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L'ASSASSINO PERFETTO
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EZIO AUDITORE6 [66.67%]
ALTAIR IBN-LA'AHAD3 [33.33%]
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L'ASSASSINO PERFETTO, Quello che vi è sembrato piu figo.

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Spartan Predator
view post Posted on 20/5/2011, 19:52




PRESENTAZIONE DI ALTAIR IBN-LA'AHAD ED EZIO AUDITORE
SPOILER (click to view)
Presentazione

Altaïr è un leggendario assassino, nato il 26 febbraio del 1165 a Masyaf [senza fonte], membro dell' ordine dei Nizariti. Fu degradato e privato dell'uso di alcune tecniche ed armi dopo aver fallito l'uccisione di Roberto Di Sable, ovvero il Gran Maestro dei Cavalieri Templari.

La sua missione è uccidere importanti personaggi storici vissuti all'epoca della Terza Crociata (sia cristiani sia musulmani), considerati dal capo degli Assassini colpevoli di un intrigo volto a conquistare la Terra Santa, ingannando entrambi gli schieramenti. Per perseguire il suo fine, l'assassino dovrà svolgere vari "compiti" atti al raccoglimento di informazioni utili (ad esempio rubare delle mappe della zona, oppure intimidire un seguace del bersaglio al fine di ottenere informazioni riservate). Altaïr si rivela ben più di un abile omicida: infatti lascia un codice per localizzare i frutti dell'Eden ai posteri, in particolare a dei suoi discendenti, la famiglia Auditore. È uno dei migliori Assassini del mondo e la famiglia Auditore sua discendente è la più potente tra gli Assassini.
Descrizione

Altaïr indossa sempre una lunga tunica bianca simile a quella dei religiosi (il che gli permette una mimetizzazione tra di essi) e porta sempre un cappuccio che ne rende visibile solo parte del volto. A parte alcune protezioni leggere (gomitiere, paratibie, ginocchiere, guanti rinforzati) non ha una vera e propria armatura né tanto meno uno scudo, in quanto rallenterebbero i movimenti e aumenterebbero la sua visibilità. Egli ha un segno particolare come tutti i membri della confraternita: il suo dito anulare della mano sinistra è mozzato. È proprio da quel punto che estrae la sua famigerata lama nascosta.

Il suo carattere è inizialmente ombroso, solitario e dispotico: tende a ribadire più volte agli altri membri della setta il suo grado di Priore (la carica subito al di sotto del vertice dell'organizzazione). Non esita inoltre a tradire i precetti della confraternita, sempre sostenendo che a causa del suo grado possa decidere liberamente la strada per raggiungere il suo scopo. Durante il gioco gradualmente il comportamento di Altaïr diventerà più affabile e meno arrogante, arrivando ad aiutare spesso altri membri della confraternita in difficoltà.

Come si scoprirà durante il gioco, è stato accolto nella setta quando era ancora ragazzino, ed addestrato fino a diventare il più abile tra gli esecutori degli omicidi (difatti nel gioco più volte vari personaggi lo trattano con riverenza). A causa del duro allenamento Altaïr è in grado di acrobazie al limite delle umane possibilità, in un certo senso riconducibili alla disciplina del parkour (che prevede per l'appunto una serie di movimenti applicati allo scenario urbano come, ad esempio, scalare un muro correndo).

Come tutti gli Hasshashin (assassini), Altaïr è in grado di alternare uno stile di lotta più "tattico" (simile a quello dei ninja orientali, cioè con l'utilizzo di pugnali da lancio e lame nascoste) ad uno più "esposto", ovvero con spada in mano alla maniera cavalleresca. Da notare il fatto che anche con una pesante spada in mano, Altaïr non accusa perdite di agilità, infatti è in grado di schivare o addirittura invertire quasi tutti i fendenti a lui indirizzati. Nel corso del gioco inoltre, otterrà nuovamente il permesso di utilizzare alcune tecniche avanzate (dapprima semplici schivate, poi contrattacchi acrobatici e inversioni di prese) che gli erano state proibite a causa della degradazione.
Vita

