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L'Universo Alien - L'universo più pieno di polemiche e boicottaggi vari

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view post Posted on 10/1/2019, 09:40
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Che cosa fa parte dell'Universo Alien? Decisamente films di Alien, Predator e AVP. Canonici o non canonici. Ci sono indizi che anche Blade Runner, Specie Mortale e La Cosa, possano appartenere allo stesso universo? Difficile dirlo.

Comunque ho analizzato i films di Alien, Predator e AVP e ho avuto modo di vedere che ci troviamo di fronte alla saga più piena di sceneggiature cancellate, di films cancellati, di polemiche varie e boicottaggi vari. Una saga decisamente sfortunata. Che poteva essere la più intrigante di tutte le saghe mai realizzate. E invece guarda caso è la più piena di complicazioni volute e non volute. Con tanti progetti andati in fumo.

Vediamo con che distanza sono stati fatti i films l'uno dall'altro.

Films di Alien

“Alien”. 1979. Regia: Ridley Scott. Casa di produzione: 20th Century Fox.

“Aliens – Scontro finale”. 1986. Regia: James Cameron. Casa di produzione: 20th Century Fox.
7 anni

“Alien 3”. 1992. Regia: David Fincher. Casa di produzione: 20th Century Fox.
6 anni

“Alien – La clonazione”. 1997. Regia: Jean – Pierre Jeunet. Casa di produzione: 20th Century Fox.
5 anni

“Alien vs. Predator”. 2004. Regia: Paul W. S. Anderson. Casa di produzione: 20th Century Fox.
7 anni

“Alien vs. Predator: Requiem” 2007. Regia: Fratelli Strause. Casa di produzione: 20th Century Fox.
3 anni

“Prometheus”. 2012. Regia: Ridley Scott. Casa di produzione: 20th Century Fox.
5 anni

“Alien: Covenant”. 2017. Regia: Ridley Scott. Casa di produzione: 20th Century Fox.
5 anni

Films di Predator

“Predator”. 1987. Regia: John Mc Tiernan. Casa di produzione: 20th Century Fox.

“Predator 2”. 1990. Regia: Stephen Hopkins. Casa di produzione: 20th Century Fox.
3 anni

“Predators”. 2010. Regia: Nimrod Antal. Casa di produzione: 20th Century Fox.
20 anni

“The Predator”. 2018. Regia: Shane Black. Casa di produzione: 20th Century Fox.
8 anni
 
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Hippo
view post Posted on 10/1/2019, 10:11




Black,credo fosse più adatta alla sezione dedicat ad AvP.
 
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view post Posted on 10/1/2019, 10:56
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Veramente non sapevo dove metterla. Ho cercato. E siccome non ho trovato una sezione generica sull'universo Alien ho pensato di metterla nella sezione Cinema e Teatro. Certo sarebbe meglio in una sezione specifica visto che il forum è proprio dedicato ad Alien e Predator.
 
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view post Posted on 11/1/2019, 07:17
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DITA CONSUMATE

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Spostata qui.
 
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view post Posted on 11/1/2019, 09:46
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Vorrei parlare delle prime problematiche che si sono trovate nell'universo Alien. Ho preso come punto di riferimento Wikipedia. Anche se a volte le informazioni non sempre hanno delle fonti. Però a grandi linee ci dà un'idea della situazione.

Cominciamo con Alien. Anche la realizzazione del primo Alien non è stata impresa facile.

CITAZIONE
Mentre studiava cinema alla University of Southern California, Dan O'Bannon scrisse un racconto di fantascienza intitolato Dark Star con il regista John Carpenter e l'artista concettuale Ron Cobb.[3] Alcuni anni dopo, O'Bannon iniziò a lavorare su una storia simile che però si focalizzasse maggiormente sull'horror: «Sapevo di voler fare un film horror su una nave spaziale con pochi astronauti a bordo», disse, «una sorta di Dark Star in chiave horror invece che comica». Ronald Shusett, nel frattempo, stava lavorando alla prima stesura di quello che divenne in seguito Atto di forza. Impressionato da Dark Star, egli contattò O'Bannon e i due decisero di collaborare insieme ai loro progetti, scegliendo di lavorare al soggetto di O'Bannon che ritenevano meno dispendioso da realizzarsi. O'Bannon aveva scritto ventinove pagine di un copione intitolato Memory comprendente quella che sarebbe stata la scena iniziale di Alien: un gruppo di astronauti svegliati dall'ibernazione che scoprono come il loro viaggio sia stato interrotto a causa della ricezione di un segnale di soccorso da un pianeta ignoto. Tuttavia, a questo punto, O'Bannon non aveva ancora ben chiaro quale sarebbe stato il proseguimento della storia.

