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IL ruolo della fantascienza., Considerazioni personali

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view post Posted on 2/3/2014, 13:02




Scrivo questo topic per condividere una mia idea con voi. Per alcuni sarà come parlare dell'acqua calda, ma penso sia doveroso ribadire alcuni aspetti che vedo cadere nel dimenticatoio.

La fantascienza ha sempre affrontato argomenti importanti basati su temi reali e d'attualità e, spesso appoggiandosi su reali argomentazioni scientifiche, ha saputo svilupparli in tempi paralleli o epoche future.
Questo genere è stato in grado di descrivere i sogni e le paure dell'uomo in maniera molto diversificata: invasioni aliene, epidemie mondiali, la distruzione della nostra civiltà, l'esplorazione del cosmo, l’alta tecnologia, le intelligenze artificiali.

La proiezione nel futuro dei desideri, ma anche delle nostre paure più profonde, ha permesso di affrontare il reale sviluppo dell’umanità anche a livello etico.

Pensate ai primi spettatori del film “Metropolis”.
Uomini, se così si possono chiamare, che si muovono con gesti meccanici e lavorano ininterrottamente per turni estenuanti per poi tornare a casa e ricominciare il giorno successivo; Un robot completamente simile all’essere umano che lo imita alla perfezione. Siamo solo nella protofantascienza per quanto riguarda i film, ma gli estremi ci sono già tutti. All’epoca, 1927, era già ben affermata la realtà operaia e quindi le ansie erano ben giustificate. La paura di un uomo rapito dalla sua umanità e ridotto a una macchina di produzione. Era già presente il complesso di Frankenstein e l’ansia del giorno in cui i robot ci avrebbero sostituito diventando uguali a noi e non più riconoscibili.

La fantascienza, come ogni genere, ha avuto le sue degenerazioni anche troppo esasperate e ridicole, questo non si può negare. In tutti i casi, sia nella letteratura, sia nei film, ha messo in risalto temi di tutto rispetto, tutt’altro che banali.

Ditemi cosa ne pensate.
 
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io sto con gli ippopotami
view post Posted on 2/3/2014, 13:11




oltre ad essere una potenziale finestra su futuro,,credo si possa considerare come una nuova forma di mitologia
 
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view post Posted on 2/3/2014, 14:04




CITAZIONE (io sto con gli ippopotami @ 2/3/2014, 13:11) 
oltre ad essere una potenziale finestra su futuro,,credo si possa considerare come una nuova forma di mitologia

Certamente. Non ho riportato tutti i temi della fantascienza, ne ho fatto una piccola lista per inquadrare il discorso.
L'argomento che hai indicato è ricorrente:il monolite di odissea nello spazio, gli alieni come dei, oppure la forma di religione di Dead Space.
 
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view post Posted on 2/3/2014, 14:36
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La fantascienza ci proietta in un futuro che forse non vedremo mai, ed essendo gli individui umani limitati nel tempo è logico che essa stimoli la curiosità. Essendo l'uomo una specie sognatrice credo che la fantascienza rivesta un importante ruolo di "sfogo". Una delle eredità più simpatiche è il vedere realizzate nel mondo reale alcune cose solo immaginate nei film. Non voglio essere "estremista" ma secondo me chi non apprezza la fantascienza è in linea di massima una persona poco stimolante e poco proiettata nel futuro.

 
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view post Posted on 2/3/2014, 21:25
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A proposito di questo - bellissimo - argomento: ho recentemente letto un saggio dal titolo Nell'occhio, nel cielo - Teoria e storia del cinema di fantascienza di Luca Bandirali e Enrico Terrone. Un'analisi del cinema sci-fi dai primordi alle pellicole di domani, una disamina a scatole cinesi. (Per un forum di questo stesso circuito ho anche scritto una recensione del libro; tuttavia, dato che non vorrei macchiarmi di spam, seppur involontario, non metto link alcuno. Lo farò solo se avrò l'ok da qualche mod). :)
 
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Aesìr
view post Posted on 3/3/2014, 09:46




