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Armamenti e dotazioni

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view post Posted on 13/9/2006, 16:02
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Principe dell'alveare

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Da Alien.it

Fucile d'assalto USCM M41-A

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Riepilogo Caratteristiche
Tipo di arma: Fucile automatico a impulsi con lanciagranate - Lunghezza: 69.5 cm., 84 cm. con calcio esteso - Volume di fuoco: 900 colpi/min. - Velocità di uscita proiettili: 840 metri/sec. - Gittata efficace: 500 metri - Gittata massima: 2100 metri - Munizioni: proiettili esplosivi M309 da 10mm. (99 colpi per caricatore) e granate da M40 HEAP 30mm. (4 granate in caricatore) - Alimentazione: batteria al litio (autonomia 10.000 colpi)
DESCRIZIONE
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L'M41-A è un fucile automatico a impulsi da 10mm., che è stato adottato come armamento standard personale per ogni marine coloniale. Il fucile ha una configurazione che comprende, al di sotto della canna principale, un lanciagranate a pompa da 30mm. Un calcio ripiegabile a molla permette di utilizare l'arma come carabina (con il calcio ripegato) oppure come un normale fucile, con il calcio aperto e l'arma appoggiata alla spalla, per avere una maggiore stabilità di tiro.
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La munizione standard è il proiettile M309 da 10mm X 24. I proiettili sono senza bossolo ed hanno una testa esplosiva in grado di perforare armature leggere. E' progettata per perforare armature personali, esplodendo subito dopo l'impatto per infliggere ingenti ferire e danni interni al corpo del bersaglio. Grazie all'efficienza di questa munizione, il proiettile è praticamente tutto costituito dalla testata esplosiva, rendendolo molto compatto. Il caricatore, situato davanti al grilletto (come nei vecchi M16), può contenere fino a 100 proiettili di tipo M309, immagazzinati in un convogliatore sagomato a 'N', che inserisce i colpi meccanicamente nell'otturatore. In condizioni d'uso difficili, nei caricatori vengono inseriti solo un massimo di 95 proiettili, in modo da ridurre la tendenza all'inceppamento del meccanismo di autocaricamento.
Il fucile utilizza un sistema di controllo elettronico per sparare controllato tramite il grilletto stesso. L'arma può essere utilizzata in modalità a sigolo colpo, semiautomatica (raffiche) o completamente automatica, a seconda della scelta operata sull'apposito selettore. La modalità automatica permette la maggiore rapidità di fuoco, fino a 1000 rpm (rounds per minute, colpi al minuto).
Un display LED è posto sul lato destro dell'arma, subito davanti al grilletto, e indica la quantità di proiettili rimasti nel caricatore.
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Il lanciagranate da 30mm posto sotto la canna del fucile utilizza un meccanismo a pompa per caricare le granate dal serbatoio da cinque colpi aiutando il meccanismo interno di inserimento. Una volta caricato il lanciagranate, esso può sparare le granate usando lo stesso grilletto del fucile: questo significa che la funzionalità normale del fucile è inibita finché il lanciagranate è attivato, anche se l'operatore può aggirare questa opzione posizionando lo switch di selezione completamente in basso. Il lanciagranate a volte viene caricato con gli M40 a frammentazione HEAP (High Explosive Armour Piercing, granate ad alto potenziale esplosivo per la perforazione di corazzature). Altri tipi di munizioni sono disponibili, come le granate al Fosforo Bianco Incendiarie, e quelle Fumogene con gas Esaclorina.
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Questo fucile è un'arma veramente affidabile; è completamente sigillato contro lo sporco e la corrosione, ed è semplice da smontare per la manutenzione. I componenti ottico-elettronici sono stati resi più resistenti agli EMP ed alle radiazioni, ed è perfettamente utilizzabile anche nel vuoto. Comunque, utilizzando quest'arma nello spazio, si deve tener conto che non è stabilizzata o ammortizzata a sufficienza per le operazioni di combattimento a gravità zero, e che quindi il suo rinculo può provocare lo spostamento dell'operatore.

Mitragliatore Intelligente USCM M56

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Riepilogo Caratteristiche
Tipo di arma: mitragliatore intelligente tattico di supporto da 10mm.- Lunghezza: 122 cm. - Peso: 17.82 kg. - Gittata effettiva: 1500 metri - Volume di fuoco: 1200 colpi/min. - Munizioni: proiettili senza bossolo M250 da 10mm. - Alimentazione: batteria DV9 (autonomia 50.000 colpi) - Componenti: imbracatura a microrete corazzata da combattimento con sgancio rapido, visore da elmetto (HMS), braccio idraulico stabilizzato, mitragliatore
DESCRIZIONE
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Il mitragliatore intelligente M56 è una delle armi automatiche pesanti standard di supporto alla squadra in dotazione ai Marines Coloniali. E' progettato per fornire un supporto pesante alle azioni di fanteria con un raggio massimo di 1500 metri. Il mitragliantore lungo ha dimostrato di essere un'arma affidabile in molti tipi di combattimento e in molte situazioni ambientali.
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Il mitragliatore è un Laser gas-dinamico da 5 KiloWatt, alimentato da una serie di batterie di tipo LMS (Liquid Metallic Suspension). Il laser stesso è emesso da una rapida scarica di un generatore monopolare che può produrre un impulso ad alta energia della durata di un centesimo di secondo nello spettro luminoso visibile.
Quando l'impulso laser colpisce il bersaglio, istantaneamente sprigiona un calore fortissimo, che provoca un'esplosione in grado di perforare armature leggere. La potenza del raggio è legata ad un certo numero di fattori, come le proprietà ablative del bersaglio e la composizione atmosferica, anche se quando è stata testata in condizioni atmosferiche estreme (con fumo o nuvole di particelle in sospensione) l'efficenza dell'arma non ha mostrato segni di degradamento nella potenza di fuoco.
L'operatore ha possibilità di regolare l'arma su più modalità di funzionamento; come il fucile a impulsi, può sparare brevi o lunghe raffiche, ma può giungere fino ad un massimo di 1200 ppm (pulse per minute, impulsi al minuto). Siccome l'arma è un'arma a raggio, l'operatore non ha nessun tipo di rinculo o spostamento dell'arma durante il fuoco. Però, i primi prototipi dell'M56 hanno avuto problemi con i lampi dalla bocca da fuoco, che causavano un surriscaldamento dell'aria circostante la canna, e conseguentemente un surriscaldamento del raggio in uscita. Oggi, però, tutti i modelli hanno incorporato un soppressore frangifiamma sulla bocca da fuoco, che però attenua solo una parte dell'effetto dei lampi.
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Durante i combattimenti, l'arma viene "indossata" dall'operatore. Egli indossa un'imbracatura a microrete corazzata da combattimento alla quale vengono attaccate le batterie d'alimentazione. L'arma è collegata all'armatura da un braccio microidraulico articolato che è stabilizzato da un giroscopio ed è auto-guidato. Il braccio è così in grado di muoversi liberamente in ogni direzione, permettendo di sparare sia in piedi, sia in posizione accucciata, sia in posizione sdraiata.
Il mitragliatore lungo M56 non è progettata come una normale arma da braccio. Il mitragliatore ha molte maniglie e impugnature bilanciate al posto del classico calcio. Essendo l'arma stabilizzata e agganciata sull'imbracatura dell'operatore, queste maniglie servono solo per puntare l'arma verso il bersaglio, e non per sostenerla.
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Una delle più notevoli caratteristiche del mitragliatore itelligente M56 è che ha un tracciatore di movimento (Motion Tracker) montato parallelamente alla canna, regolato per esaminare un area conica con un angolo di 30 gradi di fronte all'arma.
Quando quest'arma è regolata in modalità "intelligente", il sensore di puntamento si "aggancia" sul bersaglio più prioritario (impostato dall'operatore), ed il braccio idraulico punta automaticamente la canna dell'arma verso il bersaglio "agganciato". In effetti, l'operatore riesce quindi a sparare accuratamente anche con l'arma al fianco, senza avere la diretta visione del puntamento del mitragliatore.
Comunque, il mitragliatore può essere ingannato da bersagli multipli e/o bersagli amichevoli che possano rientrare nel cono del tracciatore di movimento. L'arma è progettata per essere utilizzata da un operatore ben addestrato che sia in grado di identificare e programmare correttamente i bersagli, per poter utilizzare al suo massimo le capacità "intelligenti" del mitragliatore. In effetti, l'arma è intelligente solo quanto lo è il suo operatore.