Poco tempo dopo, lo sceneggiatore accettò di lavorare all'adattamento cinematografico di Alejandro Jodorowsky del romanzo Dune, progetto che lo trattenne a Parigi per un periodo di circa sei mesi.[3][4] Sebbene il progetto alla fine fosse sfumato, servì ad introdurre O'Bannon nella cerchia di svariati artisti che gli fornirono l'ispirazione per il suo soggetto di fantascienza-horror. Egli conobbe infatti Chris Foss, H. R. Giger, e Jean "Moebius" Giraud. Nello specifico, trovò particolarmente "disturbanti" i lavori di Giger: «I suoi dipinti ebbero un profondo effetto su di me. Non avevo mai visto nulla che fosse così orribile e meraviglioso allo stesso tempo. E così decisi di scrivere un copione su uno dei mostri di Giger». Fallito il progetto di Dune, O'Bannon tornò a Los Angeles e, insieme a Shusett, rimise mano alla sceneggiatura di Memory. Shusett suggerì che O'Bannon rispolverasse una delle sue vecchie idee, riutilizzando elementi di una sceneggiatura circa un gremlin che si infiltrava su un bombardiere B-29 durante la seconda guerra mondiale, trasportando lo stesso concetto su un'astronave nel futuro. Il titolo di lavorazione del progetto divenne ora Star Beast, ma O'Bannon lo cambiò presto in Alien. Fu di Shusett l'idea che un membro dell'equipaggio venisse infettato da un embrione alieno, pensando che fosse una trovata interessante per giustificare la presenza del mostro a bordo della nave spaziale.

Nello scrivere il copione, O'Bannon trasse ispirazione da svariate opere di science fiction e horror. Affermò successivamente: «Non rubai Alien a nessuno in particolare. Lo rubai un po' da tutti!»[5] La cosa da un altro mondo (1951) fornì l'idea di un gruppo di lavoratori messi alle strette da un alieno mortale in uno spazio claustrofobico.[5] Il pianeta proibito (1956) diede a O'Bannon l'idea della nave spaziale atterrata su un pianeta sconosciuto, il quale equipaggio viene sterminato uno ad uno da una misteriosa creatura.[5] Terrore nello spazio di Mario Bava (1965) contiene una scena nella quale i protagonisti della storia scoprono un gigantesco scheletro alieno; cosa che influenzò la scena nella quale tre membri dell'equipaggio del Nostromo trovano la carcassa di una creatura aliena nella nave spaziale in rovina.[5] Però, nonostante le evidenti similitudini, sia O'Bannon che Ridley Scott dichiararono nel 1979 di non avere mai visto prima Terrore nello spazio.[6] Infine, lo stesso O'Bannon fece notare l'influenza di altre pellicole meno conosciute come Junkyard (1953), cortometraggio dove un gruppo di astronauti atterra su un asteroide e scopre una stanza piena di uova aliene,[7] e Strange Relations di Philip José Farmer (1960).[7]