La maggior parte della vita di Altaïr si conosce in base a ciò che è contenuto nelle pagine del suo codice. Si sa che nacque il 26 febbraio del 1165 a Masyaf e che, durante l'infanzia, ebbe dei genitori che aveva sempre considerato poco più che due estranei, i quali (anche se ciò non viene specificato) morirono quando egli era ancora in tenera età. Non avendo più niente, decise di diventare un adepto della setta e Al-Mualim notò molto presto le sue grandi doti e capacità, tanto è vero che per Altaïr diventò il padre che non aveva mai avuto veramente. Nel 1191 scelse Altaïr e i due fratelli Malik e Kadar per una missione vitale: scoprire cosa avevano trovato i templari sotto le rovine del tempio di Salomone e uccidere il loro gran maestro Roberto di Sable. A causa del suo pessimo carattere, Altaïr fece fallire la missione e inoltre Kadar rimase ucciso, Malik perse un braccio e l'intera Confraternità dovette fronteggiare un massiccio attacco da parte dei templari. Sebbene gli assassini vinsero, Altaïr si ritrovò degradato a novizio e per redimersi dovette compiere una lunga e rischiosa missione: uccidere nove uomini che ostacolavano la pace in Terra Santa. Il primo compito fu uccidere un mercante d'armi chiamato Tamir, che morirà nel souk di Damasco. Nel secondo Altaïr dovette inseguire e uccidere un mercante di schiavi di nome Talal, che si nascondeva in un barbacane a Gerusalemme. Nel terzo eliminò il gran maestro dei Cavalieri Ospitalieri, Garniero di Naplusa, a San Giovanni d'Acri. Nel quarto il mercante Abu'l Nuqoud a Damasco. Nel quinto l'usurpatore Majd Addin a Gerusalemme. Nel sesto il governatore di Acri Guglielmo del Monferrato. Nel settimo l'ulema Jubayr al-Hakim. Nell'ottavo l'ufficiale teutonico Sibrando e per ultimo proprio Roberto di Sable, che morì dopo un duro duello contro Altaïr. Non appena atterrato il templare rivelò all'assassino che il suo vero nemico in realtà era il suo maestro Al-Mualim e che lo aveva usato per tenere il tesoro dei templari tutto per sè togliendo di mezzo i suoi compagni (le precedenti vittime di Altaïr). Consapevole di ciò, Altaïr torna a Masyaf e trova gli abitanti soggiogati completamente dalla Mela Dell'Eden e Al-Mualim con in mano il magico artefatto. Così lo sfida a duello e ne esce vincitore, impossessandosi del manufatto. Sempre secondo il codice Altaïr perse il suo primo amore per via di alcuni Templari, che inseguirà fino a Cipro e ucciderà. Una volta tornato da Cipro (evento raccontato in Assassin's Creed: Bloodlines), Altair diventa il nuovo capo spirituale dell'ordine, a cui progetta di dare nuovo lustro dopo il tradimento di Al-Mualim. In seguito si innamorerà di Maria,una donna di stirpe Templare, da cui avrà due figli. Per permettere agli Assassini di svolgere al meglio il proprio ruolo di difensori non più solo della pace, ma dell'umanità stessa dalle mire dei Templari, Altair decide di abbandonare alcuni dei dettami più vecchi e bigotti dell'ordine in favore di una visione più moderna e "raffinata" dell'arte dell'omicidio. Abbandonata la pratica dell'uccisione in pubblico, faccia a faccia, che espone l'assassino al rischio concreto di essere ucciso, autorizza l'uso di metodi alternativi, come ad esempio l'uso del veleno (interessante notare come egli stesso avesse in precedenza deprecato l'uso del veleno, da lui ritenuto uno strumento da codardi). Sotto la sua guida gli Assassini mutano drasticamente, trasformandosi da congregazione conosciuta e temuta che agisce furtivamente ma che uccide in pubblico a gruppo silenzioso che si muove nell'ombra e che raramente lascia qualche traccia del proprio operato. Altair, nelle sue memorie, dirà di trovare deprecabile questo modo di agire, ma che esso è indispensabile per poter combattere efficacemente una guerra che ha come posta in palio il destino del genere umano. Altaïr, insieme a Malik, trova anche il modo di utilizzare la lama celata, arma simbolo della Confraternita, senza tagliare inutilmente un dito. Qualche tempo dopo, quando Altair è già piuttosto vecchio, il medio oriente viene devastato dall'invasione mongola. Le roccaforti storiche dell'Ordine, Masyaf e Alamut, vengono distrutte, e gli Assassini cominciano a disperdersi. A fatica, Altair e Maria, grazie anche ai loro figli, riescono a tenere insieme l'ordine, e dagli invasori mongoli gli Assassini apprendono il segreto della polvere da sparo, che verrà poi utilizzata per la creazione di piccole ma molto sofisticate armi da fuoco.