Armatura e sistema di puntamento per USCM M56

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Legenda:
1-Obiettivo della telecamera tattica (collegata con il modulo di comando nell'APC)
2-Monoculare con visore collegato con i sensori dell'arma
3-Connettore output
4-Microfono per collegamento audio con gli altri Marines e con il modulo di comando
5-Cavo di collegamento del sistema di comunicazione
6-Ganci per lo sganciamento rapido dell'intera imbragatura ("one-shot")
7-Piastra pettorale corazzata
8-Punto di aggancio del braccio dell'arma all'imbracatura
9-Imbottitura d'appoggio per l'anca
DESCRIZIONE
L'operatore di M56 indossa una speciale armatura corazzata che ha degli agganci speciali per ancorare il braccio idraulico "steady" dell'M56, e una cuffia per la testa che comprende una telecamera per la trasmissione dati visivi e sonori al modulo di comando, un visiore di puntamento monoculare ed un sistema di comunicazione audio con la squadra e col modulo di comando.
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Particolare dela telecamera e del braccio snodato del visore.
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Il set di visione/puntamento/comunicazione completo.
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Lanciafiamme USCM M249

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Riepilogo Caratteristiche:
Tipo di arma: Lanciafiamme leggero - Lunghezza: 88 cm. - Peso: 2.7 kg. - Combustibile: gel Naphtal compresso e pressurizzato - Gittata efficace: 30 metri -Durata massima vampata continua: 20 secondi
DESCRIZIONE
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L'M249 è un lanciafiamme leggero delle dimensioni di una normale carabina. E' progettato per essere utilizzato solamente in situazioni di combattimento ravvicinato, a livello di squadra o gruppo di lanciafiamme.
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L'arma utilizza il gel Napthal come base, ultra-denso e pressurizzato, che viene espulso dalla canna ed incendiato dalla fiamma che si trova davanti al foro di uscita. Il getto di gel incendiato ha un raggio di azione di 25 metri, ed una volta che il gel incendiato colpisce un bersaglio, gli si attacca tenacemente e continua a bruciare ancora per circa un minuto.
Il serbatoio del gel è molto piccolo ed è posto sotto l'arma stessa. Con un serbatoio standard, che contiene una riserva di gel sufficiente per 20 "vampate", il lanciafiamme M249 è considerata una delle più crudeli e violente armi nell'arsenale dei marines, ed è sempre stato utile in situazioni di combattimenti ravvicinati e in operazioni di sterminio di xenomorfi.
Comunque quest'arma, assieme al suo operatore, è una delle più impopolari, principalmente per la pericolosità del suo serbatoio di gel infiammabile compresso che è molto delicato e perciò soggetto a violente esplosioni quando viene colpito da schegge o proiettili di piccole armi da fuoco.

Pistola USCM M4A3

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Riepilogo Caratteristiche
Tipo di arma: Pistola automatica - Lunghezza: 21.6 cm. - Peso: 0.93 kg. - Munizioni: proiettili da 9mm. senza bordo - Gittata efficace: 50 metri - Gittata massima: 1500 metri - Velocità di uscita proiettili: 282 metri/sec. - Caricatore: 12 colpi o 20 con caricatore esteso
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DESCRIZIONE
L'M4A3 è stata la pistola d'ordinanza degli USMC negli ultimi 60 anni. E' una calibro 9mm automatica, con caricamento tramite il carrello superiore a rinculo. Le parti meccaniche sono in lega d'acciaio e la struttura è in lega metallica leggera. L'efficiacia di quest'arma è limitata a bersagli con armature leggere o privi di armatura, anche entro il suo raggio di azione ottimale (50 metri), mentre alla gittata massima (1500 metri) perde completamente di efficacia.
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Il caricatore standard, alloggiato nel calcio della pistola, può portare 12 colpi. Esiste un caricatore esteso con capacità di 20 colpi. I proiettili standard sono gli M901 Armor Piercing Hollow Point (APHP) (a testa cava per penetrazione e frammentazione).
Molti USMC optano per la variante calibro 0.45, che è sostanzialmente più potente siccome usa le munizioni 0.45 Automatic Colt Pistol (ACP) Armor Piercing (Redtip), dotati di un nucleo di acciaio al tungsteno, che vengono sparati a velocità subsonica, rendendoli in grado di penetrare una armatura di tipo M3 (quella in dotazione agli USMC) fino ad una distanza di 20 metri.
Sulla parte superiore della canna è presente un attacco universale per montare una lampada alogena ad alta intensità oppure un mirino laser.

