Sìlfae |
|
| A quanto pare alcuni scienziati in Arizona avrebbero compiuto significativi progressi nel campo della trasposizione olografica degli oggetti solidi da ritenere possibile lo sviluppo di mezzi di riproduzione completi e commercializzabili nel giro dei prossimi 10 anni: CITAZIONE Nasser Peyghambarian, professore dell'Università dell'Arizona, ha mostrato una nuova tecnologia olografica capace di proiettare immagini complesse con un frequenza di aggiornamento di due secondi. Chiamata "three-dimensional telepresence", telepresenza tridimensionale, questa nuova soluzione risolve il problema dell'assenza di "vista posteriore" incontrato sinora da tutte le altre tecnologie.
La telepresenza 3D è differente dalla tecnologia 3D classica per alcuni aspetti. Il 3D attuale mostra una prospettiva per occhio. Con questa tecnologia non servono occhialini per ottenere questo effetto e il numero di prospettive è limitato solo da quello delle videocamere usate per catturare l'oggetto che deve essere proiettato.
Peyghambarian e i suoi colleghi, per dimostrare la tecnologia, hanno ripreso un oggetto da 16 angoli differenti con videocamere tradizionali. I computer hanno poi convertito i dati video nella forma necessaria per riprodurre un ologramma e inviato queste informazioni a un ricevitore posto a distanza usando i protocolli di comunicazione Ethernet.
Il ricevitore è stato dotato di un laser che ha interpretato i dati per scrivere righe olografiche su un quadrato di 10 centimetri di plastica per un periodo di 2 secondi. Successivamente LED blu, rossi e verdi illuminano il materiale plastico ricreando fase, direzione e ampiezza delle onde luminose, riflettendo l'oggetto originario e creando una replica olografica 3D a colori.
Il team di ricercatori dell'Arizona aveva già realizzato qualcosa di simile nel 2008. Era riuscito a proiettare un'immagine in bianco e nero con un tempo di aggiornamento di 4 minuti. La tecnologia portata alla ribalta oggi, quando sarà affinata, potrebbe essere applicata nel settore medico oppure per videoconferenze alla Star Wars. Le prime applicazioni commerciali di questa tecnologia dovrebbero palesarsi tra 7 o 10 anni. Bisogna infatti migliorare il frame rate al secondo almeno a 30 fps e chiaramente molteplici aspetti al vaglio dei ricercatori. Fonte: http://www.tomshw.it/cont/news/ologrammi-3...ra/27852/1.html
|
| |