Altaïr nel codice inoltre dice che ha scoperto cos'è il Frutto e lo definisce "malvagio", e all'interno vede scene future di distruzione e morte (che poi si scoprirà essere l'evento predetto da Minerva come avvertimento per Desmond Miles). Alla fine, vecchio e malato, con lo spettro della fine a gravare su di lui, decide di dare un ultimo sguardo al Frutto dell'Eden, nella speranza, forse, di trovare un po' di consolazione, o una qualche certezza riguardo al suo destino. Nessuno sa cosa sia accaduto dopo quest'ultima occhiata, infatti qui il Codice si interrompe bruscamente.

In Assassin's Creed 2 si scoprirà che la Mela fu infine nascosta a Cipro e che la setta degli assassini continuerà forte in Italia sotto la guida di personaggi come Dante Alighieri e Marco Polo e di una famiglia di discendenti di Altair. Uno di questi ultimi, trisnonno di Ezio, dedicherà la sua vita all'ordine e fonderà Villa Auditore in Toscana sotto un falso nome e falso titolo nobiliare. Il codice di Altair, recuperato da Marco Polo in Oriente, diviene prima fonte di ispirazione per tutti loro, ma successivamente grazie al capostipite degli Auditore diventa legge per la setta. Il codice fu disperso pagina per pagina e verrà ritrovato da Ezio (conterrà un messaggio leggibile solo con la vista dell'aquila e l'uso della mela).
[modifica] Omicidi commessi

* Alaat
* Tamir
* Ronald Napule
* L'Allievo
* Maestro della Torre
* Harash
* Basilisk
* Jamal
* Tamir
* Garniero di Naplusa
* Talal
* Abu'l Nuquoud
* Guglielmo del Monferrato
* Majd Addin
* Sibrando
* Jubair al Hakim
* Roberto di Sable
* Al Mualim
* Federico il Rosso
* Moloch
* Oracolo Oscuro
* Shalim
* Shahar
* Armand Bouchart

Armi

Altaïr ha a disposizione un ristretto arsenale di armi da taglio, che però può utilizzare in maniera varia creando un repertorio di mosse non indifferente.

* Lama nascosta: l'arma fondamentale per i membri di alto rango della setta. Consiste in una lama posta sul braccio sinistro, attivabile tramite un movimento del mignolo su cui è posto un anello con una filo resistente o una catenella che tirandola estrae la lama a cui una molla tende a tirare a se la lama quindi quando Altaïr molla la presa la lama si cela. Per un uso più comodo della lama, Altaïr ha sacrificato il suo anulare recidendolo all'altezza della prima falange: in questo modo, a pugno chiuso la lama scivola nel vuoto tra il medio ed il mignolo, consentendo un'applicazione di forza maggiore rispetto a quella ottenibile con il palmo aperto. È inoltre utilizzabile negli scontri diretti come contrattacco, nel qual caso si rivela l'arma più letale ma anche più difficile da utilizzare (rispetto alle spade richiede un tempismo maggiore). In Assassin's Creed 2, il discendente di Altair, Ezio Auditore, avrà due lame nascoste (una per mano), che a differenza di Altair userà a mano aperta, non avendo reciso alcun dito.
* Spada lunga: la prima arma riguadagnata dopo la degradazione. Indispensabile per combattere qualora si venisse scoperti dalla vittima, verrà sostituita due volte durante il gioco con controparti più robuste, leggere e veloci.
* Spada corta: la spada corta è un'ottima risorsa se si è circondati da nemici deboli, in quanto consente rapidi contrattacchi acrobatici (cosa non possibile con una pesante spada lunga). Se disponibili, Altaïr tenderà ad utilizzare i pugnali da lancio al posto della spada corta se il nemico è sufficientemente lontano da lui.
* Pugnali da lancio: paragonabili agli shuriken ninja, sono pugnali molto leggeri e taglienti, in grado di perforare a fondo la carne del nemico se lanciati con la dovuta accuratezza. Si rivelano però totalmente inefficaci a distanza ravvicinata (difatti Altaïr predilige la spada corta se il nemico si avvicina). Sono l'arma perfetta per eliminare silenziosamente nemici lontani come gli arcieri.
PRESENTAZIONE DI EZIO AUDITORE
[SPOILER]Ezio nasce il 24 giugno 1459 nella nobile famiglia fiorentina degli Auditore. Secondogenito di Maria Mozzi e Giovanni Auditore, fratello di Federico, Claudia e Petruccio. Fino all'età di 17 anni, Ezio visse in modo molto sfarzoso come d'altronde s'addiceva ad un giovane esponente della sua estrazione sociale, inconsapevole dell'appartenenza del padre Giovanni all'Ordine degli Assassini.
Fu apprendista del banchiere Giovanni Tornabuoni, presumibilmente per imparare le nozioni di base della finanza e poter poi rilevare la florida attività di suo padre.
Spesso in giro per la città con il fratello maggiore Federico, fu protagonista, assieme a quest'ultimo, di numerose risse con la famiglia Pazzi, acerrima nemica degli Auditore.

