CAMPIONE DELLA SPECIE
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| Diario di Royce. Data sconosciuta. 2a stagione sul pianeta
Oggi ho avvistato un cacciatore lungo il fiume che sta' vicino al nostro accampamento. La maschera era sfregiata in ogni centimetro quadrato, e bruciata completamente. Stava inginocchiato su una roccia liscia, a contemplare il fiume e il canyon di roccia che aveva davanti. Se non conoscessi per certo i cacciatori, direi che amasse quel panorama, poiché nel cielo i satelliti orbitanti intorno a questo pianeta, uniti al rosso del sole calante, creavano uno spettacolo senza paragoni. Ma io so che quelle bestie schifose non hanno una cazzo di vena artistica per il panorama, bensì una cocciuta volontà di trovare a tutti i costi la preda ambita. Sono rimasto lì,tra i cespugli, con la faccia e il torace sporchi di fango, ad aspettare che facesse un passo in avanti, verso la mia trappola. Sapevo che se si fosse girato, e avesse impostato il suo visore adeguatamente, avrebbe rilevato il mio battito cardiaco, scoprendomi. Mi si sarebbe catapultato addosso come un giaguaro, sguainando gli artigli, per poi sbranarmi. Vedendo dopo un po' di minuti,troppi, che non voleva muoversi, mi sono accinto ad allungare il braccio verso una pietra, per lanciarla vicino alla trappola. Senz'altro è la mossa più vecchia e avventata del mondo, ma era l'unico modo per metterlo più chiaramente nel mirino di Isabelle, appostata dall'altra parte del fiume e con un colpo in canna. Quando ho lanciato la pietra, e ho visto che la creatura ha abboccato, mi sono rincuorato. In quei pochi secondi di preoccupazione, avevo stretto la mia acetta d'acciaio più forte che mai, e avrei fatto meglio a continuare a stringerla. Infatti, quando la creatura ha visto il bagliore del mirino puntato su di lei, si è voltata verso di me. Mi ci sono voluti pochi secondi per capire che mi vedeva. Mi sono alzato il più in fretta possibile, ma una volta in piedi, il cacciatore era già a pochi passi da me. Ho fatto per colpirlo, ma ha attivato la sua lama e ha deviato il colpo. La lama era così lunga che, nel parare il mio colpo, ha tagliato tutto il mio torace di striscio. Ormai in ginocchio per il dolore, e con l'acetta ai miei piedi, ho pregato in una fine indolore e veloce. Poi ho udito un botto in lontananza, per poi vedere il cranio del cacciatore sopra di me esplodere in una pozza di sangue verde fosforescente. Isabelle, nuovamente, mi ha salvato la vita, oggi. Dopo esserci riincontrati, abbiamo preso la nostra barella di legno, foglie e rivestimento di acciaio sul fondo, e vi abbiamo caricato sopra il cacciatore, per portarlo a casa. Non ci aspettavamo mica che la battuta di caccia andasse così bene. Se non altro, non mangeremo più carne umana per un po'; perché diciamolo: ultimamente è diventato più facile prendere i cacciatori, che le solite prede terrestri.
To be continue d...
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