| anzi tutto vorrei precisare una cosa chi è appassionato di horror e ha gradito un film dello stile hostel no può perdersi questo film, tuttavia si tratta del terzo film di una serie perciò consigio spasionatissimo comettete l'errore di vedere il terzo episodio senza avere prima visto i precendenti perdereste un sacco di sorprese, perché nel terzo film si scoprono cose che nei primi due episodi non si sapevano, e quindi si andreverò a perdere i colpi di scena!
altro consiglio se li dovete ancora vedere non leggete questa discussione, non so come parlare del film senza accennare alle interessanti scoperte che ci vengono svelate, dai provo a mantenere un pò di suspence anche se a quest'ora e con la stanchezza che ho addosso non farò un lavoro con i fiochi.
In questo episodio (l'ultimo??? parrebbe di no da come finisce il film...) il noto egnigmista che si è dato l'incarico di fare apprezzare la vita a coloro che non la sanno apprezzare e che dichiara di rispettare la volontà di vivere, volontà che tuttavia autoinduce in una maniera assolutamente crudele, facendo diventare ogni momento trascorso nel mondo enigmatico da lui creato un incubo, è ormai in fin di vita, il suo tumore al cervello sembra averlo condannatto definitivamente e le sue condizioni peggiorano drasticamente, la usa fedele asistente rapisce una bravissima dottoressa perché egli gliel'ha chiesto, l'egnigmista non crede nei miracoli, ma sembra comunque chiederli alla dottoressa, la costringe in una situazione tal per cui ben cinque vite risultano intercollegate, la morte di uno può significare la morte di ben cinque persone... il tutto fa parte di un piano diabolico, e geniale, non solo la dottoressa ed un uomo catturato poco dopo sono alla prova, tutto è una continua prova, e l'egnigmista è chiaro le regole vanno rispettate, egli non tollera l'omicidio, ed è chiaro al riguardo, chi guarderà il film saprà che le frasi che ho citato hanno un significato ben preciso, un peso notevole, e sono da ascoltare con cura, perché quando l'egnimista parla ogni cosa che dice è da analizzare e da valutare, egli non parla mai a sproposito.
L'uomo costretto ad affrontare le prove in realtà non soffrirà fisicamente come succede con altre vittime, la sua sarà una sofferenza psiscologica, dovrà decidere se perdonare coloro che incontrerà nel loro cammino (e questi si che soffriranno) e salvarli oppure se continuare avanti lasciandoli morire, e queste persone direttamente od indirettamente sono responsabile della morte prematura del figlioletto, morte l'uomo non riesce ad accettare....
Non voglio aggiungere altro, per non guastare il finale, vasti solo sapere che la fatidica frase facciamo un gioco? è cruciale nel film e va ascoltata con attenzione, ascoltarla significa rischiare di essere immischiati in una facenda non piacevole...
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