La vita di Ezio cambia drasticamente in seguito all'arresto del padre Giovanni e dei due fratelli Federico e Petruccio. Quando vennero condannati a morte dal Confaloniere Templare Uberto Alberti, che aveva tradito la famiglia, avendo le prove della loro innocenza ma non mostrandole, Ezio si rifugiò dall'Assassina Paola, che gestiva un bordello a Firenze. Imparate le basi dello stealth sociale, Ezio si fa riparare la sua Lama Celata dall'amico Leonardo da Vinci. Recuperatala, Ezio uccide Alberti nel chiostro di Santa Croce.

Rifugiatosi nel borgo senese di Monteriggioni, dove governava lo zio Mario Auditore, dopo circa due anni di addestramento riuscì ad uccidere il nemico Templare, Vieri de' Pazzi a San Gimignano.

Recatosi di nuovo a Firenze per uccidere anche il padre Francesco de' Pazzi, Ezio, prima di agire, si fa costruire un'altra Lama da Leonardo, ed apprende anche nuove tecniche di assassinio. Recatosi su consiglio dell'amico al Mercato Vecchio per trovare La Volpe, che lo avrebbe potuto aiutare, Ezio trova invece un ladro che lo deruba, che però lo porta fin dalla Volpe. Fatta conoscenza con quest'ultimo, i due si recano in fretta a Santa Maria Novella, dove, entrato nelle sue catacombe, Ezio viene a sapere dei piani per spodestare i Medici: la Congiura dei Pazzi. Il giorno dopo, quindi, Ezio riesce a salvare Lorenzo de' Medici dall'agguato, ma non il fratello Giuliano de' Medici. Portato il Magnifico al sicuro, Ezio va a Palazzo della Signoria, dove, dopo un breve inseguimento, uccide Francesco de' Pazzi.

Tuttavia, gran parte dei congiurati si salva rifugiandosi nelle campagne toscane e a San Gimignano. Uccisi tutti i minori congiurati, Ezio segue Jacopo de' Pazzi, zio di Francesco, ad un incontro con i Templari, dove Rodrigo Borgia, loro Gran Maestro, ed Emilio Barbarigo, mercante veneziano, feriscono Jacopo, che viene finito da Ezio in seguito.

Tornato quindi a Firenze per dare la notizia della morte di tutti i Pazzi a Lorenzo, Ezio si vede costretto a partire per Venezia. Trovato l'amico Leonardo da Vinci sulla strada, che casualmente andava anche lui a Venezia, i due viaggiano insieme, ma sono costretti a separarsi in seguito ad un'imboscata da parte degli uomini di Rodrigo. I due si ritrovano in romagna, dove si imbarcano per Venezia, anche grazie a Caterina Sforza, che fa ottenere un lasciapassare per entare nella città per Ezio, che ne era sprovvisto.

Arrivati a Venezia, Ezio si reca a Palazzo della Seta, dove dovrebbe infiltrarsi per uccidere il Templare Emilio Barbarigo. Mentre pensa a come entrare, arrivano dei ladri, che distraggono le guardie e fuggono. Una ladra sopraggiunge e scala il palazzo, ma viene ferita da un arciere. Ezio la trasporta in salvo fino alla Gilda dei Ladri di Venezia, nel sestiere di Santa Croce. Lì fa conoscenza dell'Assassino Antonio de Magianis, capo della Gilda. Ezio decide di aiutare i ladri a tornare in forze, poiché essi lo avrebbero ricambiato aiutandolo ad uccidere Emilio. Liberati dei ladri prigionieri, uccisi i traditori, e rubate armature da arciere, i ladri ed Ezio erano pronti a colpire. Quindi, sostituiti gli arcieri con i ladri, Ezio scala il Palazzo della Seta, ed ascolta una conversazione tra il suo bersaglio e Carlo Grimaldi, membro del Consiglio dei X, riguardo ad un incontro che dovrebbe avvenire il giorno seguente.