Avendolo completato all'85% circa, Shusett e O'Bannon presentarono il copione iniziale a diversi studios,[3] descrivendolo come una sorta di "Lo squalo ambientato nello spazio".[8] Furono in procinto di firmare un contratto con la compagnia di Roger Corman, quando un amico segnalò loro Gordon Carroll, David Giler, e Walter Hill, che avevano formato una casa di produzione chiamata Brandywine che aveva legami con la 20th Century Fox.[3] O'Bannon e Shusett firmarono un accordo con la Brandywine, ma Hill e Giler non erano soddisfatti del copione e vi apportarono numerose modifiche.[3][9] Ciò causò tensioni con gli autori, che ritenevano Hill e Giler avessero molta poca esperienza in materia di science fiction. O'Bannon minacciò di richiedere che il suo nome e quello di Shusett fossero tolti dallo script, ma alla fine venne raggiunto un compromesso tra le due parti.[3] Hill e Giler aggiunsero comunque sostanziali elementi alla storia, inclusa la presenza dell'androide Ash (ritenuta superflua da O'Bannon),[10] poi definita da Shusett "una delle cose migliori nel film".[3] In totale Hill e Giler fecero passare il copione attraverso otto revisioni, concentrandosi principalmente sul personaggio di Ash e rendendo i dialoghi più naturali e scorrevoli.

Nonostante le molteplici riscritture, la 20th Century Fox non era ancora ben sicura di voler finanziare un film di fantascienza. Tuttavia, dopo l'enorme successo di Guerre stellari nel 1977, lo studio accettò di produrre la pellicola. Il budget iniziale stanziato per l'opera fu di 4,2 milioni di dollari, poi raddoppiato dopo l'entrata di Ridley Scott nel progetto.[3]

Dan O'Bannon e Ronald Shusett, autori del soggetto, avevano collaborato nei primi anni settanta con i disegnatori Chris Foss e Hans Ruedi Giger per il progetto mai avviato del film Dune con la regia di Alejandro Jodorowsky[11]. Materiale e disegni furono riutilizzati per Alien[12]. O'Bannon aveva scritto intanto un soggetto horror che aveva per scena un bombardiere americano della seconda guerra mondiale, trasposto nell'episodio B17 del film d'animazione Heavy metal (1980), idea embrione per Alien[13].

Lo scrittore di fantascienza A. E. van Vogt minacciò di intentare causa per plagio contro i realizzatori del film, accusandoli di aver tratto l'idea di Alien dal suo racconto del 1939 Discord in Scarlet (edito in Italia nel volume Crociera nell'infinito), in quanto da una lettura obbiettiva esistono diverse attinenze:

la superiorità indiscussa del mostro sull'umano;
le tecniche riproduttive dei due alieni che utilizzano entrambi un essere umano vivente come ospite;
sia nel film sia nel racconto il mostro viene sconfitto venendo espulso, con l'inganno, nello spazio.
Fra le parti fu infine raggiunto un accordo economico.[14]

Numerose idee narrative, atmosfere e scene, come quella in cui l'equipaggio della Nostromo rinviene i giganteschi resti di creature aliene, presentano delle evidenti analogie con il film Terrore nello spazio di Mario Bava, del 1965, di cui lo stesso capolavoro scottiano può definirsi un'acuta e raffinata reinterpretazione.[15]. Il soggetto di Alien, inoltre, ricorda molto da vicino quello del film Il mostro dell'astronave[16], diretto da Edward L. Cahn nel 1958, nel quale viene narrata la vicenda di un equipaggio d'astronave che dopo aver compiuto un salvataggio su Marte inizia il viaggio di ritorno verso la Terra del tutto inconsapevole di una presenza aliena a bordo.

CITAZIONE
Scelta del regista
In origine si era pensato di far dirigere il film al regista Robert Aldrich, ma fu scartato perché alla domanda su come avrebbe realizzato il momento in cui l'umano viene infettato dal parassita alieno, rispose che sarebbe bastato gettare un pezzo di carne cruda in faccia all'attore.[senza fonte] Originariamente Dan O'Bannon avrebbe voluto dirigere egli stesso Alien, ma la 20th Century Fox chiese invece a Hill di essere il regista della pellicola.[17][18] Hill declinò l'offerta a causa di altri impegni.[19] Peter Yates, Jack Clayton, e Robert Aldrich furono altri nomi presi in considerazione per la regia, ma O'Bannon, Shusett, e la Brandywine sentivano che questi registi non avrebbero preso seriamente il progetto, trattandolo come un B movie sci-fi anni cinquanta.[18][20] Giler, Hill, e Carroll erano rimasti favorevolmente colpiti dall'opera di debutto di Ridley Scott, I duellanti (1977), e gli offrirono la direzione di Alien, che egli accettò senza remore.[20] Scott creò un dettagliato storyboard a Londra, e la 20th Century Fox aumentò il budget per il film dai $4,2 milioni iniziali a $8,4 milioni.[18] Lo storyboard includeva il design dell'astronave e delle tute spaziali, rifacendosi a film quali 2001: Odissea nello spazio e Guerre stellari. Tuttavia, il regista volle enfatizzare gli aspetti horror presenti in Alien rispetto al fantasy, descrivendo la sua idea del film come una sorta di "Non aprite quella porta fantascientifico".[18][20]

