Tigre della Tasmania,lupo marsupiale............con questi e altri nomi è conosciuto questo carnivoro estinto in tempi recenti.
Resti fossili e alcune pitture rupestri scoperte in Australia confermano la presenza in passato della "tigre" in Nuova Guinea e sul continente australiano.Generalmente si ritiene che scomparve in Australia tra il 1000 ed il 1778 a causa della competizione con il dingo,introdotto sul continente ,e gli aborigeni.
La specie riusci' a sopravvivere in Tasmania .
L'unica differenza esteriore tra femmine e maschi era nelle dimensioni,con i maschi leggermente piu' robusti: questi ultimi arrivavano fino ai 120- 150 cm di lunghezza e ai 30 kg di peso. Il tilacino aveva un pelo corto di colore bruno-giallastro,con 13 o 19 bande scure trasversali sul dorso e sulla coda.Le zampe corte indicano che era un predatore da agguato,cacciava uccelli terricoli e mammiferi di taglia media-piccola.Studi su diversi crani conservati nei musei indicano che il suo morso era piuttosto debole.
Tuttavia poteva spalancare le fauci fino a un angolo di 120 gradi
Non si puo' dire molto sul comportamento,i dati in nostro possesso si basano sopratutto su esemplari tenuti in cattivita' e sulle pochissime osservazioni effettuate in natura: sembra che fosse un animale estremamente diffidente,attivo perlopiu' di notte. Le femmine davano alla luce 3 o 4 piccoli,che rimanevano nella tasca marsupiale della madre per circa tre mesi.
In questo disegno la tasca marsupiale è ben evidente.
L'inizio della fine per il tilacino comincio' negli anni trenta dell'800.I primi colonizzatori giunti in Tasmania lo ritenevano una minaccia per la loro principale fonte economica di allora : le pecore.
Sebbene i tilacini abbiano talvolta ucciso ovini o altri animali domestici di piccola taglia,i principali responsabili furono in realta' cani randagi o banditi.Ma la persecuzione continuo',il governo della Tasmania promise delle ricompense per ogni esemplare abbattuto.Questo,unito alla deforestazione e a una popolazione gia' ridotta a causa dell'isolamento diedero il colpo di grazia alla specie.
Alcuni zoo tentarono di recuperare gli ultimi animali in liberta' per avviare un progetto di riproduzione,ma era ormai troppo tardi.
L'ultimo esemplare mori' alla zoo di Hoobart il 7 settembre del 1933
Nel corso degli anni si sono registrati un gran numero di avvistamenti di presunti lupi marsupiali ancora in vita,ma prove concrete di una possibile sopravvivenza non ce ne sono.
*Nel 2010 è uscito il film THE HUNTER,con Sam Neill e William Defoe: la storia narra di un mercenario inviato in Tasmania per conto di una societa' di biotecnologie per trovare l'ultima tigre .
Edited by io sto con gli ippopotami - 5/2/2016, 08:51
Altra vittima della cecita' dell'uomo è stato questo gigante del mare, la retina marina di Steller
Lungo circa 9 metri,per un peso stimato di una decina di tonnellate, questo mammifero marino era diffuso nei mari dello Stretto di Bering fino al 1768,quando fu ucciso l'ultimo esemplare.La specie si estinse circa 27 anni dopo la sua scoperta,era infatti uno degli obiettivi prediletti dei balenieri dell'epoca.
In questo disegno la retina in confronto con le altre specie della famiglia dei sirenidi,che comprende dugonghi e lamantini
Edited by io sto con gli ippopotami - 20/2/2012, 15:29
C'è da dire che esistevano piu' varieta' di moa,non tutte di eguali dimensioni e che non si estinsero tutte assieme (le piu' piccole scomparvero piu' tardi)
Stanziato sulle isole Mauritius, il dodo fu dichiarato estinto nel 1681.
La causa principale della sua scomparsa è dovuto all'introduzione nel suo habitat da parte dei marinai europei di animali (ad esempio ratti e maiali) che si nutrivano delle sue uova e pulcini,poichè questo uccello non volatore nidificava a terra.A questo si aggiunge il disboscamento delle foreste in cui viveva.
L'alca impenne
Simile ad un pinguino , l'alca impenne (o grande alca) era presente su tutte le coste dei mari del nord. La caccia e la richiesta da parte dei musei di storia naturale di esemplari da esporre fecero estinguere la specie.
Gli ultimi 2 esemplari furono uccisi sull'isola di Eldey, al largo dell'Islanda, il 3 luglio 1844.