| Sarei curioso di sapere che ne pensate del regista più controverso, più amato e più odiato degli anni '90. Mio padre lo ritiene "uno dei più grandi bluff della storia del cinema".
Personalmente non mi dispiace. Le Iene ad esempio, ed ovviamente Pulp Fiction, sono piccole perle con splendidi personaggi e sceneggiatura da monumento (seppur entrambi siano stati girati con poco dispiego di mezzi). Tarantino però, pur sapendo inserire con incredibile abilità citazioni e situazioni prese di peso dal western o dai film di kung fu, dai pulp anni '80 e dalla serie televisive più improbabili, ha in questo merito anche uno dei suoi difetti principali. E infatti spesso il film è costruito su questo, risultando debole quando non fastidioso. In più i dialoghi, a volte davvero geniali come tutti quelli dei due film che ho citato, spesso sembrano fare da riempitivo, e quindi un discorso inutile come lo sono fondamentalmente tutti i dialoghi Tarantiniani può essere divertentissimo e stralunato come superfluo, banale e insopportabile. Il gioco di antipatia intenzionale e finta serietà a volte rischia di debordare, come nel disastroso Grindhouse o nel film a episodi four rooms. Però il regista è anche un bravo mestierante, capacissimo di muovere la cinepresa e creare houmor e situazioni drammatiche. La sua particolarità è proprio la parte della sceneggiatura, e il citazionismo esagerato ma spesso gustoso. Per esempio sono buoni i già citati Le Iene e Pulp Fiction e Jackie Brown, negativissimi sono Four Rooms e Grindhouse. Non ho ancora visto Bastardi senza gloria. Kill Bill merita un discorso a parte. Lo ritengo in effetti il suo prodotto più fresco e divertente degli anni 2000 (l'unico?). Certo, tutto è esagerato e ridondante, il sangue zampilla per decine di metri, i personaggi sono quasi tutti stereotipi del cinema di Bruce Lee. Ma i divertenti dialoghi, lo splatter spassoso più che impressionante degli allegri massacri, il carisma di Uma Thurman e la passione che viene dimostrata nel gioco delle citazioni lo rendono a mio parere un buon prodotto. Capisco perfettamente chi l'ha odiato, ne ha tutte le ragioni, ma da un certo punto di vista ce ne sono altrettante per amarlo (solo le parti violentissime a cartoon ad esempio valgono la visone). Questo vale per il primo. Il secondo per me è meglio. Molto meno ridondante, molto più cinico e meno vistoso, più debitore di Sergio Leone che di Bruce Lee (anche se sempre ironico e sempre con qualche debito verso la spettacolarità del cinema cinese stile "La tigre e il Dragone"). Splendide musiche, violenza che per una volta colpisce davvero, e (assurdo in un film di Tarantino!) reale commozione nel finale. Questo ovviamente non garantisce a chi non ha apprezzato il primo di trovarlo tanto migliore.
Tarantino, comunque, rimane decisamente sopravvalutato. Ditemi la vostra.
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