Distributore di Coca-ColaⓇ e PepsiⓇ che vaga incontrollato nel Vuoto Siderale
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Un estratto da me tradotto del Aliens: Colonial Marines - Technical Manual. In questa serie di topic cercherò di riportare il più accuratamente possibile le informazioni relative al futuristico e variegato arsenale bellico dei Marines Coloniali. Iniziamo dall'arma più iconica della saga dello xenomorfo.
CITAZIONE
«L'arma più letale al mondo è un Marine col suo fucile.»
L'Armat M41A è un fucile d'assalto automatico ad impulsi raffreddato ad aria, che nel corso degli ultimi otto anni è diventato il fucile d'ordinanza del Corpo dei Marines Coloniali degli Stati Uniti e dell'U.S. Army. La versione standard attualmente in servizio è dotata di un lanciagranate a pompa sotto-canna. Il design di base è simile al concept dell'Harrington Automatic Rifle dei primi anni '60, sebbene vanti diverse migliorie grazie ai progressi nel campo delle tecnologie materiali.
Maneggevole e robusto, l'M41A è costruito in larga parte da allumini ultra-leggeri. La struttura esterna è realizzata in alluminuro di titanio e molte delle parti interne sono costruite con resilienti polimeri termoresistenti. Il layout è classico e convenzionale. Il calcio posteriore incorpora un meccanismo di caricamento a molla che lo rende completamente retrattile ed estensibile, e permette di utilizzare l'arma come una carabina (con il calcio completamente ritratto), oppure come un fucile, estraendolo completamente per garantire un' ottima stabilità durante il fuoco automatico. Gli organi di mira trovano luogo nell'incavatura del maniglione da trasporto, e la tacca posteriore è regolabile in elevazione. Un'ottica televisiva con triplice fattore di ingrandimento AN/RVS-52 CCD può essere eventualmente installata nel maniglione da trasporto per una maggiore precisione a lungo raggio e per le condizioni in cui c'è scarsa visibilità.
L'M41A utilizza cartucce standard U.S. M309 10mm x 24. La munizione comprime 210 grani (13,6 grammi) di proiettile contenuti in un blocco senza bossolo propellente di Nitramine 50. Il contenuto propellente è piccolo ma altamente efficiente, generando una velocità alla volata di 840 metri al secondo (m/s). La cartuccia è incamiciata in acciaio e dotata di punta esplosiva detonante a contatto. Le caratteristiche balistiche terminai dell'arma sono state ottimizzate per ottenere la massima letalità contro fanteria dotata di corazze personali. Il proiettile è progettato per penetrare il corpetto, esplodendo subito dopo l'impatto per infliggere ingenti danni interni. Il caricatore standard dell'M41A può contenere fino a 99 cartucce M309 immagazzinate in un convogliatore a "U", che alimenta meccanicamente il meccanismo dell'otturatore scorrevole del fucile. Tuttavia, nella pratica il caricatore viene riempito solo al 95% della sua capacità per ridurre i rischi di inceppamento che la ricarica automatica tende ad avere.
L'M41A utilizza impulsi elettronici per fare fuoco, attivati direttamente dal grilletto. I meccanismi interni, così come l'otturatore scorrevole, sono montati su installazioni ammortizzate all'interno di un rivestimento in fibra di carbonio. Questo specifico assemblaggio assorbi-rinculo riduce gli effetti dell'oscillazione della canna durante raffiche e fuoco automatico. Dal selettore di fuoco, raggiungibile dal pollice durante l'utilizzo dell'arma, è possibile selezionare due modalità di fuoco: raffica controllata da 4 colpi, e fuoco automatico. Quest'ultima garantisce una cadenza di fuoco di 900 proiettili al minuto (rpm). Una leva d'armamento manuale situata nel castello superiore consente all'operatore di rimuovere eventuali ostruzioni dall'otturatore, o di controllare la camera della culatta prima di depositarla. Un display a LED posizionato sul lato destro del fucile indica le munizioni rimanenti nel caricatore, ed è possibile oscurarlo per azioni notturne. L'alimentazione elettrica è ricavata da una batteria al litio alloggiata nel maniglione da trasporto. La batteria è affidabile per 10.000 spari e può essere ricaricata sia depositando il fucile nell'apposita rastrelliera, sia tramite un caricabatterie portatile.
