E' senza dubbio l'alien
adulto più famoso dato che è stato il primo protagonista alieno delle saghe cinematografiche nate con
Alien del 1979.
Nato dalla mente del visionario artista svizzero
H.R. Giger e dalla bravura tecnico/artistica di
Carlo Rambaldi, il 'drone' rappresenta ormai da più di 30 anni una icona del cinema di fantascienza.
Nella sua fase adulta l'alieno viene interpretato da due uomini in costume:
Bolaji Badejo indossò il costume nelle scene i cui doveva essere mostrata la grande stazza dell'alieno, mentre lo stuntman
Eddie Powellindossò il costume nelle scene relativamente più pericolose.
La nascita del "drone" rimarrà senza dubbio nella storia del cinema, il piccolo alieno infatti viene al mondo durante l'ultima cena dell'equipaggio della nave da traino
Nostromo. Cresciuto in breve tempo, farà successivamente mattanza dell'equipaggio, uccidendo gli astronauti uno dopo l'altro. Nella DC del film la creatura non si limita ad uccidere ma tenta anche la prosecuzione della stirpe tramite la trasformazione di
Brett in un uovo.
Protetto sin dal concepimento dall'androide Ash, l'alieno era in realtà destinato a diventare un campione biologico da riportare sulla Terra per essere studiato ed utilizzato dagli scienziati della
Compagnia a mo' di arma biologica.
Fortunatamente per il genere umano l'alieno viene espulso dalla navetta di salvataggio
Narcissus dal tenente
Ripley, unica superstite del primo film assiema al gatto
Jones.
Il "drone" è l'alieno che nelle proprozioni mantiene più caratteristiche umane rispetto agli altri xenomorfi nati da umani visti nei due franchise di Alien e AvP. Le parvenze di 'umanità' si possono notare anche nel cranio umanoide presente nella zona frontale della testa, sotto la calotta traslucida. I piedi sono plantigradi e dotati di quattro dita mentre le mani hanno sei dita. L'idea di creare un alieno senza occhi è stata senza dubbio quella più originale perchè sottolineava l'assenza di espressioni creando una sensazione di timore più marcata. Per dar vita alla creatura aliena adulta Giger si ispirò ad alcune parti del motore di una motocicletta e alle vertebre di un serpente.