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THE BLAIR WITCH PROJECT

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view post Posted on 12/7/2007, 22:51
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Principe dell'alveare

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Shot at 2007-07-12

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regia
cast

The Blair Witch Project è un film statunitense realizzato nel 1999 da una coppia di registi/autori esordienti, Daniel Myrick ed Eduardo Sanchez, che si colloca a metà strada tra il genere documentaristico e l'horror, pur essendo un prodotto autoriale che sfugge ad una classificazione semplicistica. Preceduto da un'originale campagna pubblicitaria, il film ha ottenuto molti consensi di pubblico e critica, e numerosi riconoscimenti, tra cui il "Premio Giovani" per il miglior film straniero al Festival di Cannes (1999), nonché una menzione speciale al Festival di Sitges del medesimo anno.

Nel 2000, visto il notevole successo al botteghino, la casa che detiene i diritti, la Haxan Films, ha prodotto un seguito di modesta qualità, nel quale, peraltro, non sono stati coinvolti gli autori del primo episodio.

I tre attori principali, tutti pressoché esordienti all'epoca delle riprese, interpretano i ruoli di sé stessi.


TRAMA



All'inizio della proiezione si viene informati della scomparsa di tre ragazzi, dileguatisi nei boschi circostanti il villaggio di Burkitsville (anticamente chiamato Blair), nella contea di Frederyk, Maryland (USA), e del ritrovamento di alcune pellicole e nastri audiovisivi da essi realizzati nei giorni immediatamente precedenti la loro sparizione.

Il film che segue risulta essere frutto di un semplice montaggio in ordine cronologico di questo materiale rinvenuto, con cui si vuole ricostruire i fatti che hanno condotto alla loro sparizione.

Scopriamo così che i tre sfortunati studenti universitari, Heater, Mike e Josh, hanno deciso di realizzare un documentario scolastico, con cui fare luce su una misteriosa leggenda locale, quella della fantomatica "Strega di Blair", una vecchia pazzoide di nome Elly Kedward vissuta alla fine del '700 nel paese di Blair, a cui le cronache hanno attribuito atti di violenza a danno di bambini del paese, nonché la scomparsa di alcuni di loro.

La vecchia, dopo essere stata quasi linciata dalla popolazione, è stata bandita dal villaggio, e non è mai più riapparsa dai boschi in cui si è rifugiata, per cui è stata creduta morta.

Tuttavia, tempo dopo la sua presunta morte, molti ragazzini sono scomparsi nei meandri delle foreste di Blair, dove la popolazione crede si trovi tutt'ora il nascondiglio della Strega, e i fatti di sangue non hanno fatto che moltiplicarsi, nelle zone selvagge che circondano il piccolo centro abitato, fino a ripercuotersi nelle gesta di un locale serial killer, Rustin Parr, che ha sostenuto di aver compiuto i suoi efferati omicidi ai danni di sette bambini spinto dallo spettro della vecchia Strega.

Per realizzare il loro "Progetto" i tre non si sono limitati ad intervistare alcuni abitanti della cittadina di Blair, ma hanno voluto immergersi di persona nell'ambiente stesso in cui si sarebbero verificate le sparizioni dei bambini.

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Per questo, dopo aver raccolto una serie di testimonianze sulle fugaci apparizioni della Strega, che qualcuno giura di aver visto aggirarsi per i fitti boschi che circondano il paese di Blair, i tre ragazzi si intrufolano a loro volta nella foresta, seguendo un percorso che li dovrebbe condurre fino alle radure dove la strega avrebbe perpetrato i suoi misfatti.

Fin dall'inizio appare evidente che i boschi in questione sono invasi da inquietanti segnali della presenza di qualcosa di irrazionale e da un'atmosfera raggelante. Sul percorso dei ragazzi compaiono strani manufatti di legno, segni magici tracciati sul terreno con le pietre, e così via.

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Durante la prima notte, in un clima di tensione crescente, i tre percepiscono la presenza di misteriosi visitatori all'esterno delle loro tende: sono frutto di uno scherzo di cattivo gusto dei giovani del luogo e dell'auto suggestione, oppure sono davvero le apparizioni degli spiriti delle vittime della Strega?.


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Nonostante questi trambusti notturni, i ragazzi proseguono ugualmente nella loro ricerca, ma si rendono conto ben presto di essersi completamente smarriti nell'immensità dei boschi e di non avere alcuna prospettiva di riuscire a tornare facilmente alla civiltà.

