La prendo un po' larga, quindi mettetevi comodi. Tempo fa mi chiedevo, con tutti i libri fantasy che leggo, perchè nella mia lista dei lihri che tutti dovrebbero leggere non ci sia neanche un fantasy. Risposta, e non c'è voluto tanto per capirlo, perchè il capolavoro fantasy non esiste. Se la letteratura fantasy sparisse da un giorno all'altro, certo, sarebbe un impoverimento, perchè ritengo che ogni libro arricchisca in qualche modo chi lo legge (sì, pure
Cinquanta sfumature di grigio, anche se ho ancora i miei dubbi sul modo in cui dovrebbe arricchirmi) , ma non sarebbe una grave perdita, perchè, seriamente, il fantasy è favolette. Lo leggo anch'io, e parecchio, non voglio offendere i lettori, però a tuty'oggi ho trovato pochi, pochissimi romanzi fantasy che mi abbiano dato insegnamenti, mi abbiano fatto riflettere e mi abbiano portato a pensare - li conto sulle dita di una mano. Questo perchè trovo che il fantasy, nella sua ripetività, sia solo un sottogenere della fantascienza. Prendiamo tre romanzi fantasy a casaccio e ci imbatteremo in storie che seguono fili comuni - fin troppo - troveremo punti di contatto, legami e alla fine arriveremo anche a predire, nella stragrande maggioranza dei casi, il finale. Ma la gantascienza? La fantascienza è un genere immensamente più vario, anche se non ci vuole poi molto ^ ^, e, soprattutto, è stata scritta da autori che prendevano seriamente il proprio lavoro, senza svegliarsi un giorno e dire "scrivo". Nella fantascienza troviamo insegnamenti che faremo meglio a tenere cari (
Farenheit 451,
1984,
Brave New World), perchè indagano sul futuro della nostra società e non in termini positivi. Troviamo autori che vi si sono gettati per parlare di argomenti scottanti quando un libro esplicitamente su quell'argomento sarebbe stato osteggiato (
Starship Troopers). Troviamo riflessioni che ci riguarderanno da vicino, che ci fanno riflettere sull'etica e sui nostri concetti di moralità (
Ma gli androidi sognano pecore elettroniche? ,
Ender's game). Troviamo riflessioni sulla reale importanza della razza umana (
Odissea nello spazio) o se il nostro desiderio di conoscenza meriti di essere appagato o ci siano segreti che è meglio restino tali (
Alien, i lavori di Lovecraft). La fantascienza ci costringe a riflettere anche se non vogliamo... e anche un'opera di apparente puro intrattenimento ha dietro un mastodontico lavoro di attenzione a tutti i dettagli cultutali e soprattutto ecologici del mondo in cui è ambientata (
Dune e seguiti).
Ed è qui che i miei pochi fantasy preferiti si riscattano, quelli di Marion Zimmer Bradley e quelli di Jacqueline Carey, notando inoltre che nessuno di questi libri è esattamente quello che si definisce un fantasy tradizionale, e hanno ben poca parentela con opere come ISDA e simili
La fantascienza deve nascere da un sogno. La fantascienza sogna il futuro e ne fa una mappa, ma poi devi costruire quel sogno e viverci.- Ray Bradbury
Edited by Aesìr - 3/3/2014, 17:40