| Ieri sono andato a vedere il film, senza aspettativa alcuna, sperando in un prodotto divertente che non sfigurasse con i film di Raimi, che mi hanno sempre soddisfatto abbastanza. E ho avuto la sorpresa che non mi sarei mai aspettato: Non credo di essermi mai divertito tanto con un film di supereroi (no, neanche il primo Iron Man). A questo punto devo dirlo, per il mio gusto personale è superiore alla pur ottima trilogia Raimiana. A partire dagli attori, che nei film di Raimi erano così così, buono Tobey Maguire, e (ci mancherebbe) ottimo Willem Dafoe. Ma gli attori che interpretano Mary Jane, Harry, zio Ben e zia May sono solo volti, generalmente con due o tre espressioni diverse. Qui c'è un abisso. E il nuovo Peter Parker, l'attore teatrale Andrew Garfield è a mio parere addirittura superiore a Maguire, con una recitazione molto intimista, espressivo e "realistico" nel suo modo di entrare nei panni di Peter. Per niente banale. Ma non finisce qui, perchè con Martin Sheen a interpretarlo io ho trovato credo il miglior zio Ben in assoluto, non un simpatico vecchietto che dice qualche battuta e poi schiatta, ma un personaggio vero e a tutto tondo, con un umorismo british notevole. E ache Sally Field come zia May (malgrado, udite udite, i capelli ingrigiti ma non bianchi) fornisce un'ottima prova. Se poi a questo aggiungiamo che sono riusciti in qualche modo a eliminare Mary Jane e a fornirci una Gwen Stacy oltre che bellissima davvero in parte e non stereotipata, un Dr. Connors tragico e uno scoppiettante Flash Thompson, il cast per me va promosso in toto. E la storia? La storia, cari amici, riesce ad essere una reinterpretazione intelligente (perchè rifare in fotocopia ciò che Raimi aveva fatto così professionalmente?) e al contempo a farci vedere alcuni scorci del fumetto che nel precedente trittico si perdono. L'esempio più lampante è la maschera rossa con cui Peter va in giro prima di completare il costume, ma troverete tante chicche interessanti e a volte familiari. L'altro enorme sollievo è che Spider Man torna finalmente ad essere spiritoso. Perchè il personaggio di Maguire, con tutto il bene che gli voglio, è imbambolato e involontariamente comico nei propri veri panni, e mortalmente noioso in quelli del Ragno, che invece qui qualche bella risata la fa fare. E gustatevi a fondo l'esilarante cameo di Stan Lee durante la disperata lotta tra il nostro e il soverchiante Lizard.
Per quanto riguarda il fattore estetico, abbiamo un uomo ragno esattamente come Lee l'aveva concepito, esile e scattante, ed un Lizard forse un pò troppo umanoide (ricordiamoci però che nella prima storia è praticamente un uomo con artigli, coda, scaglie e creste sugli occhi) ma senz'altro scenoso e riuscito. Vertiginosi movimenti di camera, con predilizione particolare per i volteggi tra palazzi non troppo vicini, una claustrofobia originale.
Non è il capolavoro assoluto della storia del cinema, ma è un prodotto di altissimo livello nel suo genere, e forse meglio di così (per me) non poteva essere fatto. A differenza della trilogia (sempre buona) di Raimi. Veloce, divertente, appassionante, originale, con una affinità notevole con il girone Ultimate. Occhio alla colonna sonora, le note di piano potrebbero darvi un Deja Vù
Consigliatissimo.
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