Durante il pedinamento di Carlo Grimaldi e Silvio Barbarigo, a cui si erano aggiunti Marco Barbarigo, Dante Moro e successivamente Rodrigo, Ezio scoprì che i Templari volevano avvelenare Giovanni Mocenigo. Chiesto aiuto ad Antonio, i due cercarono invano un modo per entrare nel Palazzo Ducale. Tuttavia, ad Ezio tornò in mente l'invenzione dell'amico Leonardo: la Macchina Volante. Accesi dei falò per restare in quota, Ezio poté entrare nel Palazzo, ma il doge era già stato avvelenato. Ezio riuscì ad uccidere Carlo, ma la colpa della morte di Giovanni ricadde su di lui.

Nel Carnevale del 1486, Ezio si reca da Antonio e Teodora per farsi aiutare ad uccidere Marco Barbarigo, doge Templare. Scoperto che per entrare al ballo del doge serve una Maschera d'oro, Ezio la vince, ma il giudice corrotto la assegna a Dante. Ezio però riesce a rubarla, ed entra comunque al ballo, dove uccide il doge con la Pistola Celata.

Pochi giorni dopo, Antonio invita Ezio a Palazzo della Seta, dove incontra Agostino Barbarigo, futuro doge. Insieme discutono su come uccidere Silvio Barbarigo e Dante Moro, che hanno occupato con un esercito l'Arsenale di Venezia. Ezio chiede aiuto al condottiero Bartolomeo d'Alviano, che, dopo essere stato salvato, aiuta Ezio a riconquistare l'Arsenale ed uccidere Silvio e Dante. Prima di morire, Dante rivelò che dovevano imbarcarsi per Cipro.

Nel giugno 1488, Ezio scopre che la nave dei Templari tornerà il giorno dopo. Subito dopo, scopre grazie a Leonardo che l'obiettivo dei Templari è entrare nella Cripta, apribile solo dal Profeta. Ezio osserva lo sbarco dei Templari, e segue un loro corriere, prendendone il posto. Travestitosi, arriva da Rodrigo Borgia, con cui combatte. Durante il combattimento per ottenere la Mela, Ezio viene salvato dagli Assassini, che un tempo lo avevano aiutato. Messo in fuga Rodrigo, arrivò anche Niccolò Machiavelli, anche lui Assassino. Quella sera, si svolse la Cerimonia di Iniziazione di Ezio.

Ottenuta quindi la Mela, gli Assassini la studiano, e decidono di nasconderla a Forlì. Arrivati, la città è in subbuglio, a causa di una rivolta guidata da Ludovico e Checco Orsi, che hanno rapito due dei figli di Caterina Sforza. Ezio salva i due figli, e nel salvataggio uccide Ludovico, mentre Checco viene ucciso appena fuori da Forlì. In fin di vita, Checco pugnala Ezio, che sviene dopo aver visto un monaco sottrargli la Mela.

Ezio scopre che il monaco è Girolamo Savonarola, che nel 1494 assume il controllo di Firenze. Recatosi nella sua città natale nel 1497, Ezio riesce ad uccidere i nove luogotenenti di Savonarola, allentando la sua influenza sul popolo, che nel 1498 lo cattura e manda al rogo. Ezio vede Savonarola bruciare, e, mosso dalla pietà, lo uccide prima che muoia bruciato.

Nel dicembre 1499, gli Assassini si riuniscono a Monteriggioni, dove studiano un piano per uccidere Rodrigo. Mentre gli Assassini creano scompiglio a Roma, Ezio, tramite il Passetto di Borgo, arriva nella Cappella Sistina, dove si scontra con Rodrigo Borgia. Sconfitto per colpa del Bastone dell'Eden, Ezio si scontra di nuovo nella "Cripta" sotto al Vaticano. Ezio avrà la meglio ma, sentendo la propria vendetta compiuta, deciderà di risparmiare il Borgia.

