I miti sulle armi da fuoco

Ma il cinema è quasi sempre fuorviante quando si tratta d'azione. Che siano armi da fuoco o arti marziali tutto viene un po' edulcorato dalla messa in scena che deve rendere appetibile una sparatoria o una scazzottata.

Chi pensa di diventare un esperto conoscitore guardando semplicemente dei film è un povero illuso.

Anyway, un altro errore comune nei film in cui si spara a destra e a manca è quello di ignorare l'effetto assordante che provoca il boato generato dalle armi. Sparare in un ambiente chiuso senza protezioni acustiche ti stordisce pesantemente se non sei abituato.

Nei film un'arma silenziata ha lo stesso suono di una sparachiodi o di un fucile ad aria compressa. Ma in realtà fa casino lo stesso, infatti non servono per silenziare le armi in sé, ma più per limitare la perdita dell'udito dell'operatore senza l'utilizzo di cuffie o di tappi.

Partendo sempre dal fatto che un silenziatore non fa una grossa differenza a livello di riduzione del rumore (aiuta quel tanto che basta a non lasciare che il timpano si frantumi dopo una paio di spari), la risposta può essere suddivisa in due motivazioni:

1) il costo. Sono accessori costosi che richiedono un'attenta manutenzione, e per le forze dell'ordine munire ogni singolo poliziotto di un silenziatore sarebbe una spesa non indifferente. Considerando poi che il loro utilizzo effettivo sarebbe sprecato per il classico ufficiale di pattuglia: in casi si prevedano degli intensi scontri a fuoco si chiamerebbe la SWAT, armata e equipaggiata di tutto punto.

2) la praticità. I silenziatori sono utili solo in determinati scenari, ma nella stragrande maggioranza dei casi sarebbero più un malus che bonus. Il loro utilizzo comporta un aumento della lunghezza dell'arma e del peso (sono dei tubi di metallo), sbilanciando la stabilità, e in alcuni casi altera la proprietà balistiche (i vecchi silenziatori entravano in contatto con il proiettile in uscita, riducendone l'energia cinetica, e andando quindi a influenzare negativamente sulla gittata e sul potere d'arresto).

La vera soluzione sarebbe quella di usare i silenziatori di nuova generazione con l'ausilio di munizioni subsoniche: non rompendo la barriera del suono si otterrebbero spari molto meno rumorosi.

Attenuerebbe lo sparo, sì. Anche il clichettosissimo cuscino dell'ospedale riesce a ridurre il rumore di un'arma di piccolo calibro. Sebbene, ripetiamo, non ai livelli di uno starnuto represso


Se colpiscono una superficie metallica sì, producono scintille. Ma sono talmente evanescenti che servirebbe la moviola per notarle. Nei film sono enormemente accentuate per la spettacolarità.

Esistono però delle speciali munizioni usate nelle mitragliatrici che vengono denominate AP (armour piercing) sulla cui punte viene applicato del fosforo bianco. Ogni volta che centrano il bersaglio emanano un distinto flash candido.


Le armi da fuoco sono da sempre uno dei miei argomenti preferiti. Ma non sono affatto un esperto, chiariamolo