Fucile a Pompa USCM

Riepilogo Caratteristiche
Tipo di arma: Fucile a pompa - Lunghezza: 90 cm. - Peso: 4.5 kg. - Munizioni: cartuccie da caccia a pallettoni da 16mm. - Gittata efficace: 10/15 metri - Gittata massima: 20 metri
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DESCRIZIONE
Dalla sua nascita il fucile a pompa ha subito molte complesse modifiche, fino al 1990 quando ha raggiunto la sua forma definitiva. Il fucile a pompa ha una lunghezza complessiva di circa 100/120 centimetri. Comunque, nella guerra del Vietnam, i soldati l'hanno modificato per renderlo lungo 80 centimetri (accorciando la canna ed eliminando il calcio) . Per essere usato nei combattimenti nella jungla, ha dimostrato di essere una delle più versatili armi utilizzate.
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Pur non essendo un'arma standard per i Marines Coloniali, il caporale Hicks lo ha ereditato dai suoi avi. Il fucile a pompa è veramente semplice da caricare: c'è una forcella di acciaio inossidabile posizionata sotto il fucile, fra il grilletto e l'impugnatura della pompa di caricamento. E' sufficiente infilare la cartuccia nella forcella, e spingerla all'interno, e la forcella si richiuderà. Possono essere infilate fino a tre cartuccie, più una in canna, che porta il totale a 4 colpi (alcune modifiche fatte su queste armi per poter contenere più di tre colpi. Qualche volta quattro o cinque cartuccie sono state caricate nel fucile).
Le munizioni solitamente sono delle cartuccie da caccia doppia o singola O, che sono costituite da decine di pallini di piombo, posti su uno stoppaccio, il quale a sua volta poggia sulla polvere da sparo. Quando viene premuto il grilletto, una scintilla accende la polvere da sparo e l'esplosione spara i pallini di piombo nella canna del fucile, da dove fuoriescono con una formazione a O (detta anche "rosata" o "a ampia rosa") che si espande progressivamente mentre avanza: per questo motivo il raggio di "efficacia" del colpo va da uno a dieci/quindici metri, dopo di che l'ampiezza della rosata di pallini è troppa per garantire efficacia offensiva. Ovviamente più sarà vicino il bersaglio, maggiore sarà il danno inflitto.
Il Fucile a Pompa e la sua custodia da portare a tracolla o sulla schiena.
Dopo aver sparato il colpo, l'operatore farà scorrere l'impugnatura della pompa verso di sé, facendo espellere dalla culatta la cartuccia vuota; riportando l'impugnatura in avanti in posizione normale verrà inserita nell'otturatore un'altra cartuccia di quelle precaricate nel fucile. Sia le canne del fucile che il grilletto sono fatti di acciaio temperato. L'impugnatura ed il calcio (quando presente) sono di plastica o di legno rinforzato ed impermeabilizzato per evitare rotture o assorbimenti di umidità. Il fucile è immerso in una soluzione chimica che aiuta a prevenire la ruggine: viene tenuto in questa soluzione per circa 45 minuti/un'ora per farla assorbire dai pori dell'acciaio. Una volta tolto dalla soluzione, il fucile viene ripulito e lucidato.
Per effettuare la pulizia del fucile, bisogna smontare e pulire ogni singolo componente, avendo cura di coprire ogni pezzo metallico con un leggero strato di olio per armi, che aiuta anche a prevenire la ruggine.

Cannoncino automatico USCM UA 571-C "Sentry"

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Riepilogo Caratteristiche
Tipo di arma: Cannoncino automatico intelligente da difesa - Lunghezza: 90 cm. - Peso: 19.6 kg. - Munizioni: proiettili M250 10mm X 28 HEAP (500 colpi per caricatore), oppure un Laser da 10 kW, oppure granate da 40mm. - Volume di fuoco: 1100 colpi/min. - Sensori di puntamento automatico: infrarossi, ottico, ultravioletti, sensore di movimento, ultrasuoni, scanner laser
DESCRIZIONE
L'UA 571-C, denominato "Sentry", ossia Sentinella, è un'arma portatile automatica per sistemi di difesa che è correntemente utilizzata dai Marines Coloniali. Una Sentinella pesa 19.6 kilogrammi e può essere montata in meno di 90 secondi. I componenti della Sentinella consistono in un piccolo treppiede chiudibile d'appoggio, il blocco delle batterie, il blocco otturatore-canna, l'unità elettronica dei sensori ed un caricatore a tamburo da 500 colpi. Un apparato di comunicazione a microonde connette l'arma alla console di comando. Una volta posizionata l'arma nel posto desiderato, l'arma può essere configurata per ruotare a 360 gradi sul treppiede, anche se il suo campo di azione può essere linitato dalla configurazione del terreno o del teatro di combattimento ed il suo utilizzo ideale è in corridoi, stretti passaggi, valli e comunque situazioni in cui l'arma possa concentrare il suo fuoco su bersagli provenienti da un fronte ristretto.
L'UA 571-C ha una mitragliatrice che utilizza i proiettili di tipo M250 10mm X 28 HEAP (High Explosive Armour Piercing), che è un tipo di munizione non standard molto versatile che è progettata specificamente per abbattere qualsiasi bersaglio inclusi veicoli con corazzatura leggera. L'arma ha una velocità di fuoco di 1100 rpm (rounds per minute, colpi al minuto) ed è raffreddata ad aria da un dispositivo automatico che, in caso di surriscaldamento, impedisce il caricamento di ulteriori colpi nell'otturatore sino a che l'arma non abbia ripristinato la corretta temperatura di funzionamento.
L'unità dei sensori è montata sopra la canna ed è allineata per coprire un'area conica di 60 gradi davanti all'arma. Il complesso dei sensori consiste in:
-un rilevatore (raffreddato) di infrarossi nella banda da 3 a 5 um e da 8 a 13 um.
-un rilevatore ottico per lo spettro visibile
-un rilevatore di ultravioletti
-un rilevatore di movimento ad ultrasuoni
-uno scanner laser
Se il profilo visivo o termico dei bersagli è conosciuto, l'arma può essere configurata per cercare tali bersagli, usando i sensori a infrarossi ed a ultra-violetti per identificarli. Qualche volta, il sistema viene configurato in modalità multi-spettro, in modo che il software delle Sentinelle possa effettuare un controllo incrociato dei dati provenienti da tutti i suoi sensori per avere un profilo preciso del bersaglio. Se una Sentinella viene configurata in modalità "auto-remota" (auto-remote), essa "interrogherà" tutti i bersagli che si muovano nell'area dei suoi sensori alla ricerca di un segnale IFF (Identification Friend or Foe, identificatore di amico o nemico).
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Tutti i membri dei Marines Coloniali e tutti i loro veicoli hanno un trasmettitore IFF nell'equipaggiamento standard, che risponde automaticamente con un codice (inviato tramite microonde) quando viene interrogato da una Sentinella in modalità auto-remota. Se la Sentinella riconosce il codice inviatole in risposta come valido, allora il bersaglio verrà identificato come "amico", e quindi non gli sparerà. In caso di codice non valido, o di mancata risposta, il bersaglio verrà indentificato come "Nemico", e la Sentinella aprirà il fuoco contro di esso. Se il sistema viene configurato in modalità "manuale" (manual override) o "semi-automatica" (semi-automatic), il segnale IFF in risposta (o la mancanza di esso) viene re-inviato alla console di comando remota, dove l'operatore può decidere se aprire il fuoco oppure no.
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Quando l'arma apre il fuoco, i servomotori automatici montati nel treppiede di sostegno muovono l'arma per seguire gli spostamenti del bersaglio designato. Il numero di colpi sparati verso ogni bersaglio dipendono dal profilo del bersaglio stesso (umano, veicolo, xenomorfo, etc.) in maniera tale che le munizioni vengano utilizzate in maniera razionale e senza sprechi.
Esistono anche altri modelli di Sentinella, tra cui uno che utilizza, al posto della mitragliatrice, un Laser da 10 Kilowatt, ed un altro che utilizza un lanciagranate da 40mm automatico.

