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Alex (Arancia Meccanica), Malvagio per scelta

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Werebadger
view post Posted on 16/1/2013, 00:37




Alex_DeLarge

Alex è un personaggio immaginario, protagonista del romanzo Arancia Meccanica ed interpretato nell' omonimo film da Malcolm McDowell. In questo adattamento cinematografico il cognome del personaggio (mai menzionato nel libro) è DeLarge che suona come ''The Large'', ossia ''Il Grande'', in relazione al riferimento del personaggio a se stesso come ''Alessandro Magno'', che nel romanzo è un apparente riferimento all' omonimo re greco.

Premessa: ho ricavato il thread dopo aver letto il libro che è molto più completo rispetto al film, che per forza di cose non poteva riprendere il libro nella sua interezza. Perciò vi dico che, se avete visto il film e il libro non l'avete letto, potrete trovare qualche differenza tra le due opere.

==Il personaggio==

Alex è il narratore e protagonista del romanzo. E’ raffigurato come un giovane sociopatico che si diletta in attività criminose come furti, pestaggi, stupri e talvolta anche omicidi. A livello intellettuale, egli è perfettamente conscio del fatto che il suo comportamento è sbagliato, che’’ "non si può mandare avanti una nazione se tutti i martini si comportano come faccio io la notte."’’ Si mostra un po' perplesso circa le motivazioni di chi vorrebbe riportare sulla retta via lui e altri come lui, dicendo che lui non interferirebbe mai con il loro desiderio di essere buoni, purchè anche loro rispettino la sua scelta di vita di seguire il male.

Si esprime parlando il Nadsat, un gergo adolescenziale (creato dall’autore del libro appositamente per il romanzo), basato su parole in numerose lingue, in larga parte dalla lingua inglese e da quella russa. Gli piace il latte arricchito con stimolanti vari, spesso di natura allucinogena (che chiama "latteppiù"). Alex è anche un grande appassionato di musica classica, ed in particolare è un estimatore di Ludwig Van Beethoven e durante i suoi momenti di relax in cui ascolta la musica è solito fare turpi fantasie di stupri, pestaggi e uccisioni, che spesso culminano in violenti orgasmi nei momenti in cui la musica raggiunge il suo apice (la musica sembra difatti stimolare la sua aggressività sessuale, come testimonia uno dei primi capitoli del romanzo, in cui abusa di due ragazzine che è riuscito a portarsi in casa ascoltando nel mentre a tutto volume la Nona Sinfonia).



La storia

All'inizio del romanzo, Alex ha 15 anni ed è già un teppista veterano. Nel film, per evitare polemiche, si è deciso di renderlo un po più anziano, intorno ai 17-18 anni (McDowell stesso era ventottenne quando interpretò il personaggio). Vive con i suoi genitori in un tetro condominio pesantemente vandalizzato, in una ignota città di un’ Inghilterra collocata in un non meglio precisato futuro.

Egli è il capo di una banda di "Soma": Pete, Georgie e Bamba. Nonostante sia il componente più giovane della banda, Alex ne è anche il più intelligente e coraggioso, nonché il più abile nell’escogitare i loro piani criminali. E’ perennemente perseguitato dall'ispettore giudiziario minorile, il sig. Deltoid che minaccia il ragazzo e cerca di continuo di trovare le prove della colpevolezza di Alex, collegate ai crimini che quest'ultimo compie e nel contempo nasconde ai suoi impotenti e sottomessi genitori le sue azioni malvage dicendo loro che durante la notte fa dei non meglio precisati lavori e dando loro ogni tanto un po del denaro che ruba durante le sue scorribande (non lo fa affatto per bontà d’animo o per affetto, quanto piuttosto per convincere i suoi a non fare troppe domande).

In seguito ad un gesto violento nei confronti di Bamba (lo picchia per aver insultato una donna che si esibiva in un’aria di opera lirica) Georgie, stanco delle sue prepotenze, riesce, con la complicità degli altri due amici a farlo arrestare nel corso di una rapina durante la quale un’anziana signora perde la vita dopo essere stata colpita duramente alla testa da Alex.

