Buried

Insieme a kolossal come Deadpool e Lanterna Verde, l'attore Ryan Reynolds continua a scegliere ruoli interessanti in film indipendenti, come il thriller Buried, selezionato per il Sundance Film Festival 2010 e già molto atteso dagli appassionati del genere.
Diretto dallo spagnolo Rodrigo Cortes il film si preannuncia infatti molto particolare in quanto ambientato in gran parte... in una cassa sottoterra.

buried Reynolds interpreta infatti un imprenditore americano in Iraq, che si ritrova sepolto vivo nella cassa dopo un attacco iraqueno, armato soltanto di un accendino, un telefono cellulare e un coltello e impegnato in una corsa contro il tempo per uscire dalla sua prigione sotterranea.
Ancora non sappiamo di preciso come sarà strutturato il film, ma probabilmente tutto sarà giocato sulle atmosfere claustrofobiche e la regia non abbandonerà mai a cassa, lasciando a Reynolds l'onere di reggere tuttto il film sulle proprie spalle.



Trailer:


Un film di Rodrigo Cortés. Con Ryan Reynolds, Robert Paterson, José Luis García Pérez, Stephen Tobolowsky, Samantha Mathis, Warner Loughlin, Ivana Miño, Erik Palladino, Heath Centazzo, Joe Guarneri, Anne Lockhart
Titolo originale Buried. Thriller, durata 95 min. - Spagna 2010. - Moviemax uscita venerdì 15 ottobre 2010.


Commento:
Non pensavo che il film sarebbe stato ambientato interamente in una bara, anche se l'eventualità un pò mi aveva sfiorato la mente. Ma visto che sulla carta non è una prospettiva molto interessante, l'avevo rimossa.
Eppure....il film non è per niente noioso. Anzi! Se soffrite anche solo un minimo di claustrofobia, vi terrà inchiodati alla poltrona del cinema dai primi secondi fino alla fine, magari telefonata, però davvero bellissima.
La parte finale e la parte iniziale sono forse le parti migliori del film, ansiogene e piene di tensione. I titoli di coda, tra l'altro, li ho trovati davvero belli, anche se magari col film c'incastrano poco, essendo più adatti per un film in cui il protagonista deve sbrogliare qualche mistero, però sono lo stesso ben fatti ed interessanti.

La parte centrale è impreziosita da una trama che non lascia neanche 1 minuto per pensare, o per adagiarsi. Il film è così totalmente in crescendo, man mano che la situazione va avanti e ci si avvicina alla fine.

Un doveroso riconoscimento va alla sceneggiatura, che permette ai personaggi "vocali" di essere delle presenze quasi fisiche nel film.

Molte sono le scene interessanti, su tutte , davvero inaspettata, e che spezza un pò la narrazione, ma non la tensione, aggiungendo minuti preziosi e di buona qualità al film.

Ovviamente, la vicenda umana è molto semplice, ma efficacissima, e qua sta un altro dei motivi per cui è tanto facile appassionarsi alla pellicola.

Certamente non è un film esente da pecche, a volte (soprattutto nei primi 10-15 minuti) si accanisce un pò troppo contro l'America e soprattutto contro le forze di polizia e governative americane, sembrando quasi grottesco, cosa che comunque si mitiga dopo pochi minuti.

Altro difetto è la ripetitività, data dall'ambientazioni unica, dal fatto che vediamo sempre il protagonista in primo piano, e dal fatto che il tutto si basa su "fai luce", "chiama, rispondi al cellulare".

Ma, come ho detto, questi aspetti sono pareggiati da una tensione costante e da una vicenda alla quale è impossibile non appassionarsi, quindi il rischio noia è fortunatamente scongiurato.

Per concludere, ottima regia e fotografia, che amplificano la sensazione di claustrofobia e angoscia del protagonista, davvero bravo in questo ruolo. Sembra quasi un film girato in un'unica scena, tanto è stato bravo a dare continuità alla sua interpretazione tra una scena e l'altra!

Come voto darei un 8, sia per il valore del film, che per il coraggio e l'ottima riuscita di questa idea.

quello sicuramente XD


comunque si, il film ti prende fin da subito, poi non c'è spazio per ragionamenti psicologici del protagonista, ragionamenti tanto lunghi, o altre cose che magari diverrebbero noiose alla lunga, c'è solo tanta tanta tensione.