La prendo un po' larga, quindi mettetevi comodi. Tempo fa mi chiedevo, con tutti i libri fantasy che leggo, perchè nella mia lista dei lihri che tutti dovrebbero leggere non ci sia neanche un fantasy. Risposta, e non c'è voluto tanto per capirlo, perchè il capolavoro fantasy non esiste. Se la letteratura fantasy sparisse da un giorno all'altro, certo, sarebbe un impoverimento, perchè ritengo che ogni libro arricchisca in qualche modo chi lo legge (sì, pure Cinquanta sfumature di grigio, anche se ho ancora i miei dubbi sul modo in cui dovrebbe arricchirmi) , ma non sarebbe una grave perdita, perchè, seriamente, il fantasy è favolette. Lo leggo anch'io, e parecchio, non voglio offendere i lettori, però a tuty'oggi ho trovato pochi, pochissimi romanzi fantasy che mi abbiano dato insegnamenti, mi abbiano fatto riflettere e mi abbiano portato a pensare - li conto sulle dita di una mano. Questo perchè trovo che il fantasy, nella sua ripetività, sia solo un sottogenere della fantascienza. Prendiamo tre romanzi fantasy a casaccio e ci imbatteremo in storie che seguono fili comuni - fin troppo - troveremo punti di contatto, legami e alla fine arriveremo anche a predire, nella stragrande maggioranza dei casi, il finale. Ma la gantascienza? La fantascienza è un genere immensamente più vario, anche se non ci vuole poi molto ^ ^, e, soprattutto, è stata scritta da autori che prendevano seriamente il proprio lavoro, senza svegliarsi un giorno e dire "scrivo". Nella fantascienza troviamo insegnamenti che faremo meglio a tenere cari (Farenheit 451, 1984, Brave New World), perchè indagano sul futuro della nostra società e non in termini positivi. Troviamo autori che vi si sono gettati per parlare di argomenti scottanti quando un libro esplicitamente su quell'argomento sarebbe stato osteggiato (Starship Troopers). Troviamo riflessioni che ci riguarderanno da vicino, che ci fanno riflettere sull'etica e sui nostri concetti di moralità (Ma gli androidi sognano pecore elettroniche? , Ender's game). Troviamo riflessioni sulla reale importanza della razza umana (Odissea nello spazio) o se il nostro desiderio di conoscenza meriti di essere appagato o ci siano segreti che è meglio restino tali (Alien, i lavori di Lovecraft). La fantascienza ci costringe a riflettere anche se non vogliamo... e anche un'opera di apparente puro intrattenimento ha dietro un mastodontico lavoro di attenzione a tutti i dettagli cultutali e soprattutto ecologici del mondo in cui è ambientata (Dune e seguiti).
Ed è qui che i miei pochi fantasy preferiti si riscattano, quelli di Marion Zimmer Bradley e quelli di Jacqueline Carey, notando inoltre che nessuno di questi libri è esattamente quello che si definisce un fantasy tradizionale, e hanno ben poca parentela con opere come ISDA e simili


La fantascienza deve nascere da un sogno. La fantascienza sogna il futuro e ne fa una mappa, ma poi devi costruire quel sogno e viverci.
- Ray Bradbury

Edited by Aesìr - 3/3/2014, 17:40
 
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view post Posted on 28/10/2014, 15:10




A livello di genere la fantascienza è certamente più seria del fantasy (senza tenere conto delle sue peregrinazioni, ma quale genere non le ha?). Il motivo è semplice: il fantasy è un tipo di narrativa in cui la fantasia può sbizzarrirsi e nessuno si sognerebbe di dire qualcosa (salvo cose senza senso). La fantascienza se parli di alcuni argomenti devi averi delle basi scientifiche e non puoi ridurre la spiegazione a "con la magia si può". Senza nulla togliere al fantasy...
 
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Aesìr
view post Posted on 28/10/2014, 18:06




Beh... dipende dal tipo di fantascienza. Dune ha ricostruito l'ecologia di un pianeta intero, ed in una maniera che potrebbe scientificamente funzionare, secondo alcune interviste, ma non fornisce la spiegazione scientifica del perchè la spezia sia necessaria per il viaggio spaziale, affermando solo che i piloti devono assumerla per poterlo sopportare e per poter trovare la rotta. Ender's Saga propone il viaggio a velocità superiore a quello della luce tramite un sistema chiamato ansibile, ma non si sforza a spiegarlo scientificamente. Sono entrambi romanzi importanti nel panorama fantascientifico.
 