Rilevatore di Movimento USCM

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Riepilogo Caratteristiche
Tipo di attrezzatura: rilevatore di movimento - Raggio di azione max all'aperto: 1000 - Raggio di azione in ambienti chiusi/ambiente urbano: 20/30 metri - Sistema di rilevamento: raggi ultrasonici ad alta energia analizzati da un sistema Doppler
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DESCRIZIONE
Il rilevatore di movimento è un'apparecchio a sensori che permette di visualizzare su un display la posizione e la distanza di oggetti in movimento, coprendo a 360o l'area circostante.
Sul visore del rilevatore viene visualizzata una scala di distanze e posizioni, ed i bersagli vengono rappresentati come punti blu luminoso; di ogni bersaglio il tracciatore può fornire distanza ed angolo rispetto all'operatore, mentre la direzione di movimento viene rilevata visivamente dell'operatore stesso (che può vedere il punto blu muoversi sul visore).
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Questi rilevatori vengono utilizzati per operazioni di sorveglianza, grazie anche alla loro capacità di rilevare i movimenti di bersagli delle dimensioni di piccoli animali in un raggio di 1000 metri. Questa portata si intende all'aperto e senza ostacoli alla rilevazione: infatti, nonostante il rilevatore di movimento possa "vedere" anche attraverso gli ostacoli (edifici, paratie metalliche, veicoli, ostacoli naturali), il suo raggio d'azione viene ridotto drasticamente in caso di forti ostacoli alla sua visione, come in un'area cittadina o all'interno di un'edificio con molte paratie metalliche, dove il raggio di azione scende a 20-30 metri.
Esistono due versioni portatili del Rilevatore di Movimento. La prima versione è meno potente ma collegabile direttamente alle armi dei Marines Coloniali (come la mitragliatrice intelligente M56 o i cannoncini automatici UA 571-C Sentry). La seconda consiste in un apparecchiatura a sé stante, programmabile e con anelli di aggancio per la tracolla o direttamente sulle bardature delle corazze da combattimento.
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Nell'uso militare, il Rilevatore di Movimento ha mostrato alcuni difetti rilevanti:
1-Emette, ogni secondo, centinaia di raggi ultrasonici ad alta energia. Queste emissioni possono essere rilevate da stazioni di ascolto nemiche appositamente attrezzate ed essere quindi utilizzate dal nemico per guidare il suo fuoco.
2-Sono calibrati in maniera tale da ignorare dei movimenti molto piccoli o molto lenti, come quelli degli insetti, o delle foglie al vento, e così via. Questo significa che un oggetto che si muova molto lentamente può infiltrarsi in un'area sorvegliata dai rilevatori di movimento senza essere segnalato.
3-Sono suscettibili ad essere ingannati o "sovraccaricati" da emettitori di segnali ultrasonici molto potenti o da falsi bersagli in movimento (i cosiddetti "jumping jack").
4-Utilizzano un sistema doppler per identificare il movimento e quindi il bersaglio, quindi qualsiasi oggetto che attraversi l'area analizzata dal tracciatore rimenendo sempre alla stessa distanza da esso, invece che allontanarsi o avvicinarsi ad esso, è praticamente impossibile da rilevare.
Nonostante questi difetti tecnici intrinsechi del sistema, i comandanti continuano a preferire i rilevatori di movimento invece di altri sistemi di sorveglianza, come gli infrarossi, i radar al laser ed altri ancora. Inoltre, per il caso particolare degli Alien, il rilevatore di movimento è l'unico sistema valido, in quanto gli Alien sono animali a sangue freddo, e quindi non rilevabili con gli infrarossi

Armatura leggera da combattimento USCM M3

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Riepilogo Caratteristiche
Tipo di equipaggiamento: Armatura leggera da combattimento per ambienti terraformati e condizioni atmosferiche non critiche.
DESCRIZIONE
L'armatura leggera da combattimento M3, in dotazione agli USCM, è progettata per fornire al soldato una adeguata protezione in combattimento, senza andare a discapito della sua mobilità. Uno dei punti di forza di questo equipaggiamento è infatti la relativa leggerezza dei suoi componenti ed il fatto che essi non ostacolano in alcun modo i movimenti di chi la indossa. Inoltre i materiali di cui è costituita garantiscono un buon riparo delle parti vitali del soldato dalle armi bianche e da una buona parte delle normali armi leggere a proiettili.
L'armatura è dotata di un sistema di telecomunicazione audio/video che permette al soldato di tenere i contatti con tutti gli altri soldati della squadra e, contemporaneamente, col Centro di Comando (sull'APC o sulla nave madre). L'armatura trasmette inoltre costantemente i parametri medici del soldato (pulsazioni cardiache, respirazione, etc.) ai monitor del Centro di Comando.
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Chiaramente l'armatura M3 non offre alcun riparo né al vuoto dello spazio né a condizioni climatiche particolarmente avverse, per cui viene utilizzata solo in ambienti con atmosfera respirabile e con climi tollerabili.