Ezio, oramai abile ed esperto Assassino, partirà alla volta di Roma dopo l'attacco a Monteriggioni da parte di Cesare Borgia e le truppe papali, per chiudere i conti con i Templari una volta per tutte.
Equipaggiamento
Armi

Assassin's Creed II

* Doppia lama celata, una per polso. La prima la erediterà dal padre, sebbene danneggiata ed in seguito riparata da Leonardo da Vinci, mentre la seconda verrà assemblata dallo stesso Leonardo sotto le indicazioni delle pagine del codice lasciato da Altaïr. Quest'ultima risulta lievemente differente da quella usata da Altaïr, poiché quest'ultimo, una volta divenuto Gran Maestro, modifica la Lama in modo che non sia più necessario il sacrificio dell'anulare.
* Spada, sostituibile durante il gioco grazie all'acquisto, dai fabbri, di nuovi modelli più efficienti. La spada più forte del gioco, è quella che viene utilizzata da Altaïr (in Assassin's Creed II avrà un costo pari a 47500 fiorini, mentre in Assassin's Creed: Brotherhood si ottiene completando tutte le sfide della Gilda degli Assassini).
* Spada corta, anch'essa sostituibile nel corso del gioco. La spada corta migliore in Assassin's Creed II è la "Cinquedea Dentellata", mentre in Assassin's Creed: Brotherhood e la "Daga di Bruto".
* Pugnali da lancio: utili per uccidere arcieri, balestrieri, ed archibugieri (in Assassin's Creed II ce ne sono 20 disponibili più 5 extra per gli utenti Uplay).
* Pistola celata: rudimentale ma molto precisa, incamera un massimo di 6 proiettili azionati tramite ricarica manuale; anch'essa verrà creata da Leonardo da Vinci seguendo il progetto fatto da Altaïr preso da una pagina del Codice).
* Lama Avvelenata: un'aggiunta alla Lama Celata, che stordisce gli avversari prima di ucciderli, provocandone la pazzia (acquistabile dai vari medici sparsi nelle città del videogioco) con un massimo di 15 dosi.
* Bombe fumogene: utili per entrare in edifici sorvegliati e stordire (compreso fuggire) dalle guardie per pochi secondi, 3 disponibili.

Altre armi quali daghe, asce, alabarde, martelli e lance sono reperibili dai fabbri nelle diverse città (per poi poterle cambiare a seconda di come si voglia presso la stanza delle armi nella Villa Auditore), oppure si possono recuperare dai cadaveri dei nemici (sebbene non risultino permanenti ma solo momentanee). È anche possibile disarmare le guardie in combattimento.

Assassin's Creed Brotherhood

* Balestra: utilizzabile per uccidere silenziosamente i nemici a distanza limitata, è meno potente della pistola ma tuttavia non attira l'attenzione ed è capace di avere un bonus di munizioni massime più elevato.
* Spada a due mani: già presente nel secondo capitolo, questa volta è utilizzabile e trasportabile dopo aver acquistato il Fodero pesante dal sarto.
* Mela dell'Eden: utilizzabile nelle ultime fasi di gioco, rende completamente folle chiunque ne rimanga colpito, portandolo ad attaccare i compagni, ad arrendersi, o cadere stordito a terra. Usandola si riduce la salute di Ezio, che però si rigenererà se non viene usata per un breve lasso di tempo.

Armature

Nel corso delle sue avventure, Ezio può acquistare da vari fabbri diverse armature. In Assassin's Creed II, le armature disponibili sono quella in cuoio, quella della nobile famiglia armaiola Helmschmied, quella in metallo e quella in missaglia. Tuttavia, l'armatura più forte e resistente è quella che ha forgiato Altaïr. In Assassin's Creed: Brotherhood, Ezio potrà indossare l'armatura romana, quella rondelle, quella a piastre e quella forgiata dagli armaioli Seusenhofer. Anche in questo capitolo, c'è un'armatura superiore alle altre, vale a dire l'Armatura di Romolo.

Armatura di Altaïr

Mario Auditore, zio di Ezio, incarica quest'ultimo di cercare le sei tombe dei più grandi Assassini esistiti in tutta Italia (coloro che uccisero Gengis Khan, Alessandro Magno, Cleopatra, Caligola e Serse). Nel gioco, arrivati nelle varie città, appariranno dei simboli sulla mappa, collocati su edifici storici, che conducono alle sei tombe, al cui interno si trovano dei sigilli che permettono di sbloccare a Villa Auditore l'Armatura di Altaïr.
L'armatura è costruita con un materiale unico ed indistruttibile. Altaïr acquisì le informazioni su come forgiarlo dalla Mela dell'Eden. L'Armatura di Altaïr è di colore nero, e gli abiti non sono colorabili quando viene indossata. In Assassin's Creed: Brotherhood, viene distrutta da un colpo di cannone sparato dall'esercito guidato da Cesare Borgia, che attacca gli Assassini a Monteriggioni. Ezio la rimette in sesto dopo gli eventi della storia del gioco, ed è infatti acquisibile da Uplay per 20 Unità.

