Christian Dessì |
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| da sempre il genere umano è rimasto affascinato da mostri e alieni, pensiamo alla mitologia degli antichi, alla folklore e via dicendo, alien e predator hanno colto nel segno in quanto a originalità nonostante tutti i loro predecessori, la figura del mostro perfetto, letale al punto giusto, non troppo grande (in modo che da esso un uomo non possa trovare rifugio, cioè qualcosa che può inseguirci anche se tentiamo di rintanarci in qualche nascondiglio, pensi di star fuggendo e invece appena ti giri te lo ritrovi alle spalle) ma coi suoi limiti, mortale per così dire e quindi privo di banalità, non sai come andrà a finire perché il fatto che possa sconfiggerlo non ti fa rassegnare alla morte e combatti con tutte le tue forze per aggrapparti a quella misera possibilità di salvezza, l'idea dell'apparato boccale ricalca altri precedenti tentativi (la doppia bocca, le mandibole a granchio...) ma hanno destato un maggior successo in quanto connubiate insieme ad'altre idee assai originali quali il sangue acido, la capacità di aderire alle pareti, l'invisibilità e una tecnologia superiore, tutte idee diciamo gia viste in altri film di alieni ma che messe tutte insieme e condite da un'estetica azzeccata hanno incontrato l'approvazione del grande pubblico
inoltre alien affonda la lama tra le fobie più diffuse come l'aracnofobia e l'ofidiofobia, qualcosa di viscido e ripugnante che quindi ci affascina
stesso discorso vale per il mostro nascosto nel buio e il mistero che lo avvolge, alien più di predator rievoca le prime paure che ci siamo trovati ad affrontare da piccoli, ecco perché ci piace tanto
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