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view post Posted on 28/10/2014, 18:12
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Vero. Non è che poi il capostipite Verne, ne' Asimov e Clarke, rendano conto scientificamente di quel che dicono, o lo fanno fino ad un certo punto. L'importante non è che la cosa sia credibile come vera, ma che regga se sottoposta ad un fruitore (lettore, spettatore ecc.)
 
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view post Posted on 28/10/2014, 18:20




CITAZIONE (Aesìr @ 28/10/2014, 18:06) 
Beh... dipende dal tipo di fantascienza. Dune ha ricostruito l'ecologia di un pianeta intero, ed in una maniera che potrebbe scientificamente funzionare, secondo alcune interviste, ma non fornisce la spiegazione scientifica del perchè la spezia sia necessaria per il viaggio spaziale, affermando solo che i piloti devono assumerla per poterlo sopportare e per poter trovare la rotta. Ender's Saga propone il viaggio a velocità superiore a quello della luce tramite un sistema chiamato ansibile, ma non si sforza a spiegarlo scientificamente. Sono entrambi romanzi importanti nel panorama fantascientifico.

Questo discorso vale anche con autori della fantascienza più classica come Gibson (che non si pone il problema di giustificare un bel niente) e Asimov che impiega le tre leggi senza approfondire il discorso. Però restiamo sul campo di qualcosa di plausibile, dove ci sono dei filtri dove oltre non puoi andare..
Ti spiego meglio. Nella fantascienza quando ti appresti a creare un mondo nuovo o un viaggio di milioni di miglia dalla terra ti devi porre i soliti problemi che vengono risolti con gli stessi metodi. Terraformazione, celle criogeniche, un pazzo inventore che riesce a modificare la fisica ecc.. Nel fantasy tutti i problemi legati alla tecnologia, alla fisica ecc non ci sono e quindi mancano dei filtri. Inoltre la fantascienza è legata alla realtà poiché ci immaginiamo come saremo nel futuro. Nel Fantasy tutto questo non avviene. Sbaglio?
 
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Aesìr
view post Posted on 28/10/2014, 18:37




Di nuovo, dipende dal tipo di fantascienza. Se leggi "Fabbricanti di universi" hai una tecnologia praticamente pari alla magia: che differenza fa dire che qualcosa è stato creato magicamente o nei laboratori biologici di taldeitali, se tanto resta impossibile? Se leggi la saga di Darkover, sembra tranquillamente fantasy, finchè non salta fuori che in realtà è fantascienza. Altro esempio è "I signori dei draghi". Ne "I Dragonieri di Pern" ci sono draghi volanti e telepatici e nel contempo supercomputer e invasioni aliene. Eccetera :)
 
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view post Posted on 28/10/2014, 21:06




Ma sul fatto che ci siano anche nella fantascienza ti do perfettamente ragione. Se però guardi le opere nel suo complesso noterai molti argomenti impegnati e aspetti scientifici non banali. Nel fantasy, proprio per com'è concepito, questo non avviene o avviene di rado. In effetti è sbagliato parlare per la fantascienza in generale che non è aliena a "stupidate".
 
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Aesìr
view post Posted on 28/10/2014, 21:15




In generale allora sì, anche se, secondo me, dipende moltissimo dai libri che costituiscono per ognuno il "nucleo" del genere. Qualche anno fa ero fissato con i romanzi di P.J.Farmer, quindi di sicuro ti avrei detto di no, ad esempio.
 
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view post Posted on 16/1/2015, 12:25




In generale se guardiamo le "grandi saghe", come possono essere i cicli di Asimov o Dick (per citare solo le famose), notiamo comunque la volontà a presentare realtà scientifiche/ sociali molto verosimili. Nel fantasy, proprio per la sua concezione, questo accade meno. Poi certo se andiamo a guardare i libri fantascientifici dei viaggi avventurosi ci troviamo storielle che potrebbero averle scritti dei bambini..
 
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Aesìr
view post Posted on 16/1/2015, 13:17




Ti riferisci a testi come il ciclo di John Carter di Burroughs?
 
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20 replies since 2/3/2014, 13:02   338 views
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