Mi piacciono quasi tutti
Dei miei citerò anche i film da vedere per farsi un'idea dello spessore recitativo...
Tra gli uomini, i miei attori preferiti sono:
-Marlon Brando, prima di De Niro la punta di diamante dell'actor's studio, espressivo e profondo come pochi altri attori. Straordinario in
Giulio Cesare,
Fronte del porto,
Il Selvaggio,
Il Padrino,
Apocalypse Now (queste per me le sue migliori interpretazioni).
-Robert Mitchum, attore non troppo poliedrico ma decisamente iconico e talentuoso. Oltre ai suoi western, vedere
Il Promontorio della paura (quello che Scorsese ha rifatto in
Cape Fear), in cui interpreta magistralmente lo squilibrato maniaco sessuale Max Cady. E
La morte corre sul fiume.
-Jack Lemmon: noto principalmente come attore comico ha in effetti recitato, in particolare al servizio dell'indimenticato Billy Wilder, in commedie leggendarie come
A qualcuno piace caldo,
L'appartamento,
Non per soldi...ma per denaro,
<irma la dolce,
Prima pagina, ma anche per ruoli drammatici come in
JFK,
Americani,
La leggenda di Bagger Vance.
-Gregory Peck, personaggio in vista quanto riservato, ha alternato efficacemente i più frequenti ruoli positivi (l'avvocato Atticus Finch ne
Il buio oltre la siepe), quelli del tutto negativi (Achab in
Moby Dick) e quelli ambigui (Anche lui nell'originale
Cape Fear, nel ruolo del protagonista non cattivo ma certo non candido)
-Anthony Perkins: notevole in certe sue interpretazioni, ho visto pochi dei film in cui compare. In ogni caso è entrato di diritto nella storia del cinema per la sua interpretazione del serial killer schizofrenico Norman Bates in
Psycho di Hitchcock.
-Henry Fonda, il buono "puro" (al contrario del torbido Eastwood, che batte di almeno dieci spanne in bravura) del western, quasi sempre associato a ruoli fortemente positivi (
la parola ai giurati e
il mio nome è nessuno), per contrasto e per effettiva abilità risulta un cattivo sconvolgente nei panni del pistolero dagli occhi di ghiaccio Frank in
C'era una volta il west di Leone.
-Peter O'Toole, forse il mio attore favorito insieme a Brando e De Niro, interprete tra i più versatili e potenti di sempre. Chi l'ha visto in
Lawrence d'Arabia,
Beckett e il suo re,
Il leone d'inverno, non se l'è più scordato.
-Jack Nicholson, grandioso per quanto un po' troppo relegato al ruolo del folle, lode infinita ai registi che gli hanno affidato ruoli diversi. Ghignante e irresistibile dalla prima appariarizione in
La piccola bottega degli orrori di Roger Corman, è passato alla storia del cinema in decenni di folgorante carriera per le sue interpretazioni, tra le altre, in
Chinatown,
Qualcuno volò sul nido del cuculo,
Easy Rider,
The Shining,
Tre giorni per la verità,
The departed.
-Robert De Niro, il più autodistruttivo e brutale volto della "nuova hollywood" degli anni '70, caratterizzato da una maniacale immedesimazione nei personaggi interpretati. Ha divinamente recitato in capolavori, perle e buoni film come
Il Padrino-parte II,
Mean Streets,
Taxi Driver,
New York, New York,
Toro scatenato,
C'era una volta in America,
Gli Intoccabili,
Risvegli,
Quei bravi ragazzi,
Ronin,
Jackie Brown.
-Al Pacino ossia il simbolo stesso, persino più di De Niro, del gangster movie, è però un attore eccezionalmente vario e sensibile. Da ricordare, oltre al Michael Corleone della saga de
Il Padrino, anche opere come
Quel pomeriggio di un giorno da cani,
Serpico,
Scarface,
Carlito's Way,
Scent of a woman,
Americani.
-Dustin Hoffman. Può essere considerato il terzo dell'apocalisse, assieme a De Niro e Pacino, il più grande della sua generazione insieme ai due di cui sopra. Protagonista di film memorabili come
Il laureato,
un uomo da marciapiede,
Il maratoneta,
Piccolo grande uomo, ha letteralmente innalzato con la sua bravura film "solo buoni" come
Kramer contro Kramer,
Tootsie e
Rain Man.
-Anthony Hopkins, raffinato attore teatrale con una nobilissima carriera cinematografica alle spalle, si ricorda principalmente per l'incredibile interpretazione (premiata con l'oscar) di Hannibal Lecter ne
Il silenzio degli innocenti. Ma anche l'eccezionale
The elephant man di David Lynch ce lo mostra al suo meglio.