Corpetto Corazzato USCM M3

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Riepilogo Caratteristiche
Tipo di equipaggiamento: Corpetto corazzato da combattimento - Materiale: strato esterno in lega ultraleggera di titanio-alluminio, strato intermedio in resina al carburo di Boro, strato interno in fibre al cabonio e grafite - Imbottitura: intreccio di tessuto Venlar da 1500 fibre/pollice
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DESCRIZIONE
Il Corpetto Corazzato dell'armatura M3 è costruito con una struttura multistrato che le conferisce una notevole resistenza agli impatti di armi bianche e da fuoco, pur mantenendo un peso contenuto. Lo strato esterno è in legaultraleggera di titanio-alluminio (verniciata poi con i colori mimetici USMC); questo strato conferisce resistenza all'impatto. Lo strato intermedio è in resina al carburo di boro, e funge da dissipatore di energia cinetica e quindi da "ammortizzatore" per i colpi subìti. Lo strato interno è in fibre di carbonio e grafite, e conferisce elasticità e resistenza alla struttura. L'imbottitura interna è in tessuto Venlar ad alta densità.
Il corpetto completo è composto da varie parti, unite fra loro da snodi che permettono la massima mobilità al soldato: il busto (parte frontale e parte posteriore), le spalliere ed i paraspalle, la copertura agiuntiva per parte ventrale e bassoventre, la copertura aggiuntiva posteriore per la parte terminale della colonna vertebrale. Sulla parte anteriore delle spalliere sono presenti i ganci rapidi per il fissaggio della bandoliera, mentre sulla schiena (parte in alto a sinistra) c'è la staffa di fissaggio per la lampada alogena, più altre staffe aggiuntive per altri equipaggiamenti.
Una volta indossato, la parte frontale e quella posteriore del corpetto vengono fissate fra loro tramite quattro ganci ad aggancio/sgancio rapido in fibra plastica (due per lato), e regolabili tramite cinghie in tessuto nylon.
Va a completare l'armatura la parte aggiuntiva anteriore (che va indossata prima di infilare il corpetto), che ha una parte superiore imbottita per un ulteriore riparo dai colpi dello stomaco e del ventre, ed una parte bassa e snodata, anch'essa corazzata come il corpetto, che va a riparare il basso-ventre e la parte dei genitali del soldato. Viene fissata tramite una cinghia con gancio rapido attorno alla vita, ed una che passa fra le gambe e si allaccia sulla parte posteriore.
Le armature vengono spesso "personalizzate" dai soldati, dipingendovi sopra teschi, cuori infranti o trapassati da freccie e pugnali, simboli e scritte ironiche, come su quella di Hudson: "Content under pressure - dont' perforate" ("Contenuto sotto pressione - non forare"), o ancora, su quella di Vasquez, "El Riesgo siempre vive" ("Il rischio è sempre presente").

Lampada Alogena da Combattimento USCM

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Riepilogo Caratteristiche
Tipo di equipaggiamento: Lampada alogena ricaricabile ad alta intensità per armatura USCM M3 e per uso stand-alone - Massima distanza di illuminazione: 200 metri - Autonomia batteria: 6 ore (1 ora per versione con motore di puntamento)
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DESCRIZIONE
Questa lampada alogena ad alta intensità fa parte della dotazione standard degli USCM. E' stata progettata esplicitamente per l'aggancio all'armatura leggera M3, in modo tale che la sorgente luminosa sporga sopra la spalla sinistra del Marines. In caso di necessità, la lampada completa può essere sganciata dall'armatura e utilizzata a mano tramite l'apposita maniglia incorporata. Il braccio che sorregge la lampada vera e propria è orientabile manualmente nella direzione più opportuna.
L'accensione e lo spegnimento della lampada sono comandati da un'interruttore posizionato sul lato sinistro della sorgente luminosa. Il lato frontale della stessa è protetto da un vetro temprato ad alta resistenza.
La lampada è alimentata da una batteria interna che le conferisce un'autonomia di 6 ore di utilizzo, e può essere ricaricata collegandola ad una presa standard USCM, oppure può essere facilmente estrata e rimpiazzata con un'altra di riserva.
Il raggio utile di illuminazione è di 200 metri, e questa lampada viene utilizata in operazioni di combattimento in ambienti privi di illuminazione.
Ne esiste una seconda versione che incorpora un motorino sul braccio che sorregge la lampada, che le permette di orientare il fascio luminoso autometicamente nella direzione in cui è voltato il fronte dell'elmetto del Marines, ma l'uso di questo dispositivo fa calare drasticamente l'autonomia della batteria da sei ore ad una sola ora, oltre ad aumentare il peso dell'attrezzatura, motivi per cui gli USCM di solito preferiscono la versione non motorizzata.

Gambali e Stivali Anfibi USCM M3
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Riepilogo Caratteristiche
Tipo di equipaggiamento: Gambali protettivi in lega ultraleggera titanio-alluminio e stivaletti anfibi da combattimento.
DESCRIZIONE
La parte inferiore dele gambe del soldato è protetta da due gambali che coprono il ginocchio (solo la parte frontale) e che poi avvolgono completamente lo stinco ed il polpaccio, fino a sovrapporsi alla parte alta degli stivaletti anfibi. I gambali sono, come l'elmetto ed il corpetto, in lega ultraleggera di titanio-alluninio, per garantire allo stesso tempo leggerezza e robustezza; alcune parti interne sono imbottite per un maggiore comfort.
I gambali hanno un sistema di allacciatura costituito da tre ganci in fibra plastica a innesto/sgancio rapido.
Lo stivaletto è naturalmente anfibio, con le parti esposte (punta e tallone) in fibra plastica ad alta resistenza e con la parte di allacciatura e la parte laterale del piede in tessuto; internamente sono rivestiti con un materiale anti-acqua traspirante e una leggera imbottitura. La suola è in materiale plastico ad alta resistenza. Le parti in tessuto della calzatura, che le conferiscono alta flessibilità, che sono naturalmente le più vulnerabili ai corpi contundenti, vengono poi coperte dai gambali. La flessibilità e leggerezza dello stivaletto, unitamente alla resistenza e all'impermeabilità, ne fanno la calzatura ideale nei combattimenti in condizioni ambientali non eccessivamente ostili.

USCM M-94 Marking Flares (segnalatori luminosi)

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Riepilogo Caratteristiche
Tipo di equipaggiamento: "Marking Flare" - segnalatore luminoso a incandescenza, impermeabili - Dimensioni: 12 cm. lunghezza x 1 cm diametro - Peso: 200 grammi - Innesco: manuale a sfregamento, posto sulla testa del flare - Durata di accensione del flare: 10 minuti. - Intensità Luminosa: 5.000 Candele (Decimali.bd) - Confezionati in pacchetti da 5 flare da 0,45 Kg.
DESCRIZIONE
Il Marking Flare (segnalatore luminoso) M-94 è un equipaggiamento in dotazione standard agli USCM, e viene utilizzato per lasciare una traccia e/o rischiarare il cammino in ambienti privi di illuminazione.
Ha pressappoco le dimensioni di una sigaretta (12 centimetri di lunghezza e 1 centimetro di diametro); ad una estremità vi è una sostanza che, tramite sfregamento su superficie ruvida, costituisce l'innesco del flare (come nei fiammiferi lo zolfo). La testa di innesco è naturalmente impermeabilizzata per rendere l'innesco del flare resistente alle avverse condizioni meteorologiche in cui spesso si trovano gli USCM.
Una volta acceso, il flare non può più essere spento, e la sostanza combustibile contenuta in esso sprigionerà una fiamma bianco-rosata di circa 15 cm. di lunghezza, di alta e costante intensità luminosa, per circa 10 minuti.

