Sìlfae |
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| CITAZIONE Sì hai ragione, per la confusione l'ho sistemato. Ma preferisco usare sempre citazioni dal necronomicon, perchè un conto è trattare di creature di cui esistono due rihette scarse nel manuale di un videogioco (vedi la mis scheda sugli Skaarj), un'altra è trattare di esseri di cui si parla estesamente. Sì, ma appunto per questo l'introduzione all'argomento può apparire ostica e sconfortante per il lettore medio, che si trova davanti a citazioni eccessivamente lunghe; di solito per attirare l'attenzione di chi non conosce l'argomento sono preferibili presentazioni più immediate in stile wikipediano (tipo: citazione breve, immagine, descrizione breve, commento), con l'aggiunta all'inizio di un'introduzione esaustiva dell'argomento. Volendo fare un esempio affrettato: "Iä! Shub-Niggurath! Il Capro Nero dei Boschi dalla Prole Innumerevole!"
"La massa grigia tremava e ribolliva, gonfiandosi costantemente; e da essa, in molteplici scissioni, venivano generate anatomie che strisciavano nella grotta in ogni direzione. C'erano cose come gambe o braccia senza corpo che fluttuavano nella melma, teste che rotolavano o pance con pinne da pesce che si dibattevano; e altri orrori o mostruosità malformate che si allontanavano dall'area della fossa. E quelli che non nuotavano rapidamente verso la riva, quando ricadevano nella pozza... venivano immediatamente divorati da bocche che si aprivano nella massa genitrice." --Clark Ashton Smith, "Le sette fatiche" Shub-Niggurath rappresenta la vita stessa, ciò che muove tutto il creato, l'origine di ogni cosa; in particolare incarna la spinta alla vita, il principio assoluto della fertilità. Può essere visto come antitesi dell'entropica distruzione di Azathoth.
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