Il ragazzo è quindi condannato a "14 anni nella Prista 84F", (In Nadsat la parola "Prista" è l'abbreviazione di "Prigione di Stato"). Tuttavia la detenzione non cambia minimamente la sua natura violenta e, nella speranza di essere scarcerato prematuramente, cerca di ingraziarsi il salmiere della prigione cominciando a leggere la Bibbia (della quale ovviamente trova interessanti esclusivamente i passaggi più violenti). Dopo un periodo di detenzione di due anni, Alex viene a conoscenza del ‘’trattamento Ludovico’’, una forma di [[terapia di avversione]], che obbliga i pazienti a guardare filmati contenenti scene di sesso e violenza per ore con un divaricatore di palpebre che non consente mai di chiudere gli occhi. Al paziente inoltre viene iniettato un farmaco che provoca un profondo senso di nausea, dolore e sete durante la visione delle suddette scene. A questa terapia Alex riesce a farsi proporre come cavia dopo aver pestato a morte un suo compagno di cella colpevole di averlo prima provocato e poi molestato sessualmente.

Inizia così il trattamento, e Alex inizia a pentirsi amaramente della scelta che ha fatto. Inoltre, poiché uno dei filmati (riguardante l’occupazione nazista) proiettati nel corso delle sedute conteneva, come sottofondo musicale la Nona Sinfonia dell’amato Beethoven, Alex diviene suscettibile di provare dolore non soltanto al pensiero di compiere cattive azioni, ma anche all’ascolto della musica (da notare che, mentre nel romanzo, questa colonna sonora fa incidentalmente provare ad Alex una forma di "allergia" a' 'tutta la musica'', nel il film l’unica musica che provoca fastidio in Alex nell’ascolto è solo ed esclusivamente la Nona di Beethoven).



Dopo il trattamento Ludovico, Alex viene rilasciato. Tuttavia, scopre ben presto che la cura funziona troppo bene: lui non può in alcun modo compiere azioni violente, nemmeno quando è necessario (ad esempio, per legittima difesa). Al suo ritorno a casa viene respinto dai suoi genitori, che hanno affittato la sua stanza ad un pensionante e consegnato i suoi beni alla polizia in forza di una legge di compensazione alle vittime. Ormai senza una casa, viene anche aggredito da un anziano topo di biblioteca che due anni prima lui e i suoi amici avevano rapinato e picchiato selvaggiamente. Come se ciò non bastasse, incappa in Bamba e in Billyboy (il capo di una gang rivale) che nel frattempo si sono arruolati nella polizia e i quali, desiderosi di vendicarsi di lui, lo ammanettano, lo portano in aperta campagna e lo pestano brutalmente.

Disorientato e ridotto male, nel corso del suo vagabondaggio, Alex si reca alla casa più vicina, implorando aiuto. Il proprietario, uno scrittore anarchico che il governo chiama "[[sovversivo]]", riconosce Alex dalle notizie sui giornali e gli offre il suo aiuto. Anche Alex riconosce lo scrittore: tempo addietro, l’uomo fu vittima di un’irruzione nella sua casa da parte del ragazzo e dei suoi amici, i quali, dopo averlo picchiato e avergli vandalizzato la casa, gli avevano stuprato a turno la moglie sotto i suoi occhi: la donna morì poi in seguito al trauma della violenza sessuale. Lo scrittore in un primo momento non riconosce in Alex il suo carnefice e lo tratta bene, ma si rende finalmente conto della vera identità del suo ospite quando Alex gli dice che “non pensava che avessero un telefono in casa”, ricordando la scusa della moglie dello scrittore per non far entrare Alex e la sua banda in casa.

