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"«Lasciate che i bellicosi Uruk-hai facciano tutto il lavoro, come al solito. Se avete paura dei Pellebianchi, scappate, correte! Lì è la foresta», gridò, puntando il dito innanzi a sé. «Rifugiatevi lì! E’ la vostra unica speranza. Fuggite! Ma fate presto, prima ch’io tagli qualche altra testa per mettere un po’ più di senno nelle altre». [...] «Così, siete tornati?», disse. «Ci avete pensato su, eh?». «Sono tornato per accertarmi che gli Ordini vengano eseguiti ed i prigionieri non siano molestati», rispose Grishnâkh. «Davvero!», esclamò Uglúk. «Fatica sprecata. Sarò io ad occuparmi di far eseguire gli ordini. E per quale altro motivo siete tornati? Forse nella fretta della partenza avete lasciato qui qualcosa?». «Ho lasciato un idiota», ringhiò Grishnâkh. «Ma con lui ci sono dei ragazzi in gamba ch’è un peccato perdere. Sapevo che li avresti messi nei guai. Sono tornato ad aiutarli». «Benissimo!», rise Uglúk. J.R.R.Tolkien, Le Due Torri, Gli Uruk-Hai «Scommetto che non troverai molto, addosso a quel tipetto», disse Gorbag. «Può darsi che non abbia nulla a vedere con il vero pericolo. Comunque, non mi sembra che il grosso guerriero dalla spada tagliente gli attribuisse molto valore…Lasciarlo lì per terra: tipico degli Elfi». J.R.R.Tolkien, Le Due Torri, Messer Samvise e le sue decisioni In questi brevi passaggi è possibile notare un aspetto spesso non considerato nella psiche del nemico; gli orchi nell'universo tolkieniano presentano un deviato ma comunque presente senso dell'onore e del cameratismo militare, sentimento non sconosciuto a Tolkien."
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