Più l'odissea va avanti, più i ragazzi perdono determinazione e fiducia reciproca, lasciandosi andare a scene isteriche ed a reazioni verbali violente. Finché, nella notte successiva, Josh scompare lasciando dietro di sé solo alcune tracce cruente (brandelli di una camicia, denti, frammenti di carne sanguinante che potrebbero appartenere alla sua lingua).

I due rimasti, scioccati dalla paura, non credendo più all'ipotesi dello scherzo, ma convincendosi sempre più di essere involontari testimoni di qualcosa di ben più malvagio e sconvolgente, girovagano senza meta nel bosco, e vengono nuovamente raggiunti dall'oscurità, quando infine giungono ad una casa abbandonata, attratti in quel luogo dal lontano grido d'aiuto dell'amico scomparso. È la casa in cui l'assassino Rustin Parr ha compiuto i suoi terribili delitti.

Nel rudere, pieno di segni ancora più strani (sulle pareti si vedono le impronte scure delle mani di molti bambini), i due ragazzi incontrano infine il loro destino.

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Le caotiche scene finali che appaiono nei filmati recuperati mostrano Heater accorrere nelle cantine, in risposta ad una disperata richiesta d'aiuto di Mike. La ragazza ha una fugace visione dell'amico, immobile ed irrigidito, con la faccia rivolta al muro, prima di essere a sua volta colpita da un'invisibile presenza. La telecamera cade a terra e riprende solo una silenziosa immobilità.


SPOILER (click to view)

COMMENTO



"The Blair Witch Project" è nato come pellicola semi indipendente, ed ha goduto di una vasta e furbissima campagna promozionale, ma alla sua uscita, pur avendo ricevuto ottime recensioni da parte della critica, ha diviso il pubblico. L'estrema originalità dell'assunto e del metodo narrativo hanno scontentato gli appassionati del cinema horror più tradizionale. Questo non ha impedito un più che lusinghiero risultato al box office.

Solo con il tempo questo importante prodotto "multimediale" (non si tratta infatti di un film concepito in modo tradizionale, ma dell'assemblaggio di numerose creazioni artistiche diverse che vanno anche oltre l'ora e venti minuti di proiezione filmica vera e propria) riceverà probabilmente tutta l'attenzione e l'approfondimento analitico che merita.

Siamo infatti in presenza di un'opera che, aldilà dei gusti personali, desta interesse e ragioni di studio sotto moltissimi punti di vista, a partire dall'abile ed intelligente lavoro di preparazione mediatica con cui è stata anticipata la sua uscita nelle sale (in seguito ripresa ed abbondantemente imitata anche per la promozione di molte altre pellicole).

Al tempo stesso frutto di una rivoluzionaria costruzione narrativa e di una sapiente mescolanza delle componenti estetiche, questo prodotto si presta ad essere letto a più livelli. La struttura documentaristica con cui vengono esposti i fatti, se da un lato rischia di perdere l'interesse e l'apprezzamento di chi si attende un comune prodotto di evasione giovanile (il classico horror per adolescenti, come in effetti risulta essere l'insulso seguito girato da un differente staff produttivo poco tempo dopo), dall'altro favorisce un potente ed inedito coinvolgimento emotivo, soprattutto da parte degli spettatori che hanno invece saputo accettare le inusuali regole narrative proposte dagli autori e che hanno così raggiunto la cosiddetta "sospensione dell'incredulità" necessaria per la miglior fruizione del film.

Ne risulta, soprattutto nelle fasi conclusive del racconto, una suspence impressionante, ottenuta senza sfoderare i soliti e fin troppo facili luoghi comuni del prodotto di genere, ma con la riuscita evocazione di paure ancestrali, spesso risvegliate mediante un utilizzo subliminale degli stimoli sensoriali. Gli autori sfruttano soprattutto la frustrante insufficienza della percezioni visiva ed uditiva - l'instabilità dell'immagine, le limitazioni del campo visivo, della messa a fuoco o della luminosità, le sonorità smorzate e di imprevista provenienza, e altro ancora.

La trama del film suggerisce inoltre molteplici chiavi di lettura tra loro alternative e fornisce interessanti spunti di discussione. Tra i tanti,

l'analisi di una creatività interamente vissuta attraverso gli obiettivi della cinepresa o della telecamera. Si allude tra l'altro ad una sorta di ossessione giovanile per il "video", in cui la percezione di se stessi e della realtà circostante sembra perennemente filtrata attraverso un mezzo televisivo, con relativa perdita del contatto diretto con la concretezza della vita reale (emblematica, in questo senso, la celebre sequenza della confessione / testamento di Heater davanti alla telecamera, registrata alla vigilia del momento più disperato della disavventura sua e dei suoi amici);
la facilità di smarrimento degli orizzonti e degli obiettivi personali;
il conflitto tra leadership femminile e maschile.
Su tutto questo domina la potente irruenza dell'irrazionale e del trascendente, la cui presenza "mai vista" è talmente soffocante da sovvertire in un solo istante razionalità e concretezza e da calare un velo di caotica follia sulle pagine conclusive del racconto.

