| Personaggi: 8/10 (Buona recitazione, non così tanto la reinterpretazione) Ambientazione: 8/10 (Classico stile del regista, niente di nuovo) Sceneggiatura 7/10 (Si poteva fare molto meglio) Effetti speciali: 9/10 (Niente da ridire) Colonna sonora 8/10 (Si poteva fare di meglio) Globale: 40/50
Commento: Non so che dire, da un lato mi aspettavo di peggio, dall'altro di meglio, e alla fine non è stato niente di tutto questo. Non saprei, la maggior parte dell'azione, dell'estetica e della recitazione non hanno falle, sono realizzate con adeguata meticolosità, tuttavia il film non riesce a suscitare un interesse molto sopra la media. Cercare di realizzarlo come un misto tra sequel e remake forse l'ha salvato in parte dalle solite critiche sulla reinterpretazione, ma il senso di stridio e dissonanza permane. Nella trama si è tentato d'inserire una sfumatura epica, ma il contesto di base, per quanto modificato, non riesce a supportarla a livelli eccellenti. La stessa idea della profezia e della predestinazione non sono adeguate ad un regno di fantasia onirica che, com'è spesso ripetuto, è cristallizzato in un perpetuo presente, non ci può essere spazio per il cambiamento. Così vale per le reinterpretazioni dei personaggi, che sono amalgamati, i loro caratteri ampiamente diluiti e reinventati; si potrà contare al massimo qualche eccentrico in questo Paese delle Meraviglie, neanche un pazzo. Alice può parlare, ragionare, farsi ricordare, interagire come con se in un mondo esotico, ma reale, anzi, perfino gli abitanti sembrano avere una memoria migliore della sua. Tutto questo rende pressoché vano il lavoro fatto sull'estetica e sulla recitazione, perché non si percepisce alcun senso di smarrimento, di insolito e assurdo, è solo un normale mondo di fantasia, come tanti se ne possono inventare e immaginare anche da svegli. E Jhonny Depp, per quanto bravo che sia, non era adatto al ruolo di Cappellaio Matto, forse nella versione che gli è stata data in questo film sì, ma nell'originale no. A conti fatti, trovo senza alcun dubbio che questo film sia a livello di spessore, contenuti, adattamento, doppi sensi, interpretazione, dialoghi e trama nettamente inferiore alla sua precedente versione, che, per quanto animata, riusciva già a dare decisamente più ansia, angoscia e inusualità. Se non fosse per la scena delle teste mozzate nel fossato, sarebbe perfino più terribile e paurosa. E non è che stia parlando del libro, sto parlando di un cartone animato.
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