le nostre poesie

verso dove le tue ali volgeranno
piccola creatura senza una meta?
dove ti condurrà l'amara guida della malinconia?
dove mai cadrà il tuo triste sguardo
quando lui non ci sarà?
rimesterai nei tuoi pensieri vittima e carnefice
del tuo destino, e con la mente volgerai a lui,
un ossesione che non troncherai, un desiderio che non spegnerai.
come una viscia avvolgi il corpo di un uomo che non vuole più appartenerti, una cagna affamata senza un padrone che implora il suo ritorno
e si spegne piano piano ammareggiata.
affamata di un corpo ed una mente che non sanno più concedersi, ti concedi, ma il tuo frutto non è colto, abbandonato appassirà, divorato dal tempo che tutto distrugge e che vi distrugge.
ciò che la tua mente comprende il tuo cuore non accetta ed il tuo orgoglio ormai ti è estraneo.
per lui ti umilii, piangi, disperi, ti pieghi,
ed ami.
con quale magia ti ammalia? perché soggioga la tua mente? perché inebria i tuoi sensi?
qual è l'antidoto di questa tua malattia al cuore
che ti divora piano piano?
abbandonala oppure amala ma non lasciarla appassire.

Lode

Lode al sentimento che fugge alla ragione,
si insinua improvviso nei cuori solitari
senza donare alcuna certezza,
a volte abbandona il miserabile,
senza pietà, senza preavviso,
lasciando un doloroso vuoto,
al suo posto rabbia
e frustrazione germinano.
L'amore non è indiscriminato, a volte è
un privilegio, a volte una convenzione
priva di inventiva, un accordo razionale
di natura irrazionale,
lode agli amanti che infuocano i propri letti
lode ai corpi che si aggrovigliano alla
ricerca del piacere.
Lode alla madre che bacia colui che non è frutto del suo ventre
Lode al padre che non abbandona i propri figli
Lode a colui che vede un amico nel diverso,
Lode a coloro che sanno dare e non solo prendere.
lode a coloro il cui amore non ha clausole sottointese,
a coloro il cui amore basta a spalancare gli occhi e sciogliere
le catene del cervello
perché anche una rosa limpida può macchiarsi,
marcire solitaria se ripudiata
perché la tragressione cresce dentro di noi, il cuore lo sa,
il cervello non lo ammette,
la vergogna per una falsa morale collide con l'amore,
in nome di una morale vuota si distruggono gli animi,
si fugge dal diverso,
si perché anche la natura a volte viene violata,
amare un cuore e un cervello non è un crimine,
non è un criminale chi ha un seno e acarezza con passione un
altro seno, o un uomo che freme mentre la sua lingua
esplora la bocca di un altro uomo,
non è sporco abbandonarsi tra le braccia di un corpo
non complementare, amare lo stesso sesso non corrompe la morale,
non offende gli animi dei veri esseri umani.
Il mostro non è chi ama, il mostro è chi discrimina
per paura, per ignoranza.
L'amore fugge alla ragione,
Lode coloro che lo sanno accettare.

momenti...

I nostri sguardi continuano a cercarsi, intorno a noi un continuo sussegguirsi di risate,
siamo un allegro gruppo di giovani che fanno conoscienza, tu mi piaci fin da subito e cerco di
avvicinarmi, faccio il possibile per catturare la tua attenzione, e poi finalmente soli
passeggiamo senza pretese per il centro di Modena alla ricerca di una "miniera d'oro" per noi appassionati di una creatura
che follemente ho amato.


Ogni giorno che passa vorrei perdermi in quei tuoi occhi melanconici,
avvolta dalla luce incerta di una candela che splende solo per noi,
mentre mi regali la prima tenera carezza: la tua mano sopra la mia.
giocherelli con la cera formando e fondendo piccoli granelli
mentre i tuoi occhi inseguono la danzante fiamma che si piega su se stessa
minacciando di spegnersi.
Vuoi sapere di noi, ma noi dimentichiamo per un attimo i problemi, siamo solo io e te in quel magico momento.

Cammini timido al mio fianco, mi tieni la mano, non osi baciarmi, sono emozionata e quasi non riesco a parlare,
siamo in un parco scoperto per caso, io sono tutta in tiro, è il mio compleanno ma sono lì solo per te, ho occhi solo per te.

i tuoi occhi mi sorridono mentre mi mostri il bambino che è in te, abbandoni ogni freno, rimuovi ogni velo,
giocherelli teneramente con me nascondendoti in posti in cui posso vederti, ti fai rincorrere
in quel corridoio deserto, girandoti, rallentando per farti raggiungere.
Stiamo aspettando che un centro commerciale apra, mi abbracci e mi baci felice di condividere con me quel momento.

Camminiamo coccolati dal calore del sole, ci immergiamo in un bellissimo paesaggio che mi mostri per la prima volta,
sei eccitato di avermi al tuo fianco,
mi porti altre volte tra questi alberi, percorriamo questo sentiero che mi regala serenità, calciando pietre, chiacchierando
spensierati,
persino complici rubiamo della frutta, mi chiami per nome e la cosa mi colpisce, per la prima volta è stranissimo sentirti
pronnunciare il mio nome.


Parlo al telefono con un amico, parlo di te, con te vicino a me, per la prima volta ti presento come il mio fidanzato,
mi guardi con quei tuoi occhioni bellissimi e mi abbracci, siamo circondati da insettini che continuano a salirci addosso,
esausti di scostarli ci spostiamo, quella sera mi porti a mangiare cinese, io e te da soli al ristorante, sprigioni allegria
da tutte le parti, mi fai sentire importante.