Il battage pubblicitario del film ha inizialmente tentato di far passare la pellicola come il resoconto di fatti realmente accaduti. Per questo, molti mesi prima dell'uscita nelle sale, sono apparsi siti Internet contenenti messaggi per tentare di ritrovare i tre dispersi, Heater, Josh e Mike (gli interpreti hanno in effetti lo stesso identico nome e cognome dei personaggi che incarnano nelle immagini), con continue allusioni ai misteri che hanno circondato la loro improvvisa scomparsa.

Inoltre l'uscita della pellicola è stata accompagnata dalla diffusione televisiva di una sorta di finto documentario in cui si testimonia (con impostazione verosimilmente giornalistica) il ritrovamento delle pellicole super 8 e delle videocassette contenenti il materiale poi riversato nel film, rinvenute nel seminterrato di una vecchia casa nel bosco di Blair, distrutta dalle fiamme (ovviamente la stessa casa che fa da teatro degli avvenimenti conclusivi del racconto).


Edited by alien_queen - 15/8/2010, 22:14
 
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view post Posted on 13/7/2007, 07:37
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Demon Bones

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Brrrr....la storia mi fà rabbrividire.
Hai ragione,ho letto che BWP alla fine è tutta una storia inventata.Mi pare che sia il regista di Open Water no ? Ogni tanto si vede la strega,c'è una musica come sottofondo o solo i rumori ?
 
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view post Posted on 22/7/2007, 22:10
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Demon Bones

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Come promesso l'ho guardato....brrrrr.
Non ho capito bene il finale....
Tu hai visto il 2 ? Si vede la strega ?
 
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view post Posted on 23/7/2007, 13:56
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Alien el octavo pasajero

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allora io ho visto il primo ed il secondo episodio ma tempo fa, il primo è così così il secondo non mi è piaciuto per niente, la trama è stata riportata in dettaglio da Yauntja e devo dire che non avevo minimamente capito che il secondo film volesse riportare i fatti del primo infatti i personaggi cambiano, e questi ragazzi infine vanno a trascorrere la notte in una casa.

Elder nel film non si vede mai una strega, solo segni di un ipotetica presenza maligna che li perseguita e li terrorizza solo di notte.

Fatto sta che alla fine del primo film quando si ha la speranza di capire qualcosa la ragazza vede il suo amico irrigidito davanti al muro come in figura e lei viene colpita (da chi????) li finisce il film, se permetti un pò deludente.

Non ce dubbio che i protagonisti del secondo film non siano gli stessi, infatti li in mezzo ce una ragazza incinta, anzi ci sono due ragazze di cui una gravida.

la storia prosegue così:

SPOILER (click to view)
in pratica questi ragazzi sono come posseduti e fanno cose di cui poi non hanno ricordo, durante unas sera fanno una specie di orgia e la ragazzi incinta la mattina seguente sta male e perde il bambino, l'altra ragazza va al supermecato a fare la spesa è convinta di non aver fatto niente anche se vede del sangue nella busta della spesa, infine i ragazzi saranno catturati dalla polizia ed interrogati, si verrà così man mano a scoprire quanto hanno fatto, sebbene non cisano consapevoli di aver fatto simili cose, per dirtene una la tipa che fa la spesa aveva ucciso la casiera, e la telecamera del supermercato l'aveva ripresa, ma lei non ne era consapevole del suo delitto.... Insomma la presenza malvagia è più potente di quel che non si creda


ad ogni modo io li considero due film molto diversi e scollegati, il primo ha un minimo di suspence sebbene non molto chiaro, il secondo proprio non capisco che filone voglia seguire.
 
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view post Posted on 23/7/2007, 17:20
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Demon Bones

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Domando se si vede perchè mi pare di aver visto le action figures(di spaw) di blair witch p. con uno strano mostro
 
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view post Posted on 6/8/2007, 07:36
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Demon Bones

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Ma se la strega nel 2 non si vede xkè la Mc flare ha fatto questa ?
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5 replies since 12/7/2007, 22:51   113 views
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