Ovviamente desideroso di vendetta lo scrittore, con la complicità di alcuni colleghi sovversivi, rinchiude Alex in una stanza costringendolo ad ascoltare la Nona di Beethoven e scatenare in lui le ormai note conseguenze della terapia Ludovico. Ormai quasi pazzo per il dolore, Alex cerca di commettere [[suicidio]] saltando fuori dalla finestra, ma fallirà, ritrovandosi poi in ospedale dopo aver perso conoscenza in seguito alla caduta. Durante l’operazione per salvargli la vita, i medici riescono a ripulire il suo organismo dalle sostanze inoculategli nel corpo durante il trattamento, cosicchè Alex può finalmente tornare a pensare e a compiere gesti violenti senza sentirsi male. I suoi genitori durante una visita gli propongono di ritornare a cada, e il [[Ministro degli Interni]], soffrendo per la cattiva pubblicità che il caso di Alex gli ha portato, gli offre un lavoro. Alex ritorna quindi ad essere il ragazzo malvagio e violento di prima, pensando con sarcasmo : "Ero guarito davvero."

Nell’edizione inglese del libro viene aggiunto un ulteriore capitolo che si svolge più o meno un anno dopo la guargione di Alex: il ragazzo ha un impiego nella Biblioteca Nazionale della città e ha fondato una nuova gang giovanile, tuttavia scopre a poco a poco di non provare più nessun piacere nella attività vandaliche, che ormai etichetta come meri passatempi giovanili: il suo sogno ora è quello di trovare una compagna, sposarsi e mettere su famiglia.

Considero questo personaggio uno dei villains letterari (e cinematografici) più carismatici e interessanti in assoluto. Malvagio per scelta, perchè il male è parte di lui, e non per una vera e propria motivazione, e al tempo stesso dotato di lati positivi non indifferenti, come l'intelligenza, la sensibilità, la raffinatezza dei suoi gusti musicali, che finiscono per farlo risultare simpatico ai lettori. E voi cosa ne pensate di lui?
 
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view post Posted on 16/1/2013, 08:07
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DITA CONSUMATE

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gran bel personaggio, gran bel film e gran bel libro. Tra i due ho preferito il film, più diretto, però anche il libro è davvero ottimo e lo consiglio ha tutti i fan della pellicola. Nel libro certe coso sono più approfondite, come il personaggio che fa parte del gruppo (quello con la coppola per intenderci) che nel film scompare dopo la prima parte, mentre nel libro muore. Comunque il personaggio di Alex è davvero magnetico, cattivissimo ma al contempo carismatico e raffinato. Un vero demonio.
 
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Archetype
view post Posted on 16/1/2013, 10:04




Be, adesso. Gli piacciono delle forme d'arte. Gli Piace Bethooven. Da qui a dire che è uno raffinato e sensibile e intelligente ce ne passa. Non va a scuola, Passa le sere a Picchiare e bere latte con Mescalina. Certo avrà qualche sensibilità nel lato musicale ma lo trovo esagerato.
Ho apprezzato nel personaggio l'essere spietato e avere comunque qualche passione colta, che fa di lui un essere assolutamente diabolico (come avete già detto).
 
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io sto con gli ippopotami
view post Posted on 16/1/2013, 10:12




che ci fa in ALTRE CREATURE ?
 
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view post Posted on 16/1/2013, 10:46
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FAVORITO DELLA RAZZA

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Alex è un personaggio pensato per essere discutibile nel vero senso della parola, e (non avendo letto il libro non ne parlerò) nella visione Kubrickiana è l'archetipo dell'annullamento della volontà, subisce orrori indicibili perchè la società non può tollerarlo. Ma Alex non guarisce, diventa si impossibilitato ad usare violenza, ma rimane violento e sadico in tutto il suo essere. Chi è più malvagio, questa mina vagante che semina terrore e scatena la violenza oppure i suoi aguzzini?

E credo di aver visto pochissimi personaggi davvero diabolici che non siano anche intelligenti, sensibili e raffinati, certamente Alex non rientra in questa ristrettissima categoria. Un pò a metà tra Lecter e Joker..
 
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Werebadger
view post Posted on 16/1/2013, 12:44




CITAZIONE
che ci fa in ALTRE CREATURE ?

Non sapevo dove piazzarlo, a dir la verità. E quindi l'ho messo qui :)
 
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5 replies since 16/1/2013, 00:37   501 views
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