O'Bannon presentò a Scott i lavori di H. R. Giger; entrambi capirono che il suo dipinto intitolato Necronom IV era l'aspetto ideale che volevano per l'alieno del film, e chiesero allo studio di assumere l'artista come designer di scena.[18][20] Inizialmente, la dirigenza della 20th Century Fox credeva che i lavori di Giger fossero troppo estremi per un pubblico generalista, ma la Brandywine insistette per il suo apporto al progetto.[20] Scott volò a Zurigo per incontrarsi con Giger ed illustrargli tutti gli aspetti del progetto Alien, chiedendo personalmente il suo coinvolgimento nell'opera.

https://it.wikipedia.org/wiki/Alien

Chi volesse parlare di polemiche e boicottaggi vari dell'universo Alien è cosa gradita.
 
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Hippo
view post Posted on 11/1/2019, 12:35




Se si parla di problematiche, nemmeno Aliens ne è stato esente, con i dissapori fra Cameron e la troupe inglese. Per non parlare della tribolata genesi di Alien 3. O del boicottaggio (momentaneo?) del film di Blomkamp.


Quanto a Predator, se ben ricordo il primo ebbe dei problemi di budget che constrinsero l'interruzione delle riprese.
 
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view post Posted on 11/1/2019, 13:14
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Infatti anche Aliens ebbe diverse difficoltà ad essere realizzato. Ma comunque alla fine possiamo dire che Alien è risultato un capolavoro. E Aliens - Scontro Finale, non è da meno.

Le difficoltà della realizzazione di Aliens - Scontro Finale

CITAZIONE
Inizialmente oltre cinquecento attori bambini vennero esaminati per la parte di Newt. La maggior parte di essi avevano però recitato in spot pubblicitari ed erano quindi abituati a sorridere dopo aver pronunciato le proprie battute. Infuriato dalla cosa (che contrastava con il personaggio di una ragazzina traumatizzata) Cameron scelse infine una bambina senza precedente esperienza recitativa, figlia di un ufficiale dell'esercito degli Stati Uniti distaccato vicino al luogo delle riprese, il suo nome è Carrie Henn.

Il regista curò particolarmente la preparazione e l'immedesimazione nei personaggi degli attori destinati a interpretare i marines spaziali. Tutti loro (persino quelli che nel film hanno ruoli secondari e non pronunciano battute) furono sottoposti a un intenso ciclo di addestramento per affinarne lo spirito di corpo e ricevettero la raccomandazione di leggere il romanzo di fantascienza militare Fanteria dello spazio. Per la stessa ragione fu intensamente curata la realizzazione di accessori, armamenti ed equipaggiamento per i marines: i loro fucili a impulsi vennero realizzati unendo parti di mitra Thompson, e di fucili Franchi SPAS-12 e Remington 870, le smart gun (usate inizialmente da Vasquez e Drake) erano invece basate su mitragliatrici tedesche MG 42 modificate e installate su supporti da steadicam[3].

La fotografia della figlia di Ripley, mostrata in una delle scene tagliate, è in realtà quella di Elizabeth Inglis, madre di Sigourney Weaver.

https://it.wikipedia.org/wiki/Aliens_-_Scontro_finale
 
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view post Posted on 11/1/2019, 16:19

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Personalmente mi piace pensare ad Alien come i quattro film che compongono l'arco narrativo di Ripley più i prequel incentrati su David. Tutto il resto è o a parte (Predator), o alternativo (AvP) o non canonico (fumetti, libri, videogame).

Rimanendo sempre nell'ambito cinematografico trovo deleterio unire o cercare di unire in un secondo momento ciò che in un primo è nato come indipendente. Non per nulla mi auguro che un prossimo crossover eviti di rifarsi ai film precedenti e non per nulla ho detestato così fortemente certe idee che abbiamo rischiato di avere in The Predator. Come ho sempre detto, la cosa migliore è libera chiesa in libero stato, quindi 3 franchise distinti sebbene Black e la Fox abbiano sferrato delle picconate non indifferenti verso questa soluzione...

Va da sè che collegarvi i vari Blade Runner o La Cosa è un mero esercizio mentale. Per dire, alla luce dello script originale di Aliens in cui Bishop risulta essere un modello Cyberdyne allora potrei suggerire che Alien e Terminator condividano lo stesso universo... :lol:

Quanto ai tempi tra un capitolo e l'altro. E' innegabile vi siano state delle produzioni tribolate, ma i tempi sono abbastanza in linea con tutti i franchise nati in quell'epoca. Giusto per buttare qualche numero:

Mission Impossible 4-6-5-4-3
Terminator 7-12-6-6-4
Indiana Jones 3-5-19-13?
Die Hard 2-5-12-6
Jurassic Park 4-4-14-3
Robocop 3-3-21-6?

Per inciso: Robocop escluso, hanno incassato tutti quanti più di Alien e Predator, eppure i tempi sono questi qua. Detto ciò, ricordiamoci sempre che di Marvel ce n'è una e che le nostre due bestiole non sono Star Wars...bastano già produttori e registi che credono di avere tra le mani roba per farci 10 film consecutivi :lol:
 
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view post Posted on 12/1/2019, 10:49
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CITAZIONE (Jericho Cane @ 11/1/2019, 16:19) 
Personalmente mi piace pensare ad Alien come i quattro film che compongono l'arco narrativo di Ripley più i prequel incentrati su David. Tutto il resto è o a parte (Predator), o alternativo (AvP) o non canonico (fumetti, libri, videogame).

Rispetto la tua opinione. Ma non tutti la pensiamo allo stesso modo. Per me non bisognerebbe fare distinzione tra canonico e non canonico. Bisognerebbe cercare di far diventare tutto canonico. E tutto dovrebbe avere una continuity. Stile Marvel. Quello che va fuori canone a causa di nuove storie. Dovrebbe diventare alternativo. Le migliori storie di Alien, secondo i miei gusti, sono a fumetti. Nei films si sono un po' stravolte le cose.

Ad esempio anche in Star Wars, le migliori storie sono a fumetti. Star Wars nei fumetti comprende un arco narrativo da 300.000 anni prima della Saga degli Skywalker e si protrae fino a 150 anni dopo la Saga degli Skywalker. E sono le storie più belle. Mentre è canonico nei films, solo ciò che riguarda la Saga degli Skywalker. Ma con il capitolo IX, la saga degli Skywalker finisce. Ma per fortuna è probabile che il regista Rian Jonson (Star Wars: Gli Ultimi Jedi), farà una trilogia che parlerà di altre storie. Probabilmente prendendo spunto dai fumetti. Racconterà forse storie della Vecchia Repubblica.
Detto questo sono ottimi "Alien" e "Aliens - Scontro finale", ma poi con "Alien 3" e "Alien - Resurrection" si sono stravolte molto le cose. Anche se mi sono piaciuti. E' stata molto tribolata la produzione di Alien3. Perché si voleva in un primo momento far ritornare Ripley, Hicks, Newt e Bishop, sulla Terra. Che avrebbero trovata invasa dagli xenomorfi. Ma poi si è optato per l'Alien 3 che conosciamo. Morendo Ripley hanno dovuto per forza di cose clonarla in un futuro lontano per poter continuare films. Ma che continuo può dare una soluzione del genere? E' vero che nell'edizione speciale di Alien - Resurrection alla fine i superstiti arriavano sulla Terra e la trovano distrutta. Ma distrutta da cosa? Dagli xenomorfi? O da una guerra atomica? Solo questi presupposti possono dare la possibilità di un continuo. Ma per me era meglio continuare la storia di Aliens - Scontro finale. Nei fumetti sono tante le storie proposte come continuo di Aliens - Scontro finale. Ripley, Hicks, Newt e Bishop, ritornano sulla Terra invasa dagli xenomorfi. Combattono sulla Terra. Poi combattono nello spazio. Ma prima di queste storie ci sono quelle di Amanda Ripley, la figlia di Ellen Ripley. Che non è mai riuscita a rivedere. Tutto molto più accattivante. E se queste storie si fossero fatte nei films. Sarebbero state bellissime. Ma è stato boicottato anche il progetto di Neill Blomkamp che avrebbe voluto riprendere queste storie.

Per la serie prequel, mi è piaciuto molto Prometheus. Ma anche con Alien Covenant, si sono stravolte le cose. Mentre nei fumetti è tutto più accattivante per quanto riguarda anche questa parte della Storia di Alien. Insomma si è andati in una direzione che a me non piace molto. Alien Covenant ha fatto andare fuori della canonicità gli AVP. Un disastro completo.

CITAZIONE
Rimanendo sempre nell'ambito cinematografico trovo deleterio unire o cercare di unire in un secondo momento ciò che in un primo è nato come indipendente. Non per nulla mi auguro che un prossimo crossover eviti di rifarsi ai film precedenti e non per nulla ho detestato così fortemente certe idee che abbiamo rischiato di avere in The Predator. Come ho sempre detto, la cosa migliore è libera chiesa in libero stato, quindi 3 franchise distinti sebbene Black e la Fox abbiano sferrato delle picconate non indifferenti verso questa soluzione...

Va da sè che collegarvi i vari Blade Runner o La Cosa è un mero esercizio mentale. Per dire, alla luce dello script originale di Aliens in cui Bishop risulta essere un modello Cyberdyne allora potrei suggerire che Alien e Terminator condividano lo stesso universo... :lol:

Certe soluzioni per The Predator, sono contento anch'io che non l'abbiano attuate. Però lasciare le premesse per dei sequel, quelle ben vengano. Se la Disney vorrà proseguire i films di Alien, diventeranno stile Star Wars e stile Marvel. Mi auguro con una buona continuity. E films alternativi allo stesso tempo. E a me piace moltissimo così. Non perderà di qualità la saga di Alien. Ciò che è stato un capolavoro rimarrà sempre un capolavoro. Ma si aggiungeranno, nuovi imput. Se il tutto sarà fatto con intelligenza. E stoppare le polemiche e i boicottaggi vari.


CITAZIONE
Quanto ai tempi tra un capitolo e l'altro. E' innegabile vi siano state delle produzioni tribolate, ma i tempi sono abbastanza in linea con tutti i franchise nati in quell'epoca. Giusto per buttare qualche numero:

Mission Impossible 4-6-5-4-3
Terminator 7-12-6-6-4
Indiana Jones 3-5-19-13?
Die Hard 2-5-12-6
Jurassic Park 4-4-14-3
Robocop 3-3-21-6?

Per inciso: Robocop escluso, hanno incassato tutti quanti più di Alien e Predator, eppure i tempi sono questi qua. Detto ciò, ricordiamoci sempre che di Marvel ce n'è una e che le nostre due bestiole non sono Star Wars...bastano già produttori e registi che credono di avere tra le mani roba per farci 10 film consecutivi :lol:

Si è vero! Però se guardi la mia tabella per Alien e Predator si è battuto il record in quanto a distanza di anni da un film all'altro. Forse altro record può essere per Star Wars. Ma ora la produzione di films di Star Wars è più regolare.
Forse non si vuole che Alien diventi come Star Wars e la Marvel, perché si ha paura che Alien perda la sua fama. Ma se si usa abiltà. Si possono fare anche più di dieci films. C'è tanto di quel materiale da esporre se si volesse. Ma non si vuole. Perché prevalgono le polemiche e i boicottaggi.
 
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view post Posted on 12/1/2019, 11:17
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Grazie dei link, che trovo molto interessanti.

Per me che amo i fumetti e che vorrei che la saga di Alien fosse un insieme di più saghe.
 
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Hippo
view post Posted on 12/1/2019, 11:31




Dal mio punto di vista, non ci vedo nulla di male nell'unire Alien e Predator, più che l'universo Marvel, secondo me sarebbe da prendere come esempio il Monsterverse, quello credo sia un buon esempio di mitologia cinematografica in costruzione.

Il punto è muoversi con convinzione e senso logico, e allora si che ci si può avere qualcosa di piacevole e interessante.

Ma con Alien e Predator sorgono due domande: quando si prenderà quella direzione? E soprattutto, la voglia di intraprenderla c'è ?
 
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view post Posted on 12/1/2019, 12:44
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Un'altro boicottaggio al film Alien

CITAZIONE
Ridley Scott avrebbe voluto che il film si concludesse con la morte di Ripley. L'alieno si sarebbe quindi seduto ai comandi della navicella e avrebbe parlato alla Terra attraverso la voce dell'eroina. L'ipotesi fu bocciata dai produttori, che volevano un finale meno cupo.

https://it.wikipedia.org/wiki/Alien

Beh! Se questa notizia è vera. Poiché viene indicata senza fonte da Wikipedia. E' bene che questa scena sia stata cancellata. E' bene che l'Alien, risulti intelligente. Ma a livello animalesco. Non con un'intelligenza simile a quella umana. Ciò rende più giustizia alla spietatezza dell'Alien. Non offuscato da coscienza o da rimorsi.

Le difficoltà nella produzione di Alien 3. E' quello che avuto più difficoltà di tutti.

CITAZIONE
La nascita della sceneggiatura per il film Alien³ è stata lunga e travagliata. Nella trama originale Newt e il caporale Hicks erano i protagonisti assoluti del film, mentre il tenente Ellen Ripley rimaneva in criostasi. La trama prevedeva che un guasto ai motori costringesse l'astronave ad attraccare su una stazione orbitale russa dove venivano condotti degli esperimenti genetici sugli alien. Inoltre Newt, Ripley e Bishop si sarebbero salvati fuggendo a bordo di una navetta diretta verso la Terra, invasa nel frattempo dagli alien.

Walter Hill, David Giler e Gordon Carrol stesero qualche bozza di soggetto, affidando nel 1987 al famoso scrittore di fantascienza William Gibson la stesura della sceneggiatura. Lo sciopero degli sceneggiatori tuttavia bloccò tutto il progetto; malgrado la sceneggiatura fosse pronta, William Gibson tornò alla sua attività di romanziere.[3][4]

Subentrò allora Eric Red, sceneggiatore di The Hitcher - La lunga strada della paura (1986) e di Il buio si avvicina (1987), il quale affiancò l'allora esordiente Renny Harlin, regista che sarebbe in seguito divenuto famoso per 58 minuti per morire - Die Harder (Die Hard 2, 1990) e Cliffhanger - L'ultima sfida (1993). Red tuttavia ebbe dei contrasti con i produttori, mentre il regista non era soddisfatto di come stava procedendo la lavorazione del film: entrambi abbandonarono la produzione.

Fu la volta di David Twohy, che nel 2000 scriverà e dirigerà Pitch Black. Twohy, come Eric Red prima di lui, scrisse una sceneggiatura priva del personaggio di Ellen Ripley, mentre la Fox voleva assolutamente la presenza di Sigourney Weaver nel terzo episodio. Così, all'insaputa di Twohy, i produttori incaricarono Vincent Ward e John Fasano di scrivere una sceneggiatura con protagonista Ripley. Quando Twohy venne informato da un giornalista, si sentì tradito ed abbandonò la produzione, sebbene la Fox gli avesse assicurato che la sceneggiatura di Ward e Fasano fosse pensata per Alien 4.

Intanto John Fasano aveva abbandonato il progetto per dedicarsi alla sceneggiatura di Ancora 48 ore: Greg Pruss prese il suo posto. Nel frattempo nei Pinewood Studios di Londra i preparativi per il film erano iniziati, anche se non c'era ancora una sceneggiatura ufficiale. La Fox cominciò ad avere problemi con Vincent Ward: la sua visione del film era troppo costosa per essere realizzata. I dissapori portarono l'autore ad abbandonare il film, così come anche Greg Pruss (che comunque non lavorò più nel cinema).

David Fincher, che aveva solo esperienza di videoclip, venne assunto come regista, mentre Larry Ferguson, sceneggiatore di Beverly Hills Cop 2, mise le mani sulla sceneggiatura. Il lavoro di Ferguson lasciò delusi sia Fincher che la Weaver: tutto si fermò di nuovo.

Walter Hill e David Giler vennero chiamati d'urgenza per cercare di risollevare la situazione. Presero alcuni elementi della sceneggiatura di Twohy e li mischiarono con quella di Ward e Fasano. Il tutto passò per le mani di un nuovo sceneggiatore, Rex Pickett, che miscelò ulteriormente le varie sceneggiature. Alla fine il film venne girato con questa sceneggiatura spuria. Tuttavia nelle sale è uscita una versione abbondantemente tagliata del film, così che la storia è stata ulteriormente modificata, deludendo gli ammiratori. James Cameron è rimasto profondamente deluso da Alien³, affermando che i produttori di tale film hanno stravolto la storia tagliando fuori i personaggi che erano comparsi nel secondo episodio della saga.[5]

I crediti del film presentano Vincent Ward come ideatore della storia, Dan O'Bannon e Ronald Shusett come ideatori dei personaggi, Walter Hill, David Giler e Larry Ferguson come sceneggiatori. Stranamente non viene citato David Twohy, sebbene sia sua l'idea del pianeta trasformato in colonia penale.

Ho evidenziato quello che per me è stato il più grande boicottaggio. Cioè quello di escludere Hicks, Newt e Bishop. Voler riprendere ora questo arco narrativo ha più difficoltà. Essendo gli attori invecchiati. O bisognerebbe ringiovanirli con qualche trucco o bisognerebbe trovare nuovi attori.

CITAZIONE
Distribuzione
Solo nel 2003, a 10 anni dall'uscita nei cinema ed in occasione del cofanetto per l'home video Alien Quadrilogy, il film venne ripresentato al pubblico nella sua interezza, con le tante scene tagliate o cambiate rimesse insieme. Alcune delle scene hanno subito dei cambiamenti a livello estetico e stilistico: gli Stringifaccia[6] vengono mostrati in modo diverso dai precedenti film, uno di essi viene perfino trovato (alcune immagini si potevano vedere nei materiali pubblicitari dell'epoca), il primo Alien non viene fuori da un cane, ma da un bovino e la morte di Ripley presenta un'inquadratura più ravvicinata. In tutto sono 31 scene, 30 eliminate più un finale alternativo (nessuna nascita del queenbuster quando Ripley muore).

https://it.wikipedia.org/wiki/Alien%C2%B3
 
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view post Posted on 12/1/2019, 13:12

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Io non parlerei di boicottaggio in questi casi.

Quanto hai riportato circa Aliens rientra nelle normali logiche produttive. A non rientrarvi e a rendere davvero difficile la realizzazione del film era l'astio che circondava Cameron, ritenuto dalla troupe inglese un pivellino con manie di grandezza...del resto, ai tempi delle riprese, Terminator in UK non era ancora uscito. Oppure James Remar perennemente ubriaco che costrinse Cameron e produzione ad un recasting per Hicks...il che, considerando che si ripiegò su Biehn, fu un bene (e non è un gioco di parole :lol: )

Ma appunto, sono problemi, i boicottagi sono altra roba...

Stesso discorso per Alien3...in fase di scrittura e pre produzione i cambi di piano sono la normalità, poco o nulla è definito, del resto è lì che nasce il film. I problemi saltano fuori durante le riprese e la post produzione, con ritardi, intromissioni, set poco sereni ecc...
 
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