| Visto oggi. Film che ti fa davvero ritrovare la gioia di andare al cinema. Dichiarazione d'amore spassionata e sfacciata di Tarantino nei confronti del Western all'italiana, sorretto da una sceneggiatura davvero magistrale e zeppo di trovate brillanti e citazioni. Si sprecano le scene di violenza, ma (a differenza di quanto accadeva in Kill Bill, che non per niente ricalca la stilizzazione giapponese della violenza), pur con qualche concessione grottesca in questo caso sono impressionanti e vivide, alcune disturbanti al punto giusto senza mai essere fini a se' stesse. C'è di tutto: la Leoniana trasfigurazione lirica del triviale con il suo respiro epico contrapposta agli stilemi dei b-movie dello stesso genere altrettanto cari a Tarantino, le musiche stranianti (addirittura gangsta rap in alcune scene di sparatoria e marcia nella prateria, più spesso Morricone & co), l'intelligenza dei dialoghi, la violenza, il sentimento (sempre vissuto con houmor e amarezza), il gusto farsesco quasi Felliniano delle scene con Foxx vestito da valletto, il ritmo (e la parte centrale scorre benissimo secondo me). Su tutto però dominano i personaggi: Django (con la d muta, come ama precisare, e che riceve in risposta un secco "lo so" da Franco Nero, inteprete del Django originale presente in una delle scene più brillanti) è un eroe vero e violento senza essere un barboso antieroe, pieno e ben delineato, e intepretato con istrionismo da Foxx. Schultz è freddo come il ghiaccio e tuttavia sottilmente ironico ed affettuoso, letale ed ambiguo in tutto tranne che nel suo affetto per il pupillo Django. Le prime due scene che lo vedono protagonista sono fulminanti, esilaranti ed atrocemente violente. Samuel L. Jackson intepreta con la sicurezza di un navigato attore e Tarantiniano il personaggio più viscido che gli sia mai capitato. E Leonardo Di Caprio è semplicemente strepitoso, malvagio, e per la prima volta (nonostante gli innumerevoli buoni ruoli con Scorsese e quello in Inception con Nolan) mi ha davvero dimostrato di essere un grande attore, in questo caso forse persino meglio del Jack Nicholson che gli aveva rubato la scena in The Departed. Mi sono goduto ogni singola scena in cui era presente.
Sapete quanto io sia critico, specialmente nei confronti di un regista così di culto ed a volte sopravvalutato come Tarantino.
Ma in questo caso non saprei a cosa, del film, dare l'oscar per prima.
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