero e proprio scontro con Gothmog.
Sembrerà esagerato ma ben cinque caddero sotto i colpi della Dramborleg di Tuor tre perirono sotto lo stesso Ecthelion e una quarantina addirittura furono sconfitti dai Gondothlim della casa del Re.
Il battaglione del Martello d'Ira era quello che tra tutti odiava di più i Balrog a cui faceva capo Rog, ma perirono tutti.
Potrebbe infatti apparire un bilancio molto colorito quanto inverosimile.
Infatti, inizialmente si dice che fossero a centinaia, ma in realtà si scopre più avanti che di Balrog ne sono esistiti massimo sette.
-Qualcuno potrebbe creare un'espediente in merito a ciò, facendo magari una stessa distinzione di categoria tra lo stesso centinaio e più di Balrog, immaginandosi che solo sette di questi avranno una potenza come quella con cui si scontrerà Gandalf; ma non c'è nessuna tesi a confermarlo.-
In realtà la spiegazione è molto più semplice di quel che pare, dal momento che inizialmente vengono concepiti come creature di minore possanza e forza, (e di maggior quantità) di quelle che sarebbero diventate successivamente poi.
In questo aggiungiamoci anche che la forza e il vigore dei figli di Eru ai tempi della Prima era, è e sarà sempre qualcosa di quasi trascendentale, in paragone con quella degli stessi nelle ere successive.
Frusta e spada di un Balrog
Altra descrizione di un Balrog:
« Non si riusciva a distinguere cosa fosse: era come una grande ombra, nel mezzo della quale si trovava una forma scura di dimensioni umane, e anche più grossa; potere e terrore parevano sprigionarsi da essa e precederla.
Giunse all'orlo della voragine di fuoco, e la luce s'offuscò, come se una nube vi si fosse posata sopra. Poi d'impeto varcò il baratro. Con un ruggito le fiamme s'innalzarono in segno di saluto, intrecciandosi intorno a lui; un fumo nero turbinò nell'aria. La criniera svolazzante dell'oscura forma prese fuoco, avvampando. Nella mano destra teneva una lama pari a un'acuminata lingua di fuoco, e nella sinistra una frusta dalle molte code.» Quasi sicuramente i Balrog sono tra le creature più potenti che Melkor ha assoggettato, alla pari dei draghi. Tuttavia i draghi presenti nella Guerra d'Ira fanno eccezione(ovvero furono più potenti, probabilmente) dal momento che la loro potenza fece traballare, inizialmente, la stessa armata dei Valar, che ne risultò comunque vittoriosa.
Tuttavia sempre facendo una ricerca nei
racconti viene specificato che i draghi e i vermi sono i più malvagi, mentre i più potenti sono i Balrog.
Forse erano anche quelli che facevano più paura, basti solo pensare a come viene descritta la fuga di "Karkaras" nei "racconti", "paragonata a un animale inseguito da un Balrog".
Ho sempre coltivato la passione per i Balrog
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Edited by 'CHEZ' - 3/5/2012, 14:15
