Coda puntuta |
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| Il rimorchiatore Artico Warrior con a bordo un'esperta equipe di recupero marittimo, sta solcando il mare impetuoso di Bering in cerca di un'imbarcazione dispersa, quando d'un tratto sui suoi radar compare la sagoma di un gigantesco relitto. Seguendo il segnale l'equipaggio si trova di fronte a qualcosa di assolutamente incredibile: davanti ai suoi occhi è come apparsa dal nulla l'Antonia Graza, maestosa imbarcazione da crociera costruita nel 1954 e affondata otto anni dopo nella coste del Labrador. Il fatto ancora più sconcertante è che mai si era riuscito a rintracciare il suo scafo, mentre ora senza alcuna spiegazione apparentemente plausibile, stava lì, quasi immobile, come se attendesse nuovi ospiti al suo interno. Ghost Ship, così come molti altri prodotti di recente fattura, parte nel migliore dei modi, per poi scadere progressivamente nel già visto e nel banale. Tuttavia non si può non ammirare l'innovazione di apporre dei Murk (spettri posseduti da demoni) come non morti dominanti. Per chi adora lo splatter seganlo la scena iniziale, dove i demoni tranciano una puleggia di metallo che, schioccando dimezza tutti i passeggeri in oceano di sangue. Commentate amici miei.
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