Armatura di Romolo

L'Armatura di Romolo può vantare una notevole storia. Questa armatura non fu di Romolo, ma dell'Assassino romano Marco Giunio Bruto, che la indossò al momento di assassinare il padre adottivo Giulio Cesare. Dopo la morte di Bruto, l'Armatura fu ritrovata molti anni dopo e rimessa in sesto. Quindi, fu utilizzata dai Borgia per creare la setta pagana dei Seguaci di Romolo, il cui reale scopo, sconosciuto ai suoi adepti, era di portare i cittadini verso la Chiesa. Dopo aver recuperato sei pergamene nelle Tane dei Seguaci, Ezio la sblocca dal cancello in cui era custodita.
[modifica] Omicidi commessi

* Uberto Alberti
* Vieri de' Pazzi
* Francesco de' Pazzi
* Antonio Maffei
* Stefano da Bagnone
* Francesco Salviati
* Bernardo Baroncelli
* Jacopo de' Pazzi
* Emilio Barbarigo
* Carlo Grimaldi
* Marco Barbarigo
* Silvio Barbarigo
* Dante Moro
* Ludovico Orsi
* Checco Orsi
* Gaspar Martinez
* Pedro Llorente
* Il Predicatore
* Il Pittore
* Il Condottiero
* Il Dottore
* Il Capitano Guardia
* Il Mercante
* Il Prete
* Il Nobile
* Il Contadino
* Girolamo Savonarola
* Il Carnefice
* Jacopo de Grassi
* Battista Borgia
* Luigi
* Malfatto
* Silvestro Sabbatini
* Juan Borgia il Maggiore
* Octavian de Valois
* Ercole Massimo
* Cesare Borgia

ALTAIR IBN-LA'AHAD


EZIO AUDITORE



Edited by Sìlfae - 20/5/2011, 21:14
 
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Sìlfae
view post Posted on 20/5/2011, 20:14




Se si tratta di valore del personaggio, direi senza dubbio Ezio, Altair è poco definito, manca di spessore, a dispetto della trama valida, agisce quasi in automatico; manca del carattere del successore.

(Ho rimosso l'ultima immagine, per evitare polemiche).
 
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Spartan Predator
view post Posted on 20/5/2011, 20:24




ok
ma anche abilita nel combattimento,movimento etc
 
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vinny mascella
view post Posted on 20/5/2011, 20:46




Ezio Auditore .... violento, forte ... letale
 
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Spartan Predator
view post Posted on 20/5/2011, 21:41




Poi qunado dice Requiescat in pace e poetico,l'aria da persona serena che da nel due dimostra come sia migliore di Altair,inoltre il suo costume e S P E T T A C O L A R E.
Inoltre sa combattere pure meglio di Altair,e ha sventato i piani dei Borgia ben due volte,ed è notevole visto la loro potenza in campo militare.

Edited by Spartan Predator - 28/5/2011, 12:29
 
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view post Posted on 13/6/2011, 09:16
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DITA CONSUMATE

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Auditore senza appello!
 
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view post Posted on 13/6/2011, 15:24
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Voto anch'io per Ezio Auditore da Firenze
 
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Predator hunter
view post Posted on 14/6/2011, 09:31




Io voto per Altair.Ai tempi giocai ad ac 1 su pc,più che dal gioco rimasi impressionato dal personaggio,poi appena scoprii i due successivi capitoli di assassin creed fù impossibile non preferire Ezio,ma guardando il trailer di revelations ho cambiato nuovamente idea.
 
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new predator
view post Posted on 14/6/2011, 09:34




Anche io mi trovo a votare per il grande Ezio.In Brotherhood diventa praticamente un armeria vivente,con tanto di paracadute.
 
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Spartan Predator
view post Posted on 14/6/2011, 11:01




E di mela dell'Eden
 
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9 replies since 20/5/2011, 19:52   991 views
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