-Gene Hackman, attore di non enorme fama, è geniale e convincente come pochi altri, anche tra quelli ben più noti di lui. Da vedere assolutamente
La conversazione (Byrne è fermamente convinto che, malgrado gli altri capolavori, questo film e
Apocalypse Now siano di gran lunga i più belli di Coppola),
Gangster Story,
Il braccio violento della legge (e anche l'ottimo sequel di John Frankenheimer),
Frankenstein Junior (ebbene si, lui è il vecchio cieco che ne combina di tutti i colori al mostro).
-Morgan Freeman. Che dire, tali e tanti film da poter essere considerato ormai uno dei più grandi (e longevi) volti del cinema americano.
La ali della libertà,
Se7en,
million dollar Baby,
Brubaker,
Invictus e la parte di Lucius Fox nei Batman nolaniani sono forse l'apice del suo lungo e prolifico percorso.
-Jeff Goldblum, lo strano e colossale darkman che ha interpretato con verve e ironia Seth Brundle ne
la mosca, ma anche film come
Il Grande freddo,
Tutto in una notte e i primi due
Jurassic Park negli attillati panni di Ian Malcolm.
-Kevin Spacey, lo sconosciuto dal volto intelligente, l'uomo comune dal sorriso beffardo, uno dei più talentuosi in assoluto tra gli attori emersi negli ultimi vent'anni.
I soliti sospetti,
Se7en,
L. A. Confidential,
Americani,
Il negoziatore,
The Life of David Gale vanno imprescindibilmente visti.
-Denzel Washington ha già due oscar e diverse nomination e premi vari all'attivo, e ci sono tutte le ragioni. Ammiratelo in
Mo' better blues,
Malcolm X,
Philadelphia ,
Il rapporto Pelican,
Hurricane, l'agghiacciante
Training Day,
John Q,
Inside Man,
American Gangster e il recentissimo
Flight di Zemeckis.
-Edward Norton, classe 1969, mi ha già stupito un numero indefinibile di volte. Se anche il film che ha intorno non è un granchè, sembra brillare di luce propria. Dalla fantastica mutazione caratteriale di
Schegge di paura alla ferocia poi redenta del neonazista Derek Vinyard in
American History x, passando per
Fight Club,
Red Dragon,
Down in the valley,
Le crociate (nel ruolo del re lebbroso Baldovino IV di Gerusalemme).
-Brad Pitt. Purtroppo per lui è bello, e così molti non si sono accorti che è anche bravo, e non poco. Acquisita la fama in
Thelma e Louise di Scott, si è ritagliato un ruolo di primo piano grazie a pellicole come
L'esercito delle 12 scimmie,
Babel e
Bastardi senza gloria, e per la lunga collaborazione con David Fincher, col quale ha girato
Se7en,
Fight Club,
Il curioso caso di Benjamin Button.
-Sean Penn, altro talento (stavolta più che compreso) che sta segnando, ormai anche come regista (
Lupo solitario,
tre giorni per la verità,
Into the Wild), il panorama cinematografico da diversi anni.
Carlito's Way,
Accordi e disaccordi,
Mystic River,
Milk,
La sottile linea rossa,
21 grammi,
This must be the place lo hanno già più che abbondantemente consacrato.
-Heath Ledger. La tragedia di un giovane talento distruttosi con le droghe ha lasciato un segno profondo, e Ledger aveva già alle spalle una nutrita filmografia di livello:
Monster's ball,
Ned Kelly, il meraviglioso
I segreti di Brokeback Mountain e naturalmente il Joker anarcoide di
Il cavaliere oscuro.
-Jake Gyllenhaal. Meravigliosamente calato nella parte del cowboy innamorato di Ledger in
Brokeback mountain, definirlo promettente è sottovalutarlo.
Donnie Darko e
The Source code sono altre due prove inconfutabili della sua bravura.
-Jim Carrey. Attore comico esilarante, non c'è dubbio, con tutta la sua gamma di torsioni facciali, ma anche il grande artista che ha interpretato lo sfortunato protagonista di
The Truman Show e Andy Kaufman in
Man on the Moon.
-Johnny Depp. Purtroppo sta facendo la fine di Nicholson, relegato a ruoli di squilibrato via via meno originali man mano che il suo successo aumenta esponenzialmente. Burton è stato la sua fortuna, ma anche la sua rovina. Naturalmente ricordo con ammirazione
Edward Mani di forbice,
Dead Man,
Ed Wood (sebbene il film abbia qualche acciacco artistico),
la vera storia di Jack lo squartatore,
Nemico pubblico,
Donnie Brasco,
Platoon e il gigionesco Jack Sparrow. Ma non son tutte rose e fiori, e Johnny si sta fossilizzando pericolosamente.
Per ora mi fermo, devo terminare con le donne...e magari con qualche altro uomo che mi è sfuggito.
Edited by Byrne - 22/6/2013, 16:20