Allora, i fantasy che apprezzo più di tutti non sono quelli convenzionali. Nel senso che non ci troverai elfi, orchi e simili. E non sono esattamente i romanzi che consiglierei per iniziare a leggere questo genere.
A parità ci sono
Le nebbie di Avalon di Marion Zimmer Bradley e
Il dardo e la rosa di Jacqueline Carey. Entrambi sono romanzi che si focalizzano molto sulla figura del (della, per la precisione) protagonista, dipingendola con grande abilità. Tratto in comune con i "grandi" che ho citato sopra (e sono solo alcuni dei libri "importanti) e che in Tolkien ho sinceramente trovato un po' carente: i suoi personaggi, salvo qualche eccezione, o sono buoni o sono cattivi, e un buono mai e poi mai si comporterebbe da cattivo. Comunque, il primo libro è ambientato nel ciclo arturiano. Fra le varie riprese di questo tema (trattato da moltissimi autori) è quella che preferisco: si focalizza sulla figura di Morgana, che quando "ti racconto la storia di Re Artù e dei Cavalieri della Tavola Rotonda" passa spesso solo come antagonista. Qui è davvero resa magnificamente. Bisogna conoscere un po' il modo di pensare della Zimmer Bradley per capirlo davvero, ma alcune parti sono davvero profonde (contiene ad esempio alcune riflessioni sulle religioni, di come quando è minoritaria una religione sia tollerante, per iniziare a fare "la voce grossa" quando aumenta di numero).
Il secondo sembra storia alternativa, ma con parecchi elementi fantastici. La cartina geografica è quella dell'Europa, con qualche alterazione. Quando ho iniziato a leggerlo ho pensato "Ma cos'è questa roba?"... perchè all'inizio sembra davvero una versione fantasy di "Cinquanta sfumature di grigio". Poi cambia del tutto, e quando ti rendi conto che ti ha propinato una serie di clichè abbastanza noti, ormai l'hai finito.Anche qui una bella storia e qualche messaggio che, venisse ascoltato, il mondo sarebbe un posto migliore ("Ama a tuo piacimento").
Poi, ma qui cambiamo totalmente impianto, vengono romanzi molto più leggeri: uno è la serie
Covenant di Ari Marmell (
Thief's Covenant,
False Covenant,
Lost Covenant,
Covenant's End) All'inizio mi ci sono avvicinato per la mia passione per il personaggio "ladro" nel fantasy (tradizion gdristica mia), ma sono romanzi davvero divertenti. In particolare ho gradito com l'autore sia riuscito a tenere a livello di Young Adult (che è il target del romanzo) una storia, nel secondo libro, che potenzialmente è una sorta di
It (romanzo horror di Stephen King). Non è affatto facile come sembra. La ragazza protagonista ha una caratteristica molto particolare che farebbe piacere anche a me
Peccato che probabilmente in Italiano non arriveranno mai. Sono ambientati in una specie di Settecento, ci sono armi da fuoco e stocchi.
Poi vengono i romanzi di Walter Moers, più umoristici: tra tutti,
Rumo e i prodigi nell'oscurità e
La città dei libri sognanti. Il primo è una parodia del fantasy eroico, quello di Conan il Barbaro, per capirsi: il protagonista è sì capace nel combattimento, sbaraglia tutti, ma non sa fare altro, a parte intagliare il legno (es: non riesce neanche a parlare con una ragazza), ha una spada parlante (che si autodefinisce tale, mentre chiunque altro, lui compreso, la ritiene un coltello da formaggiaio) ma non serve a molto, ecc ecc. Molto divertente. L'altro libro, invece, è sì un fantasy, ma insolito, dato che per protagonista ha uno scrittore alla ricerca dell'autore di un manoscritto (dallo stile perfetto) trovato nell'eredità di un parente. Fra tutte le cose che gli capitano, insegna qualcosa su come si scrive, ed è stato piuttosto importante per me. Non che ci si aspetti di leggerlo e di saper scrivere, ma un paio di consigli che ha dato valevano di più di molti manuali di scrittura creativa. Finale un po' triste. Li trovi entrambi in italiano (Salani)
Poi c'è un'accozzaglia di racconti riuniti sotto il nome di "Sword and Sorceress", una raccolta di fantasy al femminile curata da Marion Zimmer Bradley: non condivido tutto ciò che dice quella donna, ma il suo essere critica è d'aiuto, dato che molti di essi sono superiori a gran parte della roba che si trova in commercio. Peccato siano quasi introvabili in italiano.
Segue la saga di Geralt di Rivia scritta da Andrej Sapkowski... Geralt lo conosci, e mi sono piaciuti in maniera particolare i primi libri, che capovolgono le fiabe classiche inserendovi dentro un certo witcher. E' un fantasy piuttosto maturo, pieno di riflessioni sulla diversità e come un essere che dovrebbe essere una macchina per uccidere mostri sia in realtà molto più umano della gente che incontra.
E' più leggero il Ciclo di Conan di Howard, sono partito a leggerlo con un po' di pregiudizio, aspettandomi di trovare il solito guerriero rozzo, invece mi ha sorpreso. Niente di impegnato, eh, ma una lettura piacevole.
Gli ultimi te li consiglio, per cominciare, Conan, dato che per la sua struttura a racconti brevi è semplice da leggere (puoi leggerne uno, mettere giù il libro, ripendere in altro momento, ecc), anche se un po' difficile da trovare. Prova in biblioteca, coem anche per le raccolte Sword and Sorceress (trovi l'elenco digitando Marion Zimmer Bradley su Wikipedia), essendo appunto antologie sono racconti brevi e slegati che non dovrebbero darti problemi. I primi due libri di Sapkowski,
Il guardiano degli innocenti e
La spada del destino, sono sempre divisi in episodi, e quando li hai finiti hai capito se l'autore ti piace o no.
Rumo e i prodigi nell'oscurità è un libro divertente e leggero, scritto per ragazzi, quindi scorre in fretta,
La città dei libri sognanti è invece più lenta ad ingranare.