Chi di noi non li conosce?
Su di loro si potrebbe dire di tutto, o nulla. Non parto con descrizioni chilometriche, mi limito a mettere 2 o 3 link informativi che parlano di loro,e qualche foto.
www.farwest.it/?p=4664www.nativiamericani.it/?cat=4Personalmente li trovo e li ho sempre trovati un popolo interessante ed intelligente; sia nel bene che nel male(nessun popolo di questa terra è casto).
Quel che ci arriva della loro cultura si è ridotto notevolmente sempre per colpa del colonialismo(un modo formale per non parlare mai esplicitamente di genocidio), ma devo dire che, si è fatto molto anche per cercare di salvare quel poco che poteva essere salvato, pure se in ritardo.
L'invenzione della macchina fotografica agli inizi del 1800 ci ha messo del suo, fortunatamente.
Quali sono le vostre sensazioni su di loro?
Oggigiorno è un automatismo chiamare America quel territorio, per noi tutti;lo si da per scontato.
Forse la storia non è stata buona con loro, o meglio, questo gruppo di diversi popoli, che, in confronto all'attuale popolo del vecchio continente, ne risulta anche più omogeneo.
qualche altra foto:Ricopio qui un testo tratto dall'opera Remarks Concerning the Savages of North America, del 1784:
"I commissari della Virginia pronunciarono un discorso per informare gli indiani che era stato istituito alla Università di Williamsburg un fondo pr l'educazione della gioventù indiana, e che se le Sei Nazioni avessero voluto inviare sei giovani in quella Università,il Governo avrebbe avuto cura di loro e avrebbe fatto in modo che essi venissero istruiti al modo degli uomini bianchi.
Una delle regole di educazione indiana vuole che non si risponsta ad una proposta pubblica lo stesso giorno in cui essa viene formulata.
Essi rinviarono perciò la risposta al giorno successivo, allorchè l'oratore iniziò esprimendo il loro profondo senso di gratitudine al governo della virginia per una offerta del genere:"
"Ma voi che siete saggi -disse- dovete sapere che nazioni diverse hanno anche diverse concezioni delle cose, e non vi adonterete se il nostro giudizio su questo tipo di educazione non è uguale al vostro.
Ne abbiamo avuta qualche esperienza ed alcuni dei nostri giovani sono già stati condotti in alcune università delle provincie settentrionali; essi sono stati istruiti in tutte le vostre scienze, ma quando sono tornati a casa non sapevano cavalcare, ignoravano come si vive nei boschi, non spevano sopportare la fame o il freddo, non sapevano costruire un rifugio, prendere un daino, uccidere un nemico, parlavano male la nostra lingua e non erano, di conseguenza, adatti ad essere né cacciatori, né guerrieri, né consiglieri: insomma non erano buoni a nulla.
Vi siamo comunque grati per la vostra gentile offerta e, sebbene siamo costretti a rifiutarla, per mostrarvi la nostra gratitudine, qualora i signori della Virginia vogliano mandarci una dozzina dei loro figli, ci prenderemo cura della loro educazione, insegneremo loro tutto ciò che sappiamo e faremo di loro degli uomini".A chi interessa qui si parlava anche del calendario indiano
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