| Accanto a maestri degli animatronics come Carlo Rambaldi, con la sua abilità di costruire dal nulla creature dettagliate ed espressive (E. T., Alien, il King Kong del '76), accanto ai pionieri e ai geni del trucco come Jack Pierce (il creatore dei mostri classici della Universal) e Rick Baker (Un Lupo Mannaro Americano a Londra), accanto a chi ha saputo fondere queste tecniche strabilianti con l'animazione digitale, come Stan Winston in Jurassic Park....accanto a tutti questi grandiosi creatori d'effetti speciali troviamo i professionisti della Stop Motion, tecnica sempre meno sbandierata delle altre ma a suo modo affascinante ed unica.
La Stop Motion è teoricamente semplicissima da applicare: con un modello della creatura da animare si scattano migliaia di fotogrammi modificando ogni volta impercettibilmente la posizione del soggetto (questi modelli spesso hanno uno scheletro di metallo flessibile, come una specie di fil di ferro). Proiettate in sequenza, le innumerevoli singole immagini riprese danno una sorprendente impressione di movimento. La Stop motion è incredibilmente economica rispetto alle altre tecniche di animazione e di effettistica, richiedendo infatti "solo" una grande pazienza e una cura certosina nella realizzazione dei modelli e nella loro collocazione, sempre tenendo a mente la cura necessaria per muoverli così, pochissimo per volta. I modelli per la Stop Motion spesso e volentieri sono minuscoli, se rapportati ai dinosauri di Winston, alla testa del Drone di Rambaldi ecc. Ad esempio il King Kong del film originale del 1933 era in realtà alto poco più di trenta cm. E via discorrendo. Un'ulteriore difficoltà nell'utilizzo di questa tecnica così bizzarra ed efficace è rappresentata dalla difficoltà di far interagire i modelli animati con attori umani.
I due più illustri pionieri della Stop Motion sono senz'ombra di dubbio Willis O' Brien (creatore del primo King Kong e del "Mondo Perduto", film che narrava di un isola in cui i dinosauri non si sono mai estinti), e Ray Harryhausen, con tutti i suoi monster movies e le sue prodezze tra cui spicca l'incredibile scena di battaglia di Giasone e gli Argonauti, che vede fronteggiarsi all'arma bianca un drappello di soldati e incredibili, fluidissimi scheletri rianimati. Ma la Stop Motion ha mostrato le sue potenzialità esplosive anche nel campo dei cartoni animati, essendo la tecnica del cartoon assai simile a quella della Stop Motion..due nomi vanno citati su tutti, Nick Park con i suoi Wallace e Gromit e Tim Burton, cultore della stop motion che ha usato, tra le altre cose, in Vincent, The Nightmare Before Christmas e La Sposa Cadavere, dimostrando un talento più che felice.
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