CITAZIONE
«Avevamo questo inquietante Marine nel nostro plotone che era un prodigio con il lanciagranate. Lo usava come un mortaio; conficcava il calcio nel terreno e aggiustava ad occhio l'angolo di tiro. Sparava le M40 direttamente nella volta della giungla e osservava le esplosioni disintegrare tutto ciò che si trovava al di sotto degli alberi. Le leggende dicono che sia in grado di captare i nemici dall'odore e di determinarne la distanza da una sola sniffata... »
Il lanciagranate è composto da una canna, un otturatore e un caricatore interno da 4 colpi, che viene caricato attraverso l'inserimento manuale di una granata alla volta. Un sistema di caricamento a pompa inserisce le munizioni nell'otturatore, armando il meccanismo. Una volta carico, si fa fuoco con un grilletto posizionato appena di fronte all'alloggio del caricatore principale del fucile, che viene usato come impugnatura durante la fase di sparo.
La munizione più comune utilizzata per il lanciagranate è la granata a frammentazione M40 High Explosive da 30 millimetri, distinguibile dal caratteristico cappuccio rosso di plastica. Ha una velocità di volata di 78 m/s, una gittata massima di 400 metri e una gittata effettiva di 180 metri. La cartuccia ha una flangia separante, ed espelle un proiettile con un elemento esplosivo composto da un cavetto d'acciaio spinato attorcigliato ad un riempimento di composto B15. Una volta esplosa, la cartuccia espelle più di 300 schegge metalliche con un raggio d'offesa di 5 metri. L'M40 può anche essere adoperata come una bomba a mano. Togliendo il cappuccio protettivo e torcendo la spoletta in senso orario si hanno 5 secondi prima che la granata esploda. Bisogna prestare particolare attenzione a non urtare o comprimere la punta del dispositivo, altrimenti esploderà subito.
L'M41A è un fucile affidabile, ermeticamente sigillato e protetto da corrosione, sporcizia e umidità. Si smonta con agevolezza e permette una facile manutenzione. I componenti elettronici sono resistenti alla radioattività naturale di fondo, e l'arma è perfettamente utilizzabile in uno spazio vuoto. Ciò nonostante non possiede sufficiente stabilità per essere adoperato nelle operazioni in caduta libera.
La sola variante in servizio dell'M41A è l'M41AE1, attualmente in dotazione come oggetto di prova ad alcuni plotoni selezionati. L'E2 è per larga parte simile alla versione standard, ma il lanciagranate è rimosso e l'arma è modificata con una canna intercambiabile. La canna è 8 centimetri più lunga e permette un incremento delle forze operative sul proiettile, e il copricanna è stato esteso per montare un bipiede pieghevole. Opzionalmente è applicabile un caricatore con un convogliatore a "L" in grado di contenere fino a 300 colpi. L'intenzione è quella di introdurre la variante E2 come una mitragliatrice leggera di supporto, grazie alla canna intercambiabile che permette ritmi di fuoco più elevati e sostenuti.
Distributore di Coca-ColaⓇ e PepsiⓇ che vaga incontrollato nel Vuoto Siderale
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L'M41A è utilizzato anche in Alien³ dalle forze Commando della Weyland-Yutani in una azzeccata colorazione nera. Da ciò si può presumere che sia particolarmente popolare anche nel settore della sicurezza privata.
È curioso notare come il suono prodotto dallo sparo nel terzo film sia diverso da quello udibile in Aliens - Scontro finale. Probabilmente una svista tecnica.
Da ciò si può presumere che sia particolarmente popolare anche nel settore della sicurezza privata.
Mi parrebbe logico pensate che la WY fornisca all'esercito l'armamentario (e anche le navi dato che la Patna è in pratica dello stesso modello nella Sulaco).
Distributore di Coca-ColaⓇ e PepsiⓇ che vaga incontrollato nel Vuoto Siderale
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CITAZIONE (Lord Freezer @ 24/2/2019, 16:18)
CITAZIONE (Jack D. Spade @ 24/2/2019, 14:52)
Da ciò si può presumere che sia particolarmente popolare anche nel settore della sicurezza privata.
Mi parrebbe logico pensate che la WY fornisca all'esercito l'armamentario (e anche le navi dato che la Patna è in pratica dello stesso modello nella Sulaco).
Idea che trova una parziale conferma nel Weyland Storm Rifle (su cui aprirò un topic al riguardo), che secondo l'ormai chiuso sito ufficiale Weyland Industries veniva presentato come un'arma prodotta dalla compagnia e in dotazione alle forze di sicurezza extra-mondo.
Contraddirebbe in pieno il Technical Manual, che sebbene non ufficialmente canonico è un libro basato sugli appunti di produzione del film di Cameron.