Elmetto Tattico e sistema Telecomunicazione USCM M3

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Riepilogo Caratteristiche
Tipo di equipaggiamento: Elmetto Protettivo in lega ultraleggera titanio-alluminio con Sistema di Telecomunicazione Audio/video Integrato.
DESCRIZIONE
L'Elmetto Tattico in dotazione conl'Armatura M3 è studiato per offrire un'ottima protezione della testa del soldato (a parte il viso, che rimane scoperto). E' dotato infatti di un paraorecchie corazzato e di una protezione per la nuca ed il collo, entrambi imbottiti e completamente snodati per adattarsi alla posizione della testa e non intralciare i movimenti. L'elmetto è in lega ultraleggera titanio-alluminio, e dipinto con il pattern mimetico classico USCM. L'elmetto non viene indossato dagli operatori di M56, che hanno il loro sisema di telecomunicazione privo di elmetto.
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Nell'elmetto è presente una radiotrasmittente a frequenza variabile (così ogni squadra può avere una frequenza separata). Nel paraorecchie è presente la cuffia audio che permette di ascoltare le comunicazioni che arrivano dal Centro di Comando Mobile sull'APC e dagli altri componenti della squadra, e è fissato anche il microfono (montato su un'astina flessibile e regolabile) che permette al soldato di parlare con i suoi compagni.
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L'Ufficiale nel Centro di Comando Mobile ed eventualmente i suoi collaboratori indossano inoltre un sistema di cuffia/microfono per comunicare ed impartire gli ordini ai soldati.
La trasmissione audio/video fra i soldati e col Centro di Comando Mobile avviene via onde radio, per cui il raggio massimo di comunicazione, che all'apero è molto vasto, si riduce drasticamente (fino a venire annullato completamente) quando i soldati si trovano in ambienti chiusi con strutture blidate, e/o con forti presenze metalliche, e/o con apparecchiature elettroniche le cui emissioni di onde elettromagnetiche possono disturbare le onde radio.

Bandoliera USCM M3

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DESCRIZIONE
Oltre al fucile, c'è una quantità di altro materiale ed armi che un USMC si porta dietro in missione: le munizioni (proiettili e granate), la pistola d'ordinanza, il saldatore portatile ME3, i medikit d'emergenza, le razioni di emergenza, il coltello da combattimento corpo a corpo, etc.
Tutto questo materiale viene fissato alla bandoliera, che ha delle giberne per munizioni, medikit e razioni di emergenza, otto asole di tessuto sulle bretelle per alloggiare le granate, un aggiancio sulla bretella sinistra per il coltello, agganci laterali per pistola e per rilevatore di movimento portatile, moschettoni vari.
La bandoliera viene fissata in vita da un gancio in resina plastica ad aggancio/sgancio rapido, e poi le bretelle vengono fissate (sempre tramite i ganci rapidi) agli appostiti alloggiamenti presenti sulla parte anteriore dei coprispalle del corpetto corazzato.

Saldatore Portatile USCM ME3

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Riepilogo Caratteristiche
Tipo di attrezzatura: saldatore portatile - Tipo di fusione: getto di plasma - Durata combustibile: 80 secondi in presenza di ossigeno nell'aria, 15 secondi in sua assenza - Peso: 0,3 Kg - Lunghezza max: 25 centimetri
DESCRIZIONE
Il saldatore portatile ME3 parte dell'equipaggiamento standard di ogni USMC da più di 40 anni. Con l'estensione delle operazioni di combattimento in ambito urbano e in ambienti chiusi, questo strumento si è rivelato utile (quando non indispensabile) come supporto alle necessità di mobilità o di difesa degli USCM.
L'ME3 utilizza un sottile raggio di plasma incandescente per tagliare o per fondere rapidamente pressoché qualsiasi tipo di lega metallica o sintetico-plastica.
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Il combustibile è contenuto in una cartuccia sostituibile, alloggiata nell'impugnatura. Il comburente (ossia l'agente chimico che reagisce col combustibile per facilitare o permettere la combustione) è solitamente l'ossigeno presente nell'aria, ma in assenza di atmosfera (o di ossigeno in essa) l'ME3 può comunque funzionare, ma necessiterà di una maggiore quantità di combustibile. Con l'uso in presenza di ossigeno nell'aria una cartuccia dura (con erogazione ottimale) circa 80 secondi, mentre in assenza di ossigeno nell'aria non dura più di 15 secondi

USCM ELU - Emergency Location Unit

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Riepilogo Caratteristiche
Tipo di attrezzatura: localizzatore di segnale - Raggio di azione max all'aperto/ambienti chiusi/ambiente urbano: 999 metri - Sistema di rilevamento: microonde radio - Alimentazione: microbatterie al litio
DESCRIZIONE
Al contrario del Rilevatore di Movimento, che rileva gli oggetti in movimento effettuando una scansione ambientale, questo rilevatore ricerca una specifica fonte di segnale, costituita da un trasmettitore da polso che emette microonde radio ad altissima frequenza (nella foto a sinistra, il trasmettitore al polso di Ripley).
Sul lato è presente un display a tre cifre che indica la distanza dell'ELU dal trasmettitore. La distanza massima rilevabile ELU/trasmettitore è di 999 metri, e non risente, al contrario del Rilevatore di Movimento, di ostacoli come i muri, le paratie, etc.
Oltre al display è munito di un altoparlante che emette un segnale acustico con cadenza tanto più accelerata quanto vicino si trova il trasmettitore, e che varia di intensità a seconda della direzione in cui è puntato l'ELU in relazione alla posizione del trasmettitore.
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Sia l'ELU che il trasmettitore da polso sono alimentati da una batteria ricaricabile al litio contenuta nell'impugnatura, con un'autonomia di 3 anni: in caso di emergenza l'ELU ha un connettore per essere alimentato dalla batteria contenuta nelle armature dei Marines Coloniali.
Grazie alle sue ridotte dimensioni, al peso ed al minimo ingombro, è stata la prima scelta di dotazione standard per tutti i membri dell' USCM.

Edited by yauntja - 25/10/2006, 00:52
 
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view post Posted on 8/3/2007, 13:33
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Principe dell'alveare

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Fucile d'assalto USCM M41-A

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view post Posted on 28/6/2007, 10:30
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Principe dell'alveare

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Da Projecto Yautja :

Corpetto Corazzato USCM M3
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Armatura e sistema di puntamento per USCM M56
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Pugnale da combattimento
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Pistola M-4A4
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Shot at 2007-06-28

Fucile a pompa
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Fucile d'assalto M 68
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Fucile d'assalto M-41A
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Mitragliatore intelligente M-56A2
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Lanciafiamme M-240A
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Fucile di precisione M42A1
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Lanciagranate M38C/M-92
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Minigun M-90/M214
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Cannone d'assalto M64
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Cannone sonico PM101A
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Lanciamissili M5 RPG/M6B RPG
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Bazooka M78 PIG
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Sdar M83A2
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Queen appena pui riesci a tradurre ? (percorso HUMAN/ARMAMENTO)
 
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view post Posted on 28/6/2007, 11:00
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PRESCELTO DELLA STIRPE

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mamma mia...cosa vedono i miei occhi...certo qui non stiamo allo stesso livello di tecnologia degli yautja ma......tanto di cappello!

ma l'M56 è stato prodotto anche nella realtà ?

io sapevo che ci fosse un cingolo che avesse questo denominativo,ma a li vello di armi da fuoco non mi viene in mente :hmmsm6.gif:
 
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view post Posted on 28/6/2007, 11:04
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Il mitragliatore intelligente M-56 è una modifica di un Mitra tedesco di cui non ricordo il nome montato a una Steadycam, il peso è controbilanciato dal pettorale e dai rinforzi sulla schiena.
 
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view post Posted on 28/6/2007, 11:47
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FAVORITO DELLA RAZZA

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Ma l'M90 minigun è il fucile Gatling?
 
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view post Posted on 28/6/2007, 11:55
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Si :m3ke9.gif:
 
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angelodragon83
view post Posted on 12/10/2007, 15:21




sono nuovo di questo forum un grade saluto a tutti gli appassionati


le armi sono vere, e sono state camuffate, sparavano davvero e a salve

m56 = MG42 con l'aggiunta di pezzi di una kavasaki 450 (il grilletto era la leva della frizione della moto e il manico anteriore era l'acceleratore della moto stessa)

m4a3 = una hencler e kock vp70, con componenti di plastica sulla canna

m41-a = mitra thompson (seconda guerra mondiale esercito americano), il lancia granate era uno vero da 30 mm tagliato che sparava invece di 5 razzi solo 3

fonti ufficiali reperite sul dvd aggiuntivo del film, nel cofanetto alien quadrilogia

m41-a è molto famoso anche nella softair (fucili elettrici che sparano pallini di plastica, sport nazionale) basta acquistare una riproduzione marui dell'm16 e potete trasformarlo nel mitico fucile ad impulsi con un semplice kit aggiuntivo, di componenti di plastica e di metallo.

cordialissimo saluto a tutti
 
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Johner
view post Posted on 12/10/2007, 18:47




lancia fiamme rulla! :54xv2.gif: :iconjam2hp3.gif:
 
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Dad0
view post Posted on 17/11/2007, 14:13




mi tengo la mia ar70/90 e la minimi
 
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Tychus_Findlay
view post Posted on 20/12/2007, 16:49




CITAZIONE ('CHEZ' @ 28/6/2007, 11:00)
mamma mia...cosa vedono i miei occhi...certo qui non stiamo allo stesso livello di tecnologia degli yautja ma......tanto di cappello!

ma l'M56 è stato prodotto anche nella realtà ?

io sapevo che ci fosse un cingolo che avesse questo denominativo,ma a li vello di armi da fuoco non mi viene in mente :hmmsm6.gif:

nono, e invece credo proprio che ci siamo eccome(se non oltre)
dalla versione con le scene tagliate di Aliens Hudson mentre è nella dropship descrive l'm41 come: Phase Plasma Pulse Rifle (molto simile a quello dei predator dunque)
l'm56 a2 lo definisce invece come: Independently targeting particle-beam phalanx
il sito da cui sono state prese le descrizioni delle armi lo conosco, e ne spara di baggianate... :giljotiinidv9.gif:
 
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view post Posted on 21/12/2007, 14:43
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Alien el octavo pasajero

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se te ne intendi potresti dirci cortesemente quali sono le informazioni sbagliate?
 
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view post Posted on 21/12/2007, 17:17
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Principe dell'alveare

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CITAZIONE
nono, e invece credo proprio che ci siamo eccome(se non oltre)

Si certo...ma parliamo di alieni che possiedono astronavi completamente invisibili in grado di perforare un pianeta con un raggio laser se solo volessero, sono molto avanzati i marines ok, ma non esageriamo...contiamo anche che i Predator si sono imposti volontariamente un involuzione tecnologica
CITAZIONE
dalla versione con le scene tagliate di Aliens Hudson mentre è nella dropship descrive l'm41 come: Phase Plasma Pulse Rifle (molto simile a quello dei predator dunque)

Conosco quella scena, ma non mi pare di aver mai visto (nemmeno nei videogiochi) usare il fucile a impulsi come un arma al plasma, forse è per quello che la scena è stata cancellata
 
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Tychus_Findlay
view post Posted on 22/12/2007, 10:29




CITAZIONE (alien_queen @ 21/12/2007, 14:43)
se te ne intendi potresti dirci cortesemente quali sono le informazioni sbagliate?

vi cito la prima baggianata che mi è saltata all'occhio (questa era riguardo l'm41):
(Questo fucile è un'arma veramente affidabile; è completamente sigillato contro lo sporco e la corrosione, ed è semplice da smontare per la manutenzione. I componenti ottico-elettronici sono stati resi più resistenti agli EMP ed alle radiazioni, ed è perfettamente utilizzabile anche nel vuoto. Comunque, utilizzando quest'arma nello spazio, si deve tener conto che non è stabilizzata o ammortizzata a sufficienza per le operazioni di combattimento a gravità zero, e che quindi il suo rinculo può provocare lo spostamento dell'operatore).
allora, innanzitutto le armi dei marines non dovrebbero essere armi da fuoco in teoria perchè:
a) nello spazio un'arma da fuoco dovrebbe portarsi dietro il comburente nei proiettili altrimenti la polvere da sparo non si incendierebbe e non sprigionerebbe il gas che dovrebbe far uscire il proiettile, b)un'arma da fuoco DEVE per forza avere il bossolo e NON può sparare plasma c) la velocità di uscite del proiettile indicata per l'M41 è la stessa di un m16 e il che renderebbe il fucile inadatto perfino a forare un semplice kevlar! ma che fra due secoli per caso i soldati vanno in giro nudi a cogliere margheritine?
L'unico fucile in teoria che può fare tutto quello descritto nel film è o un fucile a induzione elettromagnetica lineare (coilgun) oppure una railgun.
quì vi posto una spiegazione di un ragazzo che lo ha spiegato molto chiaramente su un forum:
"Dunque, il "cannone elettromagnetico" è noto in ambiente tecnico con il nome "rail gun".

Il principio su cui si basa è quello dell'induzione elettromagnetica.

Il proiettile è in materiale metallico (solitamente tungsteno) ed esso viene sottoposto a un campo elettromagnetico affinchè si carichi positivamente o negativamente.

A quel punto la slitta in cui si trova viene attraversata da una corrente e caricata progressivamente in maniera da sfruttare il principio di attrazione tra cariche opposte e di repulsione tra cariche uguale, e cos' il proiettile viene "spinto" e accelerato lungo la slitta e pertanto sparato fuori.

Questa tecnologia è studiata da anni (all'inizio per applicazioni spaziali) ed attualmente si è in grado di accelerare un proiettile del diametro di 90 mm e pesante fino a 2 kg, in tungsteno, utilizzando una slitta lunga sei metri, a velocità di 3-4 km/sec.

Si tratta di una potenza impressionante: un proiettile del genere ha una forza cinetica enorme, potrebbe distruggere senza problemi qualsiasi bersaglio, compreso un carro armato.

I vantaggi rispetto a un sistema tradizionale (cannone) è che ovviamente non c'è carica esplosiva nè occorrono canne che debbano resistere a pressioni elevate.
Proprio le pressioni elevate costituiscono un limite fisico al cannone tradizionale, che non può andare oltre certe prestazioni (ormai raggiunte dalla tecnologia attuale).
In prospettiva quindi si può realizzare un cannone efficiente e più potente di qualsiasi cannone tradizionale, meccanicamente meno laborioso e molto meno costoso.

Di contro c'è da risolvere i problemi legati alla produzione dell'energia necessaria per l'impulso elettromagnetico, alla generazione di altissime temperature, alla rapida usura dei binari della slitta.

Per il proiettile in sè, le alte temperature (che possono anche arrivare ai 10.000 gradi che hai citato, anche se i sistemi su cui si lavora puntano su temperature nell'ordine dei 3000) non sono un problema.
Un proiettile di tungsteno ha un punto di fusione oltre i 3000 gradi, ma anche se fonde, comunque il plasma fuso è scagliato come un proiettile e il risultato finale all'impatto non cambia (ma i proiettili sarebbero progettati affinchè si fonda solo il mantello esterno, lasciando intatto il nucleo)"
:iconridpc1.gif: e perchè, quando il sito si mette a descrivere la pistola m4a3, una vecchissima colt del 1911 cercando di farcela passare per un'arma fantascientifica. Pure quì di baggianate ne spara:"Il caricatore standard, alloggiato nel calcio della pistola, può portare 12 colpi. Esiste un caricatore esteso con capacità di 20 colpi. I proiettili standard sono gli M901 Armor Piercing Hollow Point (APHP) (a testa cava per penetrazione e frammentazione)" allora, i proiettili a punta cava oltre che essere banditi da molti anni in tutti i paesi civilizzati perchè considerati inumani (è presumibile quindi che anche fra un secolo siano banditi)non servono a dare più penetrazione, anzi! i proiettili a punta cava sono studiati per avere più potere bloccante:la punta cava serve a far fare più attrito con l'aria al proiettile, di conseguenza la punta in piombo si surriscalda per l'attrito, fonde, fondendo aumenta la sua superficie, entra nel corpo del bersaglio e il piombbo fuso continua a espandersi dentro il corpo del malcapitato dandogli una morte lenta e atroce. Proprio per questo sono state bandite per i conflitti fra nazioni però i bravi americani da brava "one nation under god" continuano ad usarli per la propria polizia aggrappandosi al cavillo burocratico che limita l'uso di questi proiettili per la guerra ma non dice nulla riguardo alle forze dell'ordine.

e poi quì:
"Molti USMC optano per la variante calibro 0.45, che è sostanzialmente più potente siccome usa le munizioni 0.45 Automatic Colt Pistol (ACP) Armor Piercing (Redtip), dotati di un nucleo di acciaio al tungsteno, che vengono sparati a velocità subsonica, rendendoli in grado di penetrare una armatura di tipo M3 (quella in dotazione agli USMC) fino ad una distanza di 20 metri." ma a cosa diavolo serve un proiettile a punta cava se poi tu mi fai il nucleo in tungsteno che fonde a 3000 gradi??????????
e poi la lista prosegue ma per ora mi fanno male le dita...

CITAZIONE
CITAZIONE
nono, e invece credo proprio che ci siamo eccome(se non oltre)

Si certo...ma parliamo di alieni che possiedono astronavi completamente invisibili in grado di perforare un pianeta con un raggio laser se solo volessero, sono molto avanzati i marines ok, ma non esageriamo...contiamo anche che i Predator si sono imposti volontariamente un involuzione tecnologica

beh, gli umani però in alien sono riusciti a creare degli androidi con un intelligenza artificiale pari a quella umana e mi pare che a questo i predator non siano arrivati. in quanto al sistema di occultamento non saprei, noi abbiamo sempre visto in azione squadre di fanteria dei marine, è possibile che qualcosa di simile lo possiedano anche loro nelle unità di spionaggio (visto che gli stati uniti stanno sviluppando al momento un sistema di occultamento simile a quello dei predator, è molto probabile che fra due secoli sia perfettamente funzionante). Vi è anche il fatto che Aliens oramai è un film di 20 anni fa, in 20 anni cose che all'epoca erano inimmaginabili (come già il nostro piccolo ipod) sono diventate reali, se lo avessero scritto oggi il film con le conoscenze odierne sicuramente ci sarebbero stati meno strafalcioni e il tutto sarebbe sembrato più realistico. Stride un po' infatti la visione di una nave spaziale in grado di fare viaggi intergalattici e poi il marine che ha un equipaggiamento già superato ai giorni nostri (l'OICW ad esempio è ipoteticamente più efficace del fucile dei marines coloniali, e poi è assurdo che pure sul videogioco il marine abbia solo una scadente torcia elettrica e un visore notturno che si scarica subito! se ci pensate due secoli fa non c'era nulla, nelle guerre si schieravano in campo aperto con ancora la cavalleria e giocavano a chi finiva prima le munizioni, è presumibile che in due secoli la tecnologia sia andata parecchio più avanti di così no???)

Edited by Predalien - 22/12/2007, 20:25
 
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view post Posted on 22/12/2007, 20:27
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Principe dell'alveare

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Comunque ti faccio i complimenti per la tua conoscenza in ambito